Letture di frontiera. 5 libri fra narrativa e arti visive
Ormai siete abituati alle contaminazioni – che termine orribile! – fra letteratura e arti visive. Se ne fa un gran parlare da qualche tempo e la nostra rubrica “Stralcio di prova” ha precorso i tempi, con i suoi dieci anni di vita. Qui trovate altri cinque spunti per le vostre letture estive.
IL MUSEO DI PAMUK
Il Premio Nobel turco Orhan Pamuk non ha bisogno di tante presentazioni. Così come il suo Museo dell’innocenza, che si è tradotto dalla pagina scritta alla realtà in quel di Istanbul. E così l’intreccio fra narrativa, autobiografia e museologia si è fatto sempre più stretto e sempre più interessante. Questo è un tassello ulteriore: mentre il Museo dell’Innocenza è stato traslato al Museo Bagatti Valsecchi di Milano, la casa editrice Johan & Levi ha pubblicato questo libro che mette insieme quattro testi dello stesso Pamuk su musei e collezionismo, una prolusione di Salvatore Settis e una nutrita manciata di saggi dedicati allo scrittore turco.
Laura Lombardi & Massimiliano Rossi (a cura di) – Un sogno fatto a Milano
Johan and Levi, Monza 2018
Pagg. 200, € 30
ISBN 9788860102089
www.johanandlevi.com/
AL CAPEZZALE DI ANTONIO CANOVA
Un lungo flashback prende il via dal letto di morte di Antonio Canova. Siamo a Venezia nell’ottobre del 1822. Al capezzale dello scultore più celebre al mondo, almeno in quel momento, c’è il fratellastro Giovan Battista Sartori. Da qui si snoda un racconto denso e coinvolgente che narra dodici anni di successi e difficoltà, in vicende nelle quali ha non poco peso un certo Napoleone Bonaparte. Finché si torna alle 7:43 del 13 ottobre, quando Canova esala l’ultimo respiro. Quanta parte d’invenzione ci sia in queste pagine è una domanda legittima ma inutile: perché la biografia, anche classicamente intesa, è da sempre un genere letterario.
Gabriele Dadati – L’ultima notte di Antonio Canova
Baldini+Castoldi, Milano 2018
Pagg. 341, € 18
ISBN 9788893880657
www.baldinicastoldi.it/
PADANIA STRALUNATA
31 racconti che provengono da altrettanti “paesi fatali”. Non fatati, attenzione: fatali. Perché “le parole indicano. Sono frecce. Frecce conficcate nella ruvida pelle della realtà”, scrive nelle pagine introduttive l’autore, quell’Andrea Saltini che fa mille cose, sempre al limite, e naturalmente pure dipinge, e quindi le illustrazioni del libro se l’è fatte da sé. Stralunate come sono i paesi che racconta, ad esempio Longastrino, dove – si narra; Salitini narra – pare che ci sia finito pure Gerry Schum, che per tre anni filmò i treni a vapore spiaggiati nella stazione ferroviaria dismessa da tempo immemore. Longastrino, il cui insegnamento – merito del camposanto artistico e dell’accademia becchini – è: “La ragione per cui si vive è prepararsi a restare morti, per tanto, tanto, tempo. Morti per sempre”. Salute!
Andrea Saltini – Ritual de lo Habitual
Fermo Editore, Parma 2017
Pagg. 240, € 18
ISBN 9788863170153
www.fermoeditore.it/
IL TRIANGOLO SÌ, L’AVEVO CONSIDERATO
Nulla, è palese che a Henri-Pierre Roché piacevano assai i ménage à trois – insomma, lui-lei-l’altro. Senz’altro avrete visto il capolavoro di François Truffaut, Jules et Jim (1962), con una straordinaria Jeanne Moreau. Ebbene, il film è basato su un romanzo autobiografico di Roché. E Duchamp che c’entra? C’entra eccome, perché qualche tempo dopo – siamo a New York, sta finendo la Prima Guerra Mondiale – Roché imbastisce un altro triangolo, dove “lui” è Duchamp, “lei” è Beatrice Wood e “l’altro” è, ovviamente, lo stesso Roché. Quanta parte di romanzo e quanta parte di verità c’è in questo diario? Chi lo sa. D’altronde, nessun diario è sinonimo di verità.
Henri-Pierre Roché – Victor (Marcel Duchamp)
Skira, Milano 2018
Pagg. 104, € 13
ISBN 9788857236513
www.skira.net/
BIOGRAFIE COME ROMANZI
Il genere di questo libro in teoria è molto semplice: una biografia romanzata. Sono nate per rendere più appetibile la versione non-fiction dello stesso genere. Chiaro che poi stabilire dove si mettono in bella prosa i fatti e dove invece si ricama un po’, beh, non è affar semplice. In ogni caso, qui abbiamo un esempio di altissimo livello, applicato per di più a un soggetto – Vincent van Gogh – dei più frequentati, e spesso senza possedere gli strumenti interpretativi adeguati.
Marianne Jaeglé – Giallo Van Gogh
L’Asino d’oro, Roma 2018
Pagg. 354, € 16
ISBN 9788864434599
www.lasinodoroedizioni.it/
– Marco Enrico Giacomelli
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