Capo d’Arte 2018 – Prove e Motivi
Capo d’Arte, associazione non profit che promuove la diffusione dell’arte e della cultura contemporanea in Salento, presenta la nona edizione della sua manifestazione estiva, portando ancora una volta l’arte a Gagliano del Capo.
Comunicato stampa
Capo d’Arte, associazione non profit che promuove la diffusione dell’arte e della cultura contemporanea in Salento, presenta la nona edizione della sua manifestazione estiva, portando ancora una volta l’arte a Gagliano del Capo. Inaugurata sabato 28 luglio e diretta per il quinto anno consecutivo da Massimo Torrigiani, Capo d’Arte nel 2018 vedrà la partecipazione di LORENZO VITTURI (1982) con l’installazione di una scultura permanente negli spazi della “Villetta”, il giardino pubblico di Via Roma, di fronte agli uffici del municipio del paese.
Contestualmente all’opera di Vitturi, lo stesso giorno alle 19 sarà inaugurata a Palazzo Daniele la mostra video-installativa Prove e Motivi, frutto della collaborazione degli acclamati artisti francesi ÉRIC BAUDELAIRE (1972) e DAVID DOUARD (1983), realizzata nell’ambito delle residenze 2017-18 di Villa Medici, della quale Capo d’Arte è associata dal 2016.
Nata nel 2009, la manifestazione estiva di Capo d’Arte ha già esposto le opere di oltre 20 artisti italiani e internazionali tra i quali Shilpa Gupta, Soundwalk Collective, Yang Fudong, Luigi Presicce, Francesco Arena, Kader Attia, Latifa Ekchach, Eva Jospen, Adrian Paci, Michelangelo Pistoletto, Simon Rouby e Sislej Xhafa.
Massimo Torrigiani ha invitato Lorenzo Vitturi a immaginare una scultura inedita per gli spazi pubblici del paese: l’opera, realizzata appositamente per Gagliano del Capo, sarà la prima di una serie che nei prossimi anni arricchirà la cittadina di opere d’arte in piazze, giardini e strade.
L’invito a Lorenzo Vitturi si inserisce nel percorso di direzione artistica di Massimo Torrigiani dopo il ciclo di mostre intitolato ALTROVE, volto ai temi del viaggio e all’esplorazione di mondi lontani, con le installazioni di opere di Shilpa Gupta (2016), Soundwalk Collective (2015) e Yang Fudong (2014).
Lorenzo Vitturi, Disegni preparatori per Solo lo stupore conosce, 2018
L’opera, Solo lo stupore conosce, prende vita da un elemento di arredo urbano pre-esistente, ma da tempo spoglio di qualunque valore funzionale: un semplice palo. Situato all’interno della “Villetta” di Via Roma, l’oggetto ha catturato l’attenzione dell’artista, la cui opera si fonda sempre sulla raccolta e rielaborazione di oggetti, segni e materiali dei luoghi in cui lavora. A questi restituisce nuove prospettive e nuova vita, anche attraverso l’accostamento di elementi disparati, provenienti dall’artigianato locale, dalle tradizioni popolari, dal quotidiano, per analogia e contrasti. In questa occasione, l’artista ha attorniato il palo di elementi dalle forme ludiche, tanto da dotarlo anche di un canestro per giocare a basket, e dai colori accesi – frutto delle suggestioni del suo viaggio in Salento, su invito di Capo d’Arte, ma anche dei viaggi recenti in Perù e a Venezia, città natale dell’artista, entrambe culture di riferimento per questo progetto.
Con Solo lo stupore conosce, la sua prima scultura in ferro e la sua prima opera pubblica, Vitturi invita i cittadini, con uno sguardo rivolto a bambini e ragazzi (i primi destinatari della “Villetta”) a riscoprire la dimensione magica del quotidiano, a cercare l’eccezionale nell’ordinario, facendone una nuova, giocosa esperienza.
Solo lo stupore conosce – da una frase di Gregorio di Nissa, teologo della Cappadocia vissuto nel IV secolo: “I concetti creano gli idoli. Solo lo stupore conosce.” – è un invito a lasciarsi colpire dalla bellezza semplice della realtà, a considerare come un gesto o uno sguardo, possano trasformare anche l’elemento più ordinario del paesaggio, in qualcosa di straordinario, fiabesco e leggero.
Éric Baudelaire e David Douard, Prove e Motivi, 2018
La mostra video-installativa Prove e Motivi (Evidence and Patterns), che inaugurerà a Palazzo Daniele sempre sabato 28 luglio alle 19, è il frutto della prima collaborazione di due artisti tra i più seguiti della scena internazionale: Éric Baudelaire e David Douard, realizzata nell’ambito delle residenze 2017-18 di Villa Medici.
Baudelaire e Douard hanno trascorso alcune settimane a Gagliano del Capo nel mese di aprile. Perlustrando il territorio salentino, sono stati colpiti da alcuni uliveti affetti dall'epidemia del batterio Xylella Fastidiosa, in particolare nel Comune di Ugento. Da qui è iniziato il loro percorso di ricerca, poi proseguito nei laboratori della tessitura artigianale della famiglia Liso ad Alessano e nei comuni di Castrignano, Leuca e Gagliano. Fino alla realizzazione dell’installazione a quattro mani Prove e Motivi. La mostra, che sarà aperta al pubblico fino a sabato 1 settembre (orario 18-22), si apre con una scultura e prosegue, penetrando in un sottosuolo bianco e luminoso, con due video e una diffusione sonora frutto delle riprese e registrazioni ambientali effettuate durante la residenza.
Il progetto è reso possibile grazie al sostegno di Total E&P Italia.
BIOGRAFIE
ÉRIC BAUDELAIRE, nato nel 1973, è un artista e cineasta, attualmente borsista dell’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici. I suoi film sono stati selezionati ai festival di Locarno, Toronto, New York, Rotterdam e al FID di Marsiglia. La sua produzione artistica, sempre ancorata a un lavoro di ricerca, comprende fotografie, stampe, sculture, performance e pubblicazioni, integrate in forma installativa intorno ai suoi film. Tra le sue use ultime mostre personali si ricordano quelle al Centre Pompidou a Parigi, al Witte de With di Rotterdam, al Fridericianum di Kassel, al Berkeley Art Museum, al Beirut Art Center e Gasworks a Londra.
DAVID DOUARD, artista diplomato all’École Supérieure des Beaux Arts di Parigi, è attualmente borsista dell’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici. Collabora con la Galleria Chantal Crousel di Parigi e il suo lavoro è stato presentato in molte istituzioni francesi e internazionali, come il Museo di Arte Moderna di Parigi, il Fondo nazionale di arte contemporanea in Francia, il Fondo Regionale di Arte Contemporanea dell’Île de France, il Fondo Regionale di Arte Contemporanea di Limousine (Francia), La Panacée de| MoCo di Montepllier, il Fridericianum di Kassel, Palais de Tokyo a Parigi, la Biennale di Taipei, lo Sculpture Center di New York e l’Astrup Fearnley Museet a Oslo. Le opere di Douard sono attualmente in mostra nelle collettive Another banana day for the dream-fish a Palais de Tokyo (Parigi), e Take Me (I'm Yours) all'Accademia di Francia a Roma - Villa Medici. Il suo lavoro sarà presentato alla Biennale di Gwangju (Corea del Sud) dal 6 settembre.
Nato a Venezia nel 1980, LORENZO VITTURI è un artista italiano di base a Londra. Già autore di scenografie cinematografiche, Vitturi ha traslato quella esperienza nella sua pratica, basata su interventi site-specific al confine tra fotografia, scultura, installazione e performance. Nel suo lavoro la fotografia è concepita come spazio di trasformazione, dove differenti linguaggi, e una forte attitudine al viaggio e alla ricerca, si incontrano nella rappresentazione di realtà urbane e paesaggi sempre più complessi, frutto e fonte di infinite variazioni e stratificazioni. Il lavoro di Vitturi è stato recentemente esposto in personali alla Flowers Gallery di Londra, alla galleria T293 di Roma, alla Photographers’ Gallery di Londra, alla galleria Yossi Milo di New York, alla Contact Gallery di Toronto e al CNA in Lussemburgo. L’artista ha anche partecipato a numerose collettive in luoghi istituzionali come Palazzo Reale e Triennale a Milano, il MAXXI a Roma, il Centre Georges Pompidou a Parigi, il K11 Art Museum a Shanghai. Dopo la sua partecipazione a Picture Perfect, la collettiva inaugurale della galleria Viasaterna di Milano, negli stessi spazi, nel 2016, si è tenuta la sua prima personale in Italia, Droste Effect Debris and Other Problems, curata da Fantom. Il suo ultimo libro è Money Must Be Made, realizzato dopo un lungo periodo di residenza a Lagos, e in particolare intorno al mercato di Balogun, in Nigeria.
Come direttore artistico di Capo d’Arte, MASSIMO TORRIGIANI (Bari, 1966) ha realizzato progetti e installazioni di Shilpa Gupta, Soundwalk Collective e Yang Fudong. È membro del Comitato Artistico di Triennale Teatro dell’Arte e dal 2015 al 2017 è stato consulente del Comune di Bari per avviare il progetto del nuovo polo per le arti contemporanee della città. Dal 2014 al 2016 ha guidato il Comitato Scientifico del PAC, museo d’arte contemporanea del Comune di Milano, commissionando, tra l’altro, le mostre Armin Like: L’apparenza di ciò che non si vede; Super Superstudio: Arte e architettura radicale; Glitch: Interferenze tra arte e cinema in Italia; Un delitto quasi perfetto: Arte ed estetica del crimine, e co-curato Jing Shen: L’atto della pittura nella Cina contemporanea. Dal 2010 al 2102 ha diretto la fiera d’arte contemporanea di Shanghai, dove successivamente ha diretto tre edizioni del festival Art in the City. È inoltre tra i fondatori di Boiler, agenzia creativa con uffici a Milano e Barcellona, e di Fantom, associazione non profit dedicata alla fotografia e alle arti visive e sonore. Dal 2016 al 2018 ha co-organizzato un ciclo di mostre a Palazzo Reale, a Milano, unendo arte, design e suono con artisti e designer come Aaajiao, Andrea Anastasio, Maurizio Anzeri, Arthur Arbesser, Caterina Barbieri, Paola Besana, Gentucca Bini, Krijn de Konig, Matthew Herbert, Aki Kondo, Taisuke Koyama, Li Shurui, Michael Lin, Chiharu Shiota, Francesco Simeti, Soundwalk Collective, Georgina Starr, Esther Stocker, Iris van Herpen, Nanda Vigo, Lorenzo Vitturi, Adrian Wong & Shane Aspegren, Zeitguised e Zimoun. Nell’estate del 2017 ha realizzato la mostra Sussi e Biribissi di Diego Perrone presso lo Spazio Murat di Bari. Nell’estate del 2018 ha curato per Fantom La Sindrome di Ulisse dei Soundwalk Collective nell’ex Oratorio di Santa Maria del Sabato, tra i progetti collaterali ufficiali della biennale Manifesta 12 Palermo. Vive a Milano.
L’ACCADEMIA DI FRANCIA A ROMA - VILLA MEDICI promuove la creazione artistica in tutte le sue discipline attraverso residenze rivolte ad artisti e ricercatori di tutte le nazionalità. Propone inoltre un programma culturale che mira a rafforzare il dialogo tra Francia e Italia, in un’ottica di apertura verso l'Europa e il resto del mondo. Fondata nel 1666, l’Accademia di Francia a Roma si occupa anche di conservare e far conoscere Villa Medici, sua sede dal 1803. Nell’ambito della collaborazione con Capo d’Arte, hanno già realizzato opere e mostre a Gagliano Lek & Sowat, nel 2016, ed Eva Jospin e Simon Rouby, nel 2017.
CAPO D’ARTE è un’associazione non-profit che promuove l’arte contemporanea in Salento. Fondata nel 2009, è oggi diretta da Francesca Bonomo e Francesco Petrucci. Sin dagli esordi, ha organizzato una mostra annuale che ha portato a Gagliano del Capo, vicino a Santa Maria di Leuca, in provincia di Lecce, le opere di artisti del calibro di Shilpa Gupta, Soundwalk Collective, Yang Fudong, Luigi Presicce, Francesco Arena, Kader Attia, Latifa Ekchach, Eva Jospin, Adrian Paci, Michelangelo Pistoletto, Simon Rouby e Sislej Xhafa.