Da galleria d’arte a fabbrica culturale. Nuova sede per la Galleria Vannucci di Pistoia
Un catalogo che ricorda un vinile vintage. Una nuova sede, ricca di storia, per ospitare una galleria d’arte che a sua volta ha contribuito a creare la storia culturale di Pistoia
L’arte è un affare di famiglia. La Galleria Vannucci, da quasi sessant’anni si interessa di arte contemporanea, approfondendo rapporti ormai consolidati nel tempo con gli artisti che rappresenta, e grazie alla nuova generazione di galleristi, si apre a nuovi impulsi culturali. “Non siamo semplici mercanti. L’anima del nostro lavoro è lo stretto rapporto di fiducia, stima e affetto con i nostri artisti. Noi crediamo in loro e loro hanno fiducia in noi”, a parlare Massimiliano Vannucci, erede dell’impresa culturale partita nel 1959 dal nonno Ermanno e proseguita negli anni dal padre Enrico e dallo zio Alessandro.
IL NUOVO SPAZIO
E non a caso la scelta di un nuovo spazio, più grande e adatto alle sperimentazioni degli artisti in galleria, è ricaduta sul grande edificio industriale che ospitava le officine elettromeccaniche e ferroviarie Storari: un luogo storico, una fucina di talenti che ha contribuito a creare una generazione di metalmeccanici e che investe la galleria a ruolo di fabbrica della cultura. “Abbiamo trasferito la nostra storica galleria in un luogo simbolo del lavoro, un’ex officina meccanica ferroviaria. Di quel posto ci piacciono gli odori, i colori e le macchie di olio industriale sul pavimento che ci ricordano la vera anima della città” , prosegue Vannucci. “Qualcuno ci dice che siamo coraggiosi, altri ci chiamano folli: ma non è forse dal coraggio e dalla follia che son nate le cose importanti di questo paese? Investire in arte conviene. Ormai molti se ne stanno rendendo conto. Quale lavoro può essere più bello di aiutare le persone ad investire in bellezza? “
LA MOSTRA
Il progetto curatoriale, di pari passo con l’iniziativa editoriale de Gli Ori, casa editrice di settore dedicata all’arte, inaugura il nuovo spazio e la stagione artistica con Let’s Twist Again, mostra collettiva in cui sono presenti Luca Caccioni, Vittorio Corsini, Fabrizio Corneli, Franco Guerzoni, Pino Spagnulo, Michelangelo Pistoletto, Giovanni Termini, Giuliano Tomaino, Sandra Tomboloni, alcuni degli artisti che rappresentano il lavoro e il percorso che la galleria ha svolto finora. E questa volta a celebrare la nuova avventura dei Vannucci ci pensano proprio loro: la pubblicazione, a tema musicale, come del resto il titolo della mostra, ricalca il profilo di un vinile che riporta sul retro di ogni pagina, una dedica speciale a chi, dal 1959, ha fatto dell’arte una bellissima sfida.
-Isabella Battista
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