I luoghi intorno al fiume Adda al centro di una mostra-progetto degli studenti NABA. Le immagini
Gli studenti del II anno del Biennio Specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali guidato da Marco Scotini, direttore del Dipartimento di Arti Visive di NABA, insieme alla docente Caterina Iaquinta presentano la mostra Il corso delle cose. Narrazioni e mappature dell’Adda
La Nuova Accademia di Belle Arti milanese presenta la mostra Il corso delle cose. Narrazioni e mappature dell’Adda, frutto di una Masterclass, svoltasi tra ottobre 2017 e febbraio 2018, guidata da Marco Scotini, direttore del Dipartimento di Arti Visive di NABA, insieme alla docente Caterina Iaquinta. Il progetto, rivolto alla classe del II anno del Biennio Specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali è diventato poi una mostra. Il percoro ha avuto inizio con una profonda analisi dei luoghi affacciati sul fiume Adda, che con il suo muoversi “sinuoso” ha modificato nel tempo il territorio circostante. Insieme alla azione erosiva dell’acqua interviene l’essere umano che tutto plasma e tutto cambia, secondo le proprie esigenze di vita. Per analizzare queste tematiche, gli studenti si sono divisi in due gruppi, – artisti e curatori -, e hanno svolto ricerche prima in archivio per poi spostarsi in loco. Il risultato è stata una rilettura degli spazi secondo una prospettiva ecologica che evidenzia le sinergie tra uomo, ambiente circostante e fiume Adda. Le opere in mostra hanno restituito le storie e i mutamenti che agiscono su questo territorio e il continuo scorrere dell’acqua che “diviene causa e metafora delle molteplici trasformazioni della vita di chi lo abita.” Il progetto, che invita artisti italiani e stranieri, tra cui Chiara Cavina, Oliviero Fiorenzi, Veronica Franzoni, Mafalda Galessi, Carlo Gambirasio, Hsu Anju, Benedetta Incerti, Kim Yoogin, Tomas Maria Postiglione Øvrelid, circa una quarantina in tutto, è stato curato da Mariateresa Lattarulo, Carolina Mancini, Flavia Scirè, Adriana Tomatis Souverbielle, Ezgi Yurteri. L’approccio che porta al confronto interno tra studenti, l’analisi di temi inediti, conferma all’Accademia il suo ruolo di fucina d’artisti, alveo anche per le copertine d’Artribune, curate da Daniele Perra.
-Valentina Poli
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