Il cielo sulla Terra. Tiziano e Gerhard Richter a Mantova
Palazzo Te ospita gli esiti del dialogo decennale fra Gerhard Richter e Tiziano. Nel segno di un’ispirazione che supera il limite dei secoli.
Quando Helmut Friedel ha chiesto: “Secondo te la rappresentazione realistica e l’arte astratta sono da considerare come opposte tra loro?”, Gerhard Richter ha risposto: “La pittura realistica ci mostra qualcosa a cui sappiamo dare una definizione, invece la pittura astratta ci mostra qualcosa che non possiamo confrontare con la nostra esperienza della realtà, è la riproduzione di una realtà sconosciuta. Ma in entrambi i casi si tratta di pittura”.
Proprio l’idea di pittura mette insieme in una stessa mostra due maestri come Tiziano e Richter, uno operante nel Cinquecento, l’altro fra ventesimo e ventunesimo secolo. Lo spunto è dato da un innamoramento. Quello di Richter che nel 1972, quando preparava la sua mostra al Padiglione della Germania alla Biennale di Venezia, vide l’Annunciazione di Tiziano alla Scuola Grande di San Rocco e ne rimase colpito, quasi posseduto. Una cartolina che la riproduceva è diventata una memoria tangibile per l’artista, che a un certo punto ha deciso di ridipingere l’opera di Tiziano, con il suo peculiare approccio, agli antipodi di quello di un copista, trasfigurandola. Nel 1973 Richter dalla riproduzione dell’Annunciazione di San Rocco ha realizzato cinque versioni. Nei nuovi dipinti è come se l’originale di Tiziano si mettesse in movimento, un ulteriore movimento rispetto a una dinamica già presente nell’opera storica.
PASSAGGI E FLUIDITÀ
Sono nate così delle opere dove il dipinto ispiratore si risolve in cinque momenti di passaggio. Si va da una sorta di definizione fotografica fuori fuoco a una sempre maggiore indefinitezza, fino ad arrivare a una fluidità dove l’immagine di partenza si smarrisce per sopravvivere come persistenza puramente cromatica. Dunque un ponte fra contemporaneità e storia in due casi esemplari di pittura, nel segno del senso e del valore della pittura, con il nobilissimo pretesto delle annunciazioni, che caratterizzano in questo periodo varie iniziative mantovane.
Anche se le versioni originali dell’Annunciazione dipinte da Richter non sono presenti, per insormontabili difficoltà di prestito, è vivamente consigliata una visita alla mostra di Palazzo Te. L’esposizione include di Tiziano l’Annunciazione veneziana di San Rocco e l’Annunciazione oggi conservata a Napoli nel Museo di Capodimonte, di Richter una serie di straordinari quadri astratti che non è frequente vedere in Italia.
Il catalogo (Corraini Edizioni) è di notevole interesse, con saggi dei curatori, Stefano Baia Curioni, Helmut Friedel, Marsel Grosso, Giovanni Iovane e di altri autori.
‒ Giulio Ciavoliello
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati