La Collezione. Dai Torriani ai Bagutti / Omaggio a Massimo Cavalli
Come consuetudine, il Museo d’arte Mendrisio propone nel periodo estivo una scelta di opere delle proprie collezioni.
Comunicato stampa
Come consuetudine, il Museo d’arte Mendrisio propone nel periodo estivo una scelta di opere delle proprie collezioni. La presentazione si focalizza sulla parte “antica”, riunendo una trentina tra le sue più pregevoli tele seicentesche e settecentesche. La mostra si configura, in sostanza, come un discorso continuo attorno ad alcuni maestri che, con le loro botteghe, hanno scandito la storia della regione lombarda subalpina. “Artisti dei laghi”, riprendendo il titolo di una fortunata serie di studi dedicati alle maestranze d’arte delle terre ticinesi, tra Seicento e Settecento, che si sono formati nei maggiori centri artistici dell’Italia settentrionale e hanno in gran parte operato al di fuori dei confini locali. Varie le personalità che per nuclei di opere caratterizzano questa selezione.
Il Museo d’arte Mendrisio rende inoltre omaggio a un protagonista, da poco scomparso, dell’arte in Ticino del secondo Novecento: Massimo Cavalli. Formatosi a Brera nei primi anni Cinquanta, Cavalli rimane per lungo tempo legato a Milano, al suo ambiente culturale, vivendo in pieno una stagione di rinnovamento e di fermenti artistici. Stabilitosi definitivamente nel Ticino, a partire dalla fine degli anni Sessanta la sua opera è stata accolta come una delle più importanti e coerenti sul territorio.