Conversazione sul collezionismo – Giovanni Medeot / Fausto Malcovati

Informazioni Evento

Luogo
PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI - LINGOTTO
Via Nizza 230, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
16/10/2018

ore 18,30

Curatori
Giovanni Medeot, Fausto Malcovati
Generi
incontro - conferenza

La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli prosegue il programma di approfondimento sul tema del collezionismo ospitando una conversazione dedicata a una delle più importanti collezioni al mondo di Monumentskulptura. Giovanni Medeot ha dato vita a una raccolta unica, un mosaico di “statue da tavolo”, realizzate in una particolare lega metallica, raffiguranti i personaggi illustri del pantheon sovietico. Un’avventura collezionistica che verrà esplorata insieme a Fausto Malcovati, ordinario di letteratura russa all’Università Statale di Milano.

Comunicato stampa

COLLEZIONARE MONUMENTSKULPTURA
Giovanni Medeot dialoga con Fausto Malcovati

La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli prosegue il programma di approfondimento sul tema del collezionismo ospitando una conversazione dedicata a una delle più importanti collezioni al mondo di Monumentskulptura. Giovanni Medeot ha dato vita a una raccolta unica, un mosaico di “statue da tavolo”, realizzate in una particolare lega metallica, raffiguranti i personaggi illustri del pantheon sovietico. Un’avventura collezionistica che verrà esplorata insieme a Fausto Malcovati, ordinario di letteratura russa all’Università Statale di Milano.

La Monumentskulptura di San Pietroburgo è nata all’inizio del Settecento, su iniziativa di Pietro il Grande, quale fonderia per la produzione di cannoni di bronzo. Successivamente, divenne la sede in cui veniva realizzata la più importante statuaria zarista e - dopo la Rivoluzione d’ottobre del 1917 - della statuaria sovietica. Teste, busti e statue bronzee di Lenin costellano tuttora le piazze delle città russe, dal Mar Baltico all’Oceano Pacifico.
La produzione di statue di piccole dimensioni si svolse negli anni Sessanta e Ottanta del Novecento, utilizzando - per la prima, ed unica volta - un materiale aeronautico, l’alluminio al silicio, detto anche Silumin. La Monumentskulptura è stata la sola al mondo ad utilizzare questo materiale a fini sculturali.
La gamma dei soggetti spazia dai rivoluzionari ai militari, agli scrittori, ai compositori, agli scienziati ed agli sportivi, rappresentando l’insieme dei modelli a cui doveva ispirarsi - oppure temere - l’homo sovieticus.
La collezione di Giovanni Medeot rappresenta la quasi totalità dei modelli significativi ed è, molto probabilmente, la più completa in occidente.

Giovanni Medeot, nato a Gorizia, laureato al Politecnico di Torino nel 1959, ha compiuto una significativa carriera presso Organismi Nato in Germania ed in Francia.
All’inizio degli anni Settanta è stato l’iniziatore della costituzione della prima società italiana di sistemistica avionica, con cui l’industria nazionale ha partecipato allo sviluppo del velivolo Tornado. Entrato all’Italtel, la maggiore manifatturiera di telecomunicazioni in Italia, ha riposizionato strategicamente le attività dell’elettronica per la Difesa. Ha assunto successivamente la carica di responsabile per le esportazioni, world wide, di telecomunicazioni civili. Dal 1997 al 2000 è stato Presidente della Italtel Russia, risiedendo a Mosca e San Pietroburgo. Al rientro in Italia e fino al 2015 è stato Presidente del Festival Musicale di Stresa.

Fausto Malcovati, ordinario di letteratura russa all’Università Statale di Milano, ha insegnato nelle Università di Pavia, Bari e Arezzo. Ha scritto saggi e monografie sui prosatori della seconda metà dell’Ottocento (Dostoevskij, Tolstoj, Gončarov), sui poeti simbolisti della prima metà del Novecento (Vjačeslav Ivanov, Aleksandr Blok, Andrej Belyj). Ha pubblicato monografie sui grandi maestri del teatro degli inizi del Novecento - Stanislavskij, Majerchol’d, Vachtangov - pubblicandone testi e note di regia. È presidente del Comitato Scientifico dell’Associazione Italia-Russia, collabora regolarmente con l’Auditorium Giuseppe Verdi di Milano per i cicli di conferenze sui compositori russi dell’Ottocento e del Novecento.