Rebecca Olsen – Skin

La Srisa Gallery presenta la prima mostra personale di Rebecca Olsen (Firenze, 1975).

Comunicato stampa

La Srisa Gallery presenta la prima mostra personale di Rebecca Olsen (Firenze, 1975). Nata in una famiglia di artisti, e cresciuta a contatto con il mondo della creazione artistica, Olsen ha sempre coltivato una osservazione attenta della realtà confrontandosi con i linguaggi espressivi del disegno della pittura, della fotografia e delle varie tecniche dell’incisione.
“Skin” raccoglie una selezione di opere, monotipi e foto, tutte realizzate nel corso degli ultimi anni, che riflettono una spiccata sensibilità per il colore e la forma. La geometria della città viene raccontata da due diverse distanze, sfruttando e sperimentando le possibilità del medium e rivelando corrispondenze tra il profilo dello skyline e la pellicola che avvolge la città storica.
Nella serie dei monotipi prende forma una città immaginaria in cui le sagome di grattacieli, cupole e edifici industriali si sovrappongono stagliandosi contro un cielo chimico, con i colori dei tramonti di Turner e la grana di una superficie naturale.
Le fotografie interpretano una natura organica della pelle del centro storico: porzioni di muri ricoperti da patine successive di affissioni e imbiancature, osservate da vicino, mostrano una vitalità che ne racconta la storia, lo scontro tra ordine e espressione spontanea, l’eterogeneità della società.

Rebecca Olsen
Skin
dal 13 settembre al 14 ottobre 2018
Lunedi – Venerdi 10:00 – 21:00 - ingresso libero
SRISA Gallery - Santa Reparata International School of Art
Via San Gallo 53r, 50129 Firenze
055 4627374 - 055 4627374 [email protected] - https://srisa.org/gallery/gallery_home.html

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Rebecca Olsen
Skin
curated by
Pietro Gaglianò

opening September 13, h. 7 pm
SRISA Gallery, Firenze

SRISA Gallery presents Rebecca Olsen’s (1975, Florence) first solo exhibition. Born into a family of artists, and raised in contact with the world of artistic creation, Olsen has always cultivated a careful observation of reality by utilizing the expressive languages of drawing, painting, photography as well as various printmaking techniques.
"Skin" brings together a selection of works, monotypes and photos - all completed over the past few years - that reflect a marked sensibility for color and shape. The geometry that makes up the city is depicted from two different points of view: the first by exploiting and experimenting with the possibilities of the medium and the second by revealing links between the skyline and the layer that surrounds the historic city center.
In the series of monotypes an imaginary city takes shape, in which the silhouettes of skyscrapers, domes and industrial buildings overlap against a chemical sky, which evoke the colors of Turner's sunsets with the grain of a natural surface.
The photographs interpret the organic nature of the skin of the historic center: portions of walls covered with successive layers of billboards and paint. When closely observed they show a vitality that tells the story of the clash between order and spontaneous expression, which is ultimately the heterogeneity of society.