Pellizza da Volpedo. Divisionismo e divisionisti

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIE ENRICO
via Senato 45 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Da martedì a sabato 10.00-13.00; 15.00-19.00 (ultimo ingresso, ore 18.30); aperture straordinarie: 1 e 2 novembre, 7 e 8 dicembre

Vernissage
11/10/2018

Ore 18.00

Artisti
Gaetano Previati, Plinio Nomellini, Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Vittore Grubicy de Dragon, Emilio Longoni, Angelo Morbelli, Cesare Maggi
Generi
collettiva, arte moderna

La mostra attiva un dialogo tra il pittore piemontese in e alcuni maestri del Divisionismo, quali Segantini, Morbelli, Maggi, Longoni, Fornara, Grubicy, Previati e Nomellini

Comunicato stampa

L’esposizione presenta, nei due importanti poli per l’arte dell’Ottocento a Milano, quindici tra i più celebri capolavori dell’artista piemontese, in grado di ripercorrere i temi più caratteristici della sua cifra stilistica e una serie di indagini diagnostiche che permetteranno di leggere le opere da un nuovo punto di vista. A centocinquant’anni dalla nascita, dal 12 ottobre al 22 dicembre 2018, le Gallerie Maspes (via Manzoni, 45) e le Gallerie Enrico (via Senato 45) di Milano, due tra i più importanti poli per l’arte dell’Ottocento, celebrano Giuseppe Pellizza da Volpedo, nella città che ospita i suoi maggiori capolavori: Fiumana, alla Pinacoteca di Brera e il Quarto Stato al Museo del Novecento, immagine iconica delle battaglie sociali del secolo scorso. L’esposizione è la prima personale a Milano dopo un secolo - l’ultima era stata organizzata nel 1920 alla Galleria Pesaro, esposizione durante la quale il celebre Quarto Stato venne acquistato a favore delle Civiche Raccolte grazie a una sottoscrizione pubblica - e presenta alcune tra le sue opere più famose, provenienti da prestigiose collezioni sia pubbliche che private, in grado di ripercorrere i temi più significativi della sua cifra stilistica. In particolare, le rassegne offriranno una panoramica della produzione del pittore piemontese nel ventennio tra il 1887 e il 1907, dai ritratti e dalle nature morte del primo periodo ai bellissimi paesaggi dell’ultimo, passando per i celebri quadri di denuncia sociale, particolarmente cari a Pellizza. Alle Gallerie Maspes, la sezione dal titolo Pellizza da Volpedo. Oltre l’immagine, presenta una selezione di opere dell’artista arricchito da una serie di analisi diagnostiche effettuate sui dipinti, che permetteranno di leggere le opere da un nuovo punto di vista. Durante la mostra verranno infatti presentati i risultati delle indagini non invasive come radiografia, riflettografia e infrarosso condotte su un importante gruppo di quadri da Thierry Radelet, già autore degli studi sul celebre Quarto Stato. Per la prima volta sarà possibile esaminare scientificamente e con tecnologie all’avanguardia un fitto corpus di tele eseguite dal pittore, così da studiarne e comprenderne il modus operandi e l’evolvere della sua tecnica nel corso della carriera. L’allestimento prevedrà inoltre l’inserimento della radiografia del Quarto Stato a grandezza naturale, per meglio far comprendere quanto questi studi possano riportare alla luce aspetti nascosti delle opere e della loro storia, come disegni preparatori o pentimenti, nonché la tecnica usata da Pellizza per la loro realizzazione. Il percorso espositivo prosegue alle Gallerie Enrico con Pellizza da Volpedo. Divisionismo e divisionisti, proponendo una serie di opere del pittore piemontese in dialogo con capolavori di maestri del Divisionismo quali Giovanni Segantini, Angelo Morbelli, Cesare Maggi, Emilio Longoni, Carlo Fornara, Vittore Grubicy, Gaetano Previati e Plinio Nomellini. Pellizza da Volpedo infatti, al pari di Giovanni Segantini, si rese protagonista di una straordinaria stagione artistica, idealmente iniziata con la Prima Triennale di Brera del 1891, fautrice di un linguaggio pittorico innovativo, vincolato a un modello scientifico, capace di esprimere i cambiamenti sociali e culturali dell’epoca attraverso la stesura del colore diviso. Il catalogo contiene un testo introduttivo su Pellizza da Volpedo di Aurora Scotti Tosini, già curatrice del catalogo ragionato dell’artista, un saggio del diagnosta per i beni culturali Thierry Radelet, uno di Monica Vinardi sull’influenza di Pellizza sugli artisti divisionisti e un approfondimento, arricchito da fotografie e documenti dell’epoca, di Elisabetta Staudacher sull’acquisizione del Quarto Stato per sottoscrizione pubblica durante la mostra alla Galleria Pesaro del 1920. Catalogo coedizione Gallerie Maspes e Gallerie Enrico. Cover: Cesare Maggi, La slitta, olio su tela, 100x130 cm