Piano giardino​ – Matilde De Feo

Informazioni Evento

Luogo
INGIARDINO
via F. Pisacane,3 80078 , Pozzuoli, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
25/07/2018

ore 20.30

Contatti
Email: morra.dino@gmail.com
Artisti
Matilde De Feo
Generi
video

Secondo appuntamento ​del progetto ‘piano giardino​’. Dopo il lavoro installativo di Andrea Bove sarà Maitlde De Feo ad occupare gli spazi di ingiarDino con il suo progetto video.

Comunicato stampa

Dino ​
Morra ​e​
Gino Solito sono lieti di invitarvi al secondo appuntamento ​del
progetto 'piano giardino​'

Dopo il lavoro installativo di Andrea Bove sarà Maitlde De Feo ad occupare gli spazi di ingiarDino con il suo progetto video

Letter from an imaginary man documenta l’operazione di raccolta e ricerca di Matilde De Feo, partita nel 2012 in seguito ad un episodio personale, di soggetti volontari disposti a leggere la propria lettera e raccontare in video la propria storia. Scaturito da 20 ore di girato, il documentario inedito di 41 minuti del 2015, prodotto da Mald’è e Giuseppe Beneduce in collaborazione con Marechiaro Film.
Ironico, romantico, intimo e immaginifico, trasversale al tema dell’amore, il lavoro che oscilla tra il cinema e la video arte, attraversando la video performance, è stato proiettato in anteprima nel Novembre del 2015 allo Spazio Oberdan di Milano, selezionato in concorso nella sezione “Prospettive” del FilmMakerFest,
festival che dal 1980 ha tenuto a battesimo almeno tre generazioni di registi e videoartisti italiani: tra questi le prime opere di Studio Azzurro, Silvio Soldini, Giovanni Maderna, Alina Marazzi, Michelangelo Frammartino, Martina Parenti e i fratelli Dardenne e ha diffuso la vocazione di vedere e a pensare un cinema fuori dagli schemi, internazionale e libero.

Il documentario è poi entrato in un circuito di Festival e sale internazionale, tra il 2016 e il 2017, vincendo il Lucania Film Festival e il Lisbon International Film Festival.

Letter from an imaginary man è un’opera crossmediale, legata alla partecipazione e alla molteplicità dei soggetti incontrati e dunque un’opera aperta, nel senso già sperimentato da Calvino e Umberto Eco. Per questa ragione il documentario vive, dal 2018, una nuova fase distributiva e videoinstallativa, in spazi e circuiti non cinematografici, in dialogo con nuovi scenari legati alla non linearità e alla transmedialità.

Letter from an imaginary man è un’indagine sui sentimenti di profonda intimità, che partendo dalla lettura della scrittura privata precede il momento dell’intervista. Ogni soggetto è stato incontrato singolarmente, in uno scenario unico, tutti gli incontri possiedono una forte connotazione concettuale e videoperformativa. Ma c’è “un voile de mystère”, l’illusione necessaria di cui parla Nietzsche a proposito dell’amore e dell’arte, dell’illusione come bisogno.

E’ tutto un gioco: mescolare la finzione con la realtà, la letteratura con la vita, sottolineando la natura illusoria dell’amore, l’impossibilità di amare senza immaginare.

Il soggetto. C’è Mandarino che le lettere d’amore le scrive per lavoro nel suo furgone su una strada provinciale del casertano, c’è una lettera nascosta in una bambola e trovata dal marito dopo la morte della moglie, c’è una storia d’amore conclusa eppure ancora viva nella fisicità di giochi di carta inviati per posta; c’è la corrispondenza che testimonia la prigionia politica di un’attrice cinese che alla fine degli anni ’70 e i primi anni ‘80 amava un intellettuale italiano (parlò di questa storia Tiziano Terzani); c’è una giovanissima donna che associa la depressione del suo compagno al terremoto dell’Aquila. Tra le storie, tutte vere, riscritte attraverso uno sguardo molto personale, c’è anche la conflittuale relazione giovanile dei genitori della De Feo, che agli occhi della stessa autrice diventa altra da sé, universale, a dimostrazione che realtà e immaginazione si confondono. “E’ tutto un gioco: mescolare la finzione con la realtà, la letteratura con la vita, sottolineando la natura illusoria dell’amore, l’impossibilità di amare senza immaginare. Per amare abbiamo bisogno di oscillare tra realtà e fantasia”, dice De Feo.

CREDITS: regista: Matilde De Feo; assistenti alla regia: Giuseppe Beneduce / Maria Rosaria Di Clemente / Renato Esposito; fotografia: Matilde De Feo; Producer : Mald'e e Giuseppe Beneduce; sottotitoli e traduzione: Francesco Izzo; comunicazione: No Code Service. In collaborazione con: Marechiaro Film; montaggio: Alessandra Carchedi; suono: Marco Messina; colore: Simona Infante; assistente alla scenografia: Renato Esposito. Musiche di: Kazum, Ferruccio Spinetti e Petra Magoni, Valerio Vigliar, Frame, Donato Cutolo, Tintinette. E la musica originale di: David Rossato.

Matilde De Feo è interprete, regista, operatrice culturale. Si è laureata in regia, con una tesi in teatro e tecnologie, al Dams di Romatre. Si è diplomata all'Accademia d'Arte Drammatica del Teatro Bellini di Napoli, formandosi con Alvaro Piccardi, Paolo Giuranna e inoltre con Giulia Varley, Roberto Lun, Elena Bucci. Ha lavorato in teatro con: Gerard Watkins, Marion Aubert, Guy Delamotte, Renato Carpentieri, Pierpaolo Sepe, Pierre Yves Chapelain e i videoartisti Milica Tomic, Lutz Gregor, Vanessa Beecroft, Paolo Rosa (Studio Azzurro), Silvano Agosti. E’ titolare dal 2003 del progetto mald’è che mette in relazione le arti visive a quelle sceniche, e con cui ha realizzato una serie di lavori a cavallo tra cinema, videoteatro, installazione interattive e spettacoli multimediali, presente in festival e musei nazionali e internazionali: Performare una collezione, Museo Madre Napoli, Mar Museo Museo de Arte Contemporanea Bueno Aires, Wro Media Art Biennale Poland, 14 Mostra Internazionale di Architettura Biennale di Venezia, Regeln für die Revolution, Volksbühne Berlin, Filmmaker Festival Milano, Festival del film di Roma, Short film Corner Festival di Cannes, Milano in digitale, Caffè Fandango, Napolifilmfestival, Riccione TTV.

Lavora come docente di teatro e video e inoltre come doppiatrice di documentari provenienti da tutto il mondo per la Rai, Radio Televisione Italiana.

Clip:

https://vimeo.com/131964934

https://vimeo.com/127518922

https://video.d.repubblica.it/life/lettere-d-amore-storie-vere-diventano-un-film/4086/4223

https://video.ilmattino.it/societa/letter_from_an_imaginary_man-1086672.html

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/foto-gallery/campania/15_novembre_11/letter-from-an-imaginary-man-3ee51558-889f-11e5-b112-d5532a056ec2.shtml

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/arte_e_cultura/15_novembre_11/lettera-d-amore-nascosta-una-bambola-altre-video-storie-8747ffbe-889e-11e5-b112-d5532a056ec2.shtml

http://www.lovepress.it/letter-from-an-imaginary-man-prima-tappa-del-documentario-di-matilde-de-feo-allo-slash-music/

http://www.nastorix.it/matilde-de-feo-letter-from-an-imaginary-man/