Talking (about) Images
Dopo le prime tappe alla Galerija Kortil di Fiume e alla Kunsthalle di Graz, la riflessione sul ruolo e il potere delle immagini nella società contemporanea, tra coscienza individuale e cultura di massa, di Talking (about) Images prosegue a Trieste, negli spazi della galleria MLZ Art Dep.
Comunicato stampa
Dopo le prime tappe alla Galerija Kortil di Fiume e alla Kunsthalle di Graz, la riflessione sul ruolo e il potere delle immagini nella società contemporanea, tra coscienza individuale e cultura di massa, di Talking (about) Images prosegue a Trieste, negli spazi della galleria MLZ Art Dep, dal 28 settembre al 18 novembre 2018.
Il progetto, a cura di Francesca Lazzarini e Marta Rovetta per Cultural Inventory, con il sostegno della Regione Stiria, si sviluppa attraverso quattro mostre itineranti e altrettanti eventi inaugurali con otto artisti di diversa nazionalità e differenti mezzi espressivi - The Cool Couple, Severin Hirsch, Kate Howlett-Jones, Neža Knez, Maryam Mohammadi, Nika Rukavina, Alessandro Sambini e Christoph Szalay -, interrogandosi sulla relazione tra le immagini e la realtà che esse rappresentano, sui meccanismi che regolano la loro produzione e diffusione, sulle ambiguità che esse sono in grado di generare, ma anche sulle loro potenzialità come linguaggio universale e condiviso.
Diversamente dalle parole, infatti, le immagini non hanno bisogno di traduzione per essere comprese da persone di lingua e cultura differenti, rappresentando potenzialmente uno strumento illimitato di comunicazione globale. Ciononostante, le immagini sono per loro stessa natura ambigue e la loro interpretazione è lungi dall’essere oggettiva. Anzi, a causa del loro potere di persuasione le immagini giocano un ruolo chiave nel mondo globalizzato: esse costituiscono un veicolo per le ideologie e una delle armi principali nella lotta per il controllo, di importanza strategica, dell’immaginario collettivo.
Talking (about) Images si concentra sulle immagini concepite come linguaggio autonomo: come nel progetto partecipativo alla base dell’installazione Imag(in)e Ka-mi-ze di Neža Knez, che utilizza il disegno come strumento per coinvolgere i bambini nella progettazione di un futuro migliore, nell’opera Lemmings di Severin Hirsch, che promuove un utilizzo indipendente di immagini e parole, egualmente concepite come simboli, e nelle Memories Icon di Maryam Mohammadi, attraverso le quali l’artista indaga il modo in cui le immagini plasmano la memoria individuale e la cultura visiva.
Al contempo, la mostra esplora le potenzialità e i limiti del linguaggio visivo, nonché le sue interazioni con altri mezzi di espressione. In questa direzione, Everyday di The Cool Couple utilizza i meme GIF per sottolineare l’influenza nelle nostre vite della cosiddetta “visualità secondaria”; all’interno del Pocket Dictionary of the world’s Most Iconic Photographs di Kate Howlett-Jones ogni voce è definita da un testo poetico composto sulla base dei commenti on line alle immagini; l’installazione It’s not your time to get your angel’s wings just yet di Christoph Szalay prende spunto dalla simbolica vicenda del Titanic, e dalla sua rievocazione attraverso un video-game, per ragionare sulla rappresentazione e negoziazione della realtà.
Infine, Talking (about) Images riflette sulle responsabilità legate alla produzione e alla fruizione delle immagini: nel video e nella performance di Nika Rukavina, The Illusion of Truth, che denuncia l’uso propagandistico delle immagini e la ricezione passiva del loro flusso nella quotidianità, e in Spelling Book di Alessandro Sambini, che presenta i risultati analogici di un processo di apprendimento automatico, sollevando interrogativi sul concetto stesso di apprendimento, sullo sviluppo della conoscenza e sulla consapevolezza necessaria nella creazione di nuove immagini.
La video installazione The Images of our Dreams del collettivo Discipula, entrata a far parte del progetto in occasione dell'opening di Fiume, delinea ipotetici scenari rappresentativi della relazione tra immagini ed esseri umani.
In collaborazione con: Galerija Kortil, Kunsthalle Graz, MLZ Art Dep, Istituto Italiano di Cultura in Slovenia, Forum Austriaco di Cultura a Lubiana, POIUYT e Associazione degli storici dell’arte di Fiume.
Talking (about) Images
A cura di Francesca Lazzarini e Marta Rovetta
MLZ Art Dep
Trieste, dal 28 settembre al 18 novembre 2018
Inaugurazione: venerdì 28 settembre, ore 18.30
Orari: da giovedì a sabato ore 17.00 - 19.30 e su appuntamento
Ingresso libero
Via Giorgio Galatti 14
Tel.: +39 040 2606091
[email protected]
www.mlzartdep.com
Ufficio Stampa
Tamara Lorenzi communication
+39 347 0712934
[email protected]
www.tamaralorenzi.com
The Cool Couple (spesso abbreviato TCC) è un duo di artisti con base a Milano, fondato nel 2010 da Niccolò Benetton (1986) e Simone Santilli (1987). La loro ricerca si concentra sugli attriti generati quotidianamente nella relazione tra persone e immagini. L’idea che le immagini agiscano come nodi attivi in una rete, unita a una estrema attenzione nella produzione, si esprime nell’utilizzo di diverse forme espressive, che spaziano dalla fotografia fine art a panni elettrostatici, stanze di meditazione e band musicali cinesi. Le loro opere sono state esposte al Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Fondazione Bevilacqua La Masa, Unseen Photo Festival, Centquatre, Les Rencontres d’Arles, MACRO. Sono stati selezionati da Fotomuseum, Winterthur for Plat(t)form 2015. TCC ha ricevuto il Premio Fabbri per la fotografia contemporanea nel 2014, il Premio Graziadei nel 2015, il Premio Gruppo Euromobil Under 30 e il Premio Fotografia under 40 ArtVerona nel 2017. Niccolò e Simone sono fondatori della cover band Rui & the Rainbow Dragons.
Discipula è un collettivo operativo nel campo della ricerca visiva contemporanea fondato da MFG Paltrinieri, Mirko Smerdel e Tommaso Tanini nel 2013. Attraverso l'intreccio di diverse pratiche - progetti editoriali ed espositivi, lecture e workshop - Discipula esplora il ruolo e il significato delle immagini nel contesto mediatico contemporaneo. Il lavoro del collettivo guarda alle immagini come strumenti di controllo nella coscienza politica ed economica e ne indaga il potere percettivo che agisce sullo spettatore. I loro progetti invitano a riconsiderare il valore delle immagini e a riconoscere i significati che si nascondo dietro l'ideologia della comunicazione. Dal 2013 ad oggi Discipula ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero tra cui Krakow Photomonth, Unseen Photo Fair - Amsterdam, Photo 50 - London Art Fair, Matildenhohe Darmstadt, FORMAT Festival - Derby, Kunsthalle Budapest, Tokyo Institute of Photography. Discipula ha inoltre ricevuto premi nazionali (Premio Fabbri 2016, Premio Bastianelli 2015, Premio Pesaresi 2014) ed internazionali (Les Rencontres d’Arles, Author Book Award 2015).
Severin Hirsch è nata a Celje in Jugoslavia. Ha frequentato la School of Design, Graphics and Photography a Lubiana. Residente a Graz dal 2003, ha lavorato come fotografa e restauratrice prima di avviare la propria ricerca artistica e conseguire nel 2013 il Meisterschule für Kunst und Gestaltung/Malerei con il Professor Erwin Talker. Il suo lavoro spazia tra media art, installazioni e pittura, concentrandosi sui mutamenti sociali e i cambiamenti di valori. Nel 2016 è stata insignita dell’Art Promotion Award della città di Graz.
Kate Howlett-Jones è nata a Londra nel 1971. Dopo aver conseguito una Laurea magistrale in French and Russian literature all’Università di Oxford (1989-1993), nel 1999 si è trasferita in Austria, dove lavora come scrittrice e artista testuale. Nel 2013 è tra i fondatori di The Daily Rhythms Collective, una piattaforma di artiste interdisciplinari e internazionali residenti a Graz. Tra le recenti mostre e progetti in spazi pubblici figurano Shifting Constellations (Minoriten Graz 2015), Rose of the Winds (Sarajevo, Trieste, Graz 2015), Verfolgt, beraubt, vertrieben (rotor 2016), sublim (esc medien kunst labor 2016), Stories from the Edge (MLZ Art Dep Trieste, Galerie Kortilj e Kunsthaus Graz 2016), steirischer herbst 2016, Erzählungen der Ankunftsstadt (rotor 2016). Il suo lavoro si sviluppa al confine tra testi, oggetti e installazioni, confrontandosi con le dinamiche artistiche del linguaggio e della narrazione nella loro interazione con la visualizzazione e lo spazio.
Neža Knez è nata a Lubiana nel 1990. Nel 2014 si è laureata in Scultura all’Academy of Fine Arts and Design, dove attualmente frequenta un master sotto la guida del professor Jože Barši. Lavora con diversi media, tra cui audio, video, fotografia, il corpo proprio o altrui, disegno e scultura. Ha ricevuto numerosi premi: Menzione per gli eccezionali risultati accademici e Premio per gli eccezionali risultati accademici dell’Academy of Fine Arts, Università di Lubiana, Premio per l’innovazione nelle arti grafiche, Prešeren's award dell’Academy of Fine Arts ed è stata tra i candidati al prestigioso premio OHO, istituito nel 2006 dal P.A.R.A.S.I.T.E. Institute (Lubiana) in collaborazione con la Foundation for a Civil Society (New York). La sua pratica artistica viene rappresentata in patria e all’estero, nell’ambito di esposizioni o programmi di residenza.
Maryam Mohammadi lavora nell’ambito della fotografia documentaria e della staged photography. Dopo aver conseguito un Dottorato in Visual communication and Photography, presso la JEP University, ha insegnato per molti anni alla University of Arts di Tehran, e le sue opere sono state esposte in Iran ed Europa. Vive a Graz dal 2009, dove ha ricevuto il City Art Funds Prize. Il suo lavoro si concentra su come le condizioni sociali, culturali e religiose influenzano la vita delle donne sia a livello locale che globale, ripercuotendosi sulle loro vicende biografiche e identitarie. Negli ultimi anni ha lavorato in centri giovanili interculturali, nel campo della formazione contro gli stereotipi di genere, nell’assistenza e sostegno a donne e migranti. Dal 2015 è entrata a far parte del Graz Women’s Council.
Nika Rukavina è nata nel 1980 a Rijeka, in Croazia, dove vive e lavora. Si è diplomata in scultura all’Accademia di Belle Arti di Venezia e lavora attraverso diversi media, dalle performance, alle installazioni, pittura, scultura e video-arte. Il suo interesse principale è quello di cercare prospettive inedite su punti di vista comunemente accettati. Ha esposto a: Kunsthaus, Graz; Magazzini del Sale, Venezia; Museum of Modern and Contemporary Art, Rijeka; Pyramida, Tirana; Cultural Center, Belgrado; Blaenau Ffestiniog, Galles; Gallery A + A, Venezia; Gallery Bevilacqua La Masa, Venezia; Gallery Nuova Icona, Venezia. È tra le vincitrici dell’Ivo Kalina Award, il premio artistico della città di Rijeka per la migliore mostra nel 2009 (attraverso l’international art project).
Alessandro Sambini (Rovigo, 1982) vive e lavora a Milano, dove si è trasferito dopo la Laurea in Art & Design alla Libera Università di Bolzano e la Laurea magistrale in Research Architecture al Visual Cultures Department del Goldsmiths College, Università di Londra. A Milano ha iniziato a lavorare con immagini, video e mixed media, esplorando le necessità e le modalità che regolano la creazione di nuove immagini, la loro circolazione e diffusione, e le diverse relazioni che si instaurano tra l’immagine stessa e i suoi fruitori. Le sue opera sono state esposte in importanti sedi museali, come MUSEION, FORMA, MUFOCO, MAST, MA*GA, La Triennale di Milano e Kunsthaus di Graz. È stato selezionato da Fotomuseum, Winterthur for Plat(t)form 2017.
Christoph Szalay è nato a Graz nel 1987. Ha studiato Lingua e Letteratura tedesca alla Karl-Franzens University Graz e Art in Context alla University of Arts di Berlino. Scrittore, performer, curatore. Tra i suoi ultimi lavori: SPACE=WOW (BUT I STILL MISS YOU, EARTH), sotto forma di pubblicazione per la Spacecraft Press 2017 e di performance al Minoriten Graz and Musiktheatertage Wien, Werk X, 2017 / When I think of Palace, lettura in tre parti Forum Stadtpark & Steirischer Herbst 2016 / Re-Considering Trieste or OH, HOW I WANTED TO BE YOUR BABY (but you wouldn't let me), edizione limitata in 100 esemplari per AiR Trieste 2016 / Alex&der Mond, libro per bambini illustrato da Lisa-Maria Wagner, Luftschacht 2016.