Monique Rollins – To be a person
Monique Rollins torna a Torino da metroquadro con i lavori della sua ultimissima serie “Spirit”, realizzati in seguito alla sua residenza d’artista svolta a Pechino.
Comunicato stampa
Monique Rollins torna a Torino da metroquadro con i lavori della sua ultimissima serie “Spirit”, realizzati in seguito alla sua residenza d’artista svolta a Pechino.
"Monique in questa sua ultima serie di lavori presentata nella mostra ‘To be a person’ racconta i diversi livelli che sono contenuti in una persona. O meglio, che bisogna siano presenti perché un individuo sia davvero una persona nel significato pieno del termine. Sono i livelli di cui parla il buddismo, gli stadi necessari che nella vita bisogna percorrere, dalla materialità verso l’elevazione: il primo legato alla quotidianità, il secondo alla percezione concreta di se stessi nel mondo e infine il terzo all’anima. Nessuno può essere tralasciato, perché è un cammino dove tutto si tiene, ma l’arrivo, la fine della strada, è la dimensione spirituale.
In questi lavori c’è il mondo intimo di Monique, attraverso cui il mondo esteriore è filtrato e riletto, diventando simbolico. Quello che vediamo è un paesaggio interiore. Non c’è bisogno della figurazione, perché la percezione è empatica. In questo l’artista continua il superamento dell’espressionismo americano che è la lezione storica da cui proviene e alla cui ombra si è formata a New York.
La sua espressione ora è una voce dell’anima che Monique lascia andare, dove si esaltano colori accesi ma soprattutto quegli azzurri, quei bruni, gli aranci, i rosa e il bianco caratteristici del Rinascimento Veneziano del sedicesimo secolo. Tintoretto, Tiepolo e poi Paolo Veronese, con la sua sensibilità cromatica che ha insegnato a Monique come dentro alla pittura possa esserci anche il teatro, la letteratura, le emozioni. E come sia infinita la gamma dei bruni, come nelle acque di Venezia siano sciolti tutti i possibili blu esistenti, come il bianco sia una convenzione linguistica dalle incatalogabili sfumature. Quel bianco che per Monique rappresenta lo spazio. E su cui basta una linea disegnata a grafite o pastello per far scaturire subito altri spazi. Solo la musica e il colore possono esprimere tutto, sono linguaggi emozionali senza confini, sinfonie astratte che in trasparenza possiedono l’armonia.
E questo si sente nelle opere che formano “To be a person”, un insieme vitale e brulicante di voci, di segni, forme e colori che hanno urgenza di essere ed esprimersi, che formano un coro, così incontenibili da uscire dal formato stesso della tela come un fiore che si schiuda. Ma non c’è caos, solo un’eufonia precisa e perfetta."
olga gambari
Monique Rollins, (Wilminghton, DE, 1980) ha conseguito nel 2002 un Bachelors of Fine Arts Degree presso la Syracuse University a New York. Nel 2006 ha completato un Master of Fine Arts in pittura, un Master in Science in Theory, Criticism and History of Art, specializzandosi in Rinascimento veneziano, e un Museum Studies Certification rilasciato dal Pratt Institute in Brooklyn, NY.
Rollins vive e lavora tra New York e Firenze e i suoi dipinti sono stati esposti internazionalmente, tra gli altri presso la galleria Tri Mission dell’Ambasciata USA a Roma, presso la Andre Zarre Gallery in NY, e la galleria metroquadro di Torino nelle sue partecipazioni ad Art Miami Context del 2016, 2015, 2014 and 2013. I suoi lavori si trovano anche in collezioni private in Nord America, Europa e i Caraibi.
Dal 2015 Monique ha svolto due residenze d’artista a Pechino, Cina, seguite da una grande personale, Eastern Poesia, presso il Beijing American Center, esposta poi nel 2017 presso The Delaware Contemporary Museum.
Nel 2016 ha esposto la sua prima personale al Shevchenko National Museum in Kiev, Ukraine.