Ronni Campana – Un’apparizione di superfici
Badly Repaired Cars del fotografo milanese Ronni Campana documenta con grande ironia le riparazioni “fai da te” a cui sono state sottoposte le automobili ritratte.
Comunicato stampa
Badly Repaired Cars del fotografo milanese Ronni Campana documenta con grande ironia le riparazioni “fai da te” a cui sono state sottoposte le automobili ritratte. Dopo un primo avvistamento, avvenuto una sera al ritorno dal lavoro, l’autore ha iniziato una sorta di caccia al tesoro per le vie di Londra, alla ricerca di questi interventi di fallimentare creatività. Sacchetti della spesa utilizzati per fissare specchietti retrovisori, vernice spray per camuffare graffi, teli di plastica al posto di finestrini in frantumi, e nastro adesivo di varie dimensioni e colori impiegato a profusione per coprire ammaccature o tenere insieme diversi pezzi. Dalle immagini non trapela cinismo, piuttosto divertimento nei confronti di queste sistemazioni dall’equilibrio precario, che sembrano dire molto sulla vita di oggi. Enfatizzandole con inquadrature ravvicinate e con l’uso del flash, l’autore si sofferma sulle forme grafiche che esse creano interagendo con il design e i colori sgargianti delle vetture, rivelandone una bellezza nascosta, seppur goffa. La mostra nasce come evento legato alla presentazione di Un’apparizione di superfici di Luca Panaro. Come già avvenuto in altre città italiane, fra cui Verona, Fano, Venezia e Milano, la presentazione del libro è diventata il pretesto per esibire il lavoro di uno, o più, dei trentasei autori presenti al suo interno. Un’apparizione di superfici analizza la diffusione di un particolare sguardo, sviluppatosi a partire dall’uso sempre più massiccio di smartphone e app dedicate per la creazione di immagini, caratterizzato da inquadrature strette, senza sfondamento prospettico, dalle cromie esasperate e dense. Uno sguardo contemporaneo, dunque, attraverso cui la fotografia sembra aver finalmente trovato la sua vera vocazione.
Ronni Campana (Milano 1987) studia grafica pubblicitaria e nel 2007 si trasferisce a Firenze per studiare fotografia alla Fondazione Studio Marangoni. Successivamente torna a Milano per lavorare come assistente fotografo. Oggi lavora a Firenze come fotografo per lo studio Moretti Visani. Il suo progetto Badly Repaired Cars è stato pubblicato online dalle maggiori testate internazionali, M Le magazine du Monde, British Journal of Photography, The Guardian, Wired e molti altri. Il suo primo libro, Badly Repaired Cars è stato pubblicato dalla Hoxton mini press di Londra ed è stato selezionato da Martin Parr come uno dei migliori fotolibri del 2016. La sua serie inerente alle macchine mal riparate è stata esposta alla Fondation Cartier di Parigi per la mostra Autophoto.
Luca Panaro (Firenze 1975) è critico d'arte, curatore, insegna all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Tra i suoi libri: L'occultamento dell'autore. La ricerca artistica di Franco Vaccari (Apm 2007), Tre strade per la fotografia (Apm 2011), Conversazioni
sull'immagine (Danilo Montanari 2013), Casualità e controllo.Fotografia, video e web (Postmedia Books 2014), Visite brevi (Quinlan 2015), Photo Ad Hoc (Apm 2016), Chance and Control. Photography, Video and the Web (Droste Effect 2016), Un'apparizione di superfici (Apm 2017), Dialoghi brevi (Quinlan 2018).
Ha pubblicato su Enciclopedia Treccani XXI Secolo il saggio Realtà e finzione nell'arte
contemporanea (2010), co-curato l'opera in più volumi Generazione critica (Danilo Montanari 2014-2017) e Effimera (Apm 2016-2017), oltre a una serie di cataloghi e monografie su artisti contemporanei. Direttore artistico della rassegna "Centrale Fotografia". Fondatore e direttore del progetto didattico Chippendale Studio.
P46 è una galleria fotografica che rappresenta artisti nazionali e internazionali di diverse generazioni che considerano il mezzo fotografico all’interno del più ampio contesto dell’arte contemporanea nel suo complesso. La missione della galleria è di introdurre gli artisti emergenti e affermati attraverso un programma espositivo molto diversificato e vario. Fondata da Guido Risicato e Giuliano Bora nel 2013, la galleria organizza tra le quattro e le cinque mostre all’anno. Inoltre, il lavoro della galleria comprende le attività di collezionismo, la valorizzazione di nuovi collezionisti, nonché la curatela e l’organizzazione di mostre in collaborazione con istituzioni, musei e gallerie partner.