Vadim Fishkin – A Little Big Bang
Il tempo stesso vacilla e non ha alcun senso. Servirebbe una nuova teoria che unifichi la relatività di Einstein e la meccanica quantistica, qualcosa a cui centinaia di scienziati stanno lavorando ora. E anche Vadim Fishkin. Per entrare nella disputa da un accesso diverso (Doorway), forzando il tempo (Stretching time), rappresentando un “Little Big Bang”. E mostra fu.
Comunicato stampa
VADIM FISHKIN | A LITTLE BIG BANG
Imagine the Universe. Full of countless particles and of energy, all compressed in a single point. Around fourteen billion years ago, a mysterious event started everything: it’s the Big Bang. Atoms appeared and the electrons created an electrically balanced environment. Following millions of years, stars and galaxies came into existence. And there was light. The Big Bang is the theory concerning the evolution of the cosmos, which no one could describe to our days. Nobody knows exactly what happened. We simply know that the Universe started expending itself immediately afterwards, but the theory does not specify what exactly exploded nor how it happened and what existed before the explosion. The Universe was a dense and hot environment, wherein the energy manifested itself in particles existing only for small glimpses, then the substance got the better of the antimatter. There was no explosion, it was the space that was expending. And there was no bang, because there was no air that could propagate the sound.
But our instruments are not sufficient to understand and the natural laws stop being logical. The time itself sways and it is senseless. A new theory capable to unite Einstein’s relativity and the quantum mechanics is needed, something at which hundreds of scientists are working at as we speak. One of them is Vadim Fishkin. To join the dispute from a doorway, stretching time, representing a Little Big Bang.
And there was exhibition.
Vadim Fishkin (born 1965, Penza – ex USSR) has participated at the major international art events, including: the Venice Biennale Viva Arte Viva, 57th Venice Biennale 2017; Another Speedy Day, Slovenian Pavilion, 2005; Utopia Station (curated by Hans-Ulrich Obrist), 2003; Russian Pavilion, 1995, Manifesta 10, St. Petersburg, 2014; Manifesta 1, Rotterdam, 1996; Bienal de Valencia, 2001; 3rd Istanbul Biennial 1992; 3rd Moscow Biennial (New Old Cold War), 2009; 9th Shanghai Biennale, 2012. A Little Big Bang is the second solo show at Loom Gallery.
VADIM FISHKIN | A LITTLE BIG BANG
Immagina l’ universo. Pieno di infinite particelle ed energia, compresso in un solo punto. Circa quattordici miliardi di anni fa un misterioso evento mette in moto tutto: è il Big Bang. In quel momento si formano gli atomi e gli elettroni che creano un ambiente elettricamente stabile. Dopo milioni di anni, stelle e galassie iniziano a esistere. E luce fu. Il Big Bang è la teoria dell’ evoluzione del cosmo, che ancora oggi non si può descrivere. Nessuno sa esattamente cosa sia accaduto. Semplicemente si sa che l’ universo fin da subito ha iniziato ad espandersi; ma la teoria non dice cosa sia esploso, come sia esploso e cosa c’ era prima. L’ universo era un denso e caldo ambiente, nel quale l’ energia si manifestava in particelle che esistevano per piccolissimi barlumi di tempo, poi la materia ha avuto la meglio sull’ antimateria. Non è stata un’ esplosione ma era lo spazio che si espandeva. E non è stato un botto, perché non c’era aria e il suono non poteva propagarsi. Ma i nostri strumenti non bastano a capire e le leggi naturali smettono di avere logica. Il tempo stesso vacilla e non ha alcun senso. Servirebbe una nuova teoria che unifichi la relatività di Einstein e la meccanica quantistica, qualcosa a cui centinaia di scienziati stanno lavorando ora. E anche Vadim Fishkin. Per entrare nella disputa da un accesso diverso (Doorway), forzando il tempo (Stretching time), rappresentando un Little Big Bang. E mostra fu.
Vadim Fishkin (nato nel 1965 a Penza – ex USSR) ha partecipato alle maggiori manifestazione d’arte internazionali, comprese: Biennale di Venezia Viva Arte Viva, 57th Venice Biennale, 2017; Another Speedy Day, Padiglione Sloveno, 2005; Utopia Station (curata da Hans-Ulrich Obrist), 2003; Russian Pavilion, 1995. Manifesta 10, St. Petersburg, 2014; Manifesta 1, Rotterdam, 1996; Bienal de Valencia, 2001; 3rd Istanbul Biennial 1992; 3rd Moscow Biennial (New Old Cold War, 2009); 9th Shanghai Biennale, 2012. A Little Big Bang è la seconda mostra personale a Loom Gallery.
Cover: Vadim Fishkin, Little Big Bang Crop. - Courtesy of LOOM GALLERY