Fantagraphic. Calin e Villani, giovani talenti dal web alla carta

Dal web alla carta stampata, la migrazione continua. I campioni dei webcomic, quelli che possono vantare un seguito di follower a sempre più zeri (Zerocalcare, appunto, insegna), sono appetiti e accalappiati dagli editori, riportando l’umorismo dolceamaro del costume quotidiano tra i cari vecchi odori dell’inchiostro tipografico.

C’era una volta la strip, ovvero la striscia disegnata, perlopiù umoristica, che abitava la parte bassa dei giornali quotidiani e alleggeriva con la sua comicità solitamente gentile l’inevitabile peso delle notizie politiche e di cronaca. Poi, lo sappiamo, è arrivata la Rete, i giornali son cambiati, i lettori pure, gli editori a loro volta figuriamoci se no, e per la strip leggera e fulminante il destino pareva ormai segnato: da metterci una croce sopra. Ecco invece che di qua e di là dell’Atlantico, e non solo, pian piano i blockbuster del blog, di Facebook, di Instagram, insomma del consumo mordi-e-fuggi a video, hanno ricominciato ad accettare, a desiderare, a godere le piccole ineffabili delizie sinestetiche della raccolta antologica in forme cartacee. E l’affezionato pubblico, per quanto non negli spensierati numeri altissimosonanti del web, segue e mostra di gradire. Corsi e ricorsi e salti (veniali, se non mortali) storici.
Due volumi BeccoGiallo, la casa editrice che finora si fregiava – e ancora si fregia – del motto “fumetti d’impegno civile”, affrontando adesso una sterzatina su una nuova strada secondaria, presentano in quasi contemporanea un paio di esempi chiari di questa piccola mutazione genetica che in realtà è un timido ritorno alle origini. I fumetti divertenti ma non stupidi, quelli che andrebbero a posizionarsi nella scia molto illustre dei Peanuts, di Pogo, di Calvin & Hobbes, di Lupo Alberto, di Mafalda, non scevri di lampi riflessivi esistenziali, etici e talvolta persino metafisici, ci riprovano. Gli autori sono giovani e per certi versi ancora un po’ inesperti, ma ce la mettono tutta – e i loro sforzi vanno incoraggiati e pure, dai, premiati.

Cassandra Calin – Prendersela comoda (BeccoGiallo, Padova 2018)

Cassandra Calin – Prendersela comoda (BeccoGiallo, Padova 2018)

LE RIFLESSIONI DI CASSANDRA CALIN

Cassandra Calin è nata nel 1994 in Romania e decenne si è trasferita a Montréal, in Canada. La sua carriera di fumettista, illustratrice e grafica è stata fulminante. In una manciata di anni le sue microstorie semiautobiografiche, che diventano primari paradigmi naturali per una sconfinata marea generazionale, si sono guadagnate sul web un seguito di ben quattro milioni di lettori. Il suo universo di riferimento è quanto di più elementare, in origine, si possa immaginare: la sua cameretta, il suo appartamentino, i suoi amici, il suo specchio, il fidanzatino, il letto, il divano, il disordine, un corso di yoga, la tv, il lavoro al computer, il cibo, le diete. Eppure, grazie a un disegno tondeggiante e accattivante, il minimalismo esistenziale portato in scena è capace di improvvisi soprassalti di sorpresa, ora perché perfettamente condivisibili, ora perché viceversa comprensibili ma irriconoscibili. E l’ingenuità di fondo, confessata senza pudore, non può che suscitare tenerezza.

Gabriele Villani – Coma empirico. Tutta la notte del mondo (BeccoGiallo, Padova 2018). Copertina

Gabriele Villani – Coma empirico. Tutta la notte del mondo (BeccoGiallo, Padova 2018). Copertina

IL COMA EMPIRICO DI GABRIELE VILLANI

Invece di casa nostra, di Taranto, è il ventottenne Gabriele Villani. Anche lui gioca in equilibrio sull’oscillante filo sotteso tra l’autobiografico-sì e l’autobiografico-no. Il suo personaggio, una specie di Corto Maltese giovane, con maglia marinara a strisce e tanto di orecchino e basettoni folti, gli somiglia fisicamente ma soprattutto è un reiterato naufrago nei mari della malinconia, eppur vitale. Si presenta così, tra il faceto e il serio: “Benvenuti fra i miei pensieri. Scusate per il maltempo”. Dialogando con la luna e con i gatti, e cercando pure di dialogare con le donne, si pone continue domande, prova a darsi risposte, ora abbandonandosi a romanticismi e ora cimentandosi in cinismi, certamente incerto, adeguatamente inadeguato, fino a mostrarsi a proprio agio nel proprio disagio. È l’incarnazione dell’ossimoro. Rivela dunque ambizioni maggiormente elevate rispetto alla sua pimpante collega canadese. Più filosofeggiante, fa ridere di meno e pensare di più. Peraltro il suo carniere trabocca di 300mila follower, e lui mica si esprime in inglese. È evidente che, sebbene si schermisca, sa farsi capire.

  Ferruccio Giromini

Cassandra Calin – Prendersela comoda. Illustrazioni, fumetti e riflessioni
BeccoGiallo, Padova 2018
Pagg. 168, € 18
ISBN 9788833140230

Gabriele Villani – Coma empirico. Tutta la notte del mondo
BeccoGiallo, Padova 2018
Pagg. 144, € 15
ISBN 9788833140278
http://main.beccogiallo.net/

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Ferruccio Giromini

Ferruccio Giromini

Ferruccio Giromini (Genova 1954) è giornalista dal 1978. Critico e storico dell'immagine, ha esercitato attività di fotografo, illustratore, sceneggiatore, regista televisivo. Ha esposto sue opere in varie mostre e nel 1980 per la Biennale di Venezia. Consulente editoriale, ha diretto…

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