Alla Biennale di Architettura 2018 il Lido di Venezia è protagonista con Esperienza Pepe
Il Padiglione della Francia è anche “local”. Esperienza Pepe, al Lido di Venezia, è un incubatore di progetti artistici e urbanistici, grazie alla collaborazione tra l'Agenzia del Demanio e Biennale Urbana, che ha ottenuto la concessione di uso temporaneo di un grande immobile pubblico. Una call e i prossimi appuntamenti
Tra le 10 esperienze innovative e i luoghi infiniti di sperimentazione sociale presentati nel padiglione francese, alla 16. Biennale di Architettura di Venezia, eccone annoverata una local, poco distante dallo stesso padiglione dei Giardini: l’Esperienza Pepe, al Lido di Venezia. Ed è così che dalle vecchie fabbriche di tabacco (la friche de la belle de mai) a Marseille, da ex conventi, da ex strutture industriali, a Saint-Denis, ex ospedali, ex uffici postali, ex pompe funebri, a Parigi, si arriva alla ex Caserma d’Artiglieria Guglielmo Pepe al Lido di Venezia. Un atto di sperimentazione concreta, una nuova iniziativa di temporary use che pone in relazione differenti soggetti, mossi dall’intenzione di realizzare in una pratica locale e reale le sperimentazioni esposte in Biennale. A curare il progetto sono Encore Heureux – lo studio fondato nel 2001 da Nicola Delon e Julien Choppin -, Lieux Infinis – il Padiglione Francese – e l’associazione Biennale Urbana, collettivo di architetti veneti con l’obiettivo di ripensare la Biennale attraverso l’esplorazione urbana di luoghi abbandonati.
LA STORIA DELL’EX CASERMA PEPE
Imponente avamposto storico, oggi in disuso, la Caserma fu costruita tra il 1591 ed il 1595 per ospitare i difensori della Serenissima. Le attività militari continuarono fino al 1999; poi il sito fu dismesso dal Battaglione Lagunari. Dal 2016 Biennale Urbana ha iniziato ad utilizzare la struttura per brevi periodi di tempo con il progetto Urban Intervention Camp, organizzando attività culturali e formative insieme ai suoi partners locali ed internazionali. A maggio 2018 è stata avviata una prima fase di allestimento e rigenerazione della grande corte interna e degli spazi adiacenti. Attraverso la collaborazione con i collettivi Camposaz, Collectif ETC., IGLOÙ, Parasite 2.0 e ATZ (Agreements To Zinedine) sono state realizzate le principali infrastrutture, dotando la caserma di nuovi servizi temporanei, come bar e cucina, tavoli e sedute, e del Cinema Pepe, un’installazione artistica che ospiterà rassegne cinematografiche per l’intera durata della concessione.
ANCHE UNA CALL PER UNDER 35
Come parte della programmazione, grazie alla collaborazione con il Master in Moving Images dell’Università IUAV di Venezia, nasce anche PLUFF, una call for proposals under 35 per realizzare sei mini-rassegne cinematografiche. Ogni mini-rassegna consisterà in una due giornate di proiezione, composte da cortometraggi e/o lungometraggi che presentino un’organicità e una tematica comune e che potranno svolgersi dalle ore 21 fino all’alba del giorno successivo. Fino a novembre, per tutta la durata della 16a Biennale Internazionale di Architettura, ci saranno a San Nicolò i rappresentanti dei dieci luoghi infiniti, per portare avanti un’elaborazione locale di esperienze internazionali di rigenerazione urbana. Tra agosto e settembre saranno ospitati La Convention di Auch, Le Tri Postal di Avignone, L’Hôtel Pasteur di Renner, Les Grands Voisins e il Centquatre di Parigi e Les Ateliers Médicis di Clichy-sous-Bois. Attraverso conferenze, seminari e workshop si discuterà di governance condivisa, utilizzo temporaneo di spazi abbandonati, ospitalità e sviluppo urbano.
VERSO UN CATALOGO MONDIALE DEI LUOGHI INFINITI
Nel sito ufficiale del padiglione francese si può trovare il catalogo mondiale dei luoghi infiniti la cui stesura – essa stessa infinita – è libera e aperta; tutti sono invitati a proporre un luogo infinito reale. Infiniti in quanto in continuo divenire, incompiuti perché continuamente reinventati dai soggetti che li vivono. Ambienti condivisi dove l’occupazione, l’aggregazione temporanea e la vitalità culturale (ateliers, sale spettacolo, uffici, sale espositive, skatepark, spazi per l’educazione) sono riuscite a influenzare gradualmente il contesto urbano attraverso la grande varietà di usi, inventando nel corso degli anni la propria gestione. Ma innanzitutto questi luoghi infiniti esistono nel processo che li costruisce a poco a poco, collettivamente e nel tempo. Sono i partecipanti e gli spettatori a crearne la forma e la qualità. La Caserma Pepe, come tutti gli altri luoghi infiniti, siete Voi che la frequentate, la vivete, la reinventate e la rendete possibile. Per giungere alla Caserma si attraversa con il vaporetto il grande canale che separa Venezia dal Lido, sottile striscia che separa la laguna dal Mar Adriatico; poi si prosegue, in bus o a piedi fronte laguna, fino alla Chiesa di San Nicolò e all’adiacente Nicelli, un aeroporto minore in stile razionalista degli anni Venti-Trenta, che vanta fama di essere architettonicamente uno tra i più belli d’Europa.
– Eleonora Milner
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