Cripta747 Residency Programme – Fellowship 2018

Informazioni Evento

Luogo
CRIPTA747
Via Giovanni Giolitti, 32/C, Torino, TO, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Opening 31 Ottobre 2018 dalle 18.00 alle 22.00
Orari mostra: 1 - 16 Novembre 2018 dalle 15.00 alle 19.30 o su appuntamento

Vernissage
31/10/2018

ore 18

Artisti
Andrew Wagner, Gernot Wieland
Generi
arte contemporanea, doppia personale

Cripta747 è lieta di presentare il risultato delle ricerche sviluppate dagli artisti Andrew Wagner (New York, 1992) e Gernot Wieland (Horn, 1968) nei due mesi appena trascorsi in residenza.

Comunicato stampa

Cripta747 Residency Programme - Fellowship 2018
Andrew Wagner e Gernot Wieland
Open Studio

Cripta747

Opening 31 Ottobre 2018 dalle 18.00 alle 22.00
Orari mostra: 1 - 16 Novembre 2018 dalle 15.00 alle 19.30 o su appuntamento

Cripta747 è lieta di presentare il risultato delle ricerche sviluppate dagli artisti Andrew Wagner (New York, 1992) e Gernot Wieland (Horn, 1968) nei due mesi appena trascorsi in residenza.
Le loro indagini li hanno condotti attraverso alcune importanti istituzioni, musei, archivi e biblioteche torinesi come, per esempio, il fondo Lombroso conservato presso l’omonimo museo universitario, dove entrambi gli artisti hanno potuto studiare manoscritti, disegni, fotografie originali e documenti inediti; ma anche la Biblioteca dell’Istituto Gramsci e il complesso architettonico dell’ex ospedale psichiatrico di Collegno.
I residenti hanno inoltre avuto l’opportunità di confrontarsi con studiosi, curatori, artisti ed editori locali ed internazionali. Da questi incontri il loro percorso di ricerca ha preso nuove direzioni, si è arricchito di riflessioni, spunti e intuizioni.
L’apertura degli studi rappresenta il momento più significativo della residenza in quanto condensa e restituisce al pubblico la ricerca, sia materiale che concettuale, sviluppata durante la permanenza in città. Offre ai visitatori e agli artisti la possibilità di discutere e confrontarsi su temi e processi correlati ai lavori esposti indipendentemente dal fatto che si tratti di opere non ancora concluse o di un approfondimento teorico.
Nel lavoro di Andrew Wagner si intrecciano narrazioni a tratti umoristiche e a tratti patetiche. Nelle sue opere - video, disegno, scultura, scrittura e suono - i fili di racconti di conquista e di abbandono tratteggiano i modi in cui i desideri e le emozioni agiscono e resistono ai tentativi di assimilazione e alle aspirazioni politiche. Attingendo all’immaginario e al linguaggio dell’animazione e dei cartoni animati, queste opere ritraggono un mondo contraddittorio che l’artista definisce emblematicamente come “istericamente fuori dall’ordinario” e, al contempo, “realisticamente mondano”.
In residenza, Wagner ha continuato a lavorare a “Vittoria sul Sole”,un progetto video a episodi, liberamente ispirato all’omonima opera futurista russa presentata per la prima volta nel 1913. L’opera prevede un cast di personaggi semi-animati, non umani, assemblati con ritagli di cartone e altri materiali di scarto e vestiti con abiti dismessi. I video entrano ed escono nelle ordinarie vite dei protagonisti, in un mondo che si sgretola per effetto di sostanze tossiche, violenze e altri avvenimenti tragici.
Durante questi mesi Wagner si è interessato all’analisi degli aspetti psicologici dei movimenti politici reazionari e rivoluzionari, soffermandosi sul ruolo che le emozioni e l’inconscio giocano nel dare forma ad atteggiamenti politici spesso contraddittori. Tale ricerca prende spunto da “La psicologia di massa del fascismo” di Wilhelm Reich, un libro che tenta di spiegare la svolta della Germania nazista e l’ascesa del fascismo attraverso concetti psicoanalitici. Wagner ha anche approfondito la storia dei movimenti socialisti italiani: la figura di Gramsci e la resistenza al fascismo degli anni Venti, il movimento Autonomia Operaia degli anni Settanta. Le ricerche hanno portato l’artista negli archivi del museo Cesare Lombroso, dove ha studiato in particolare i tatuaggi e lo spiritismo nel XIX secolo, esaminando le forme vernacolari del linguaggio pittorico e la loro capacità di esprimere sentimenti inconsci.
Da molto tempo, uno degli interessi di Gernot Wieland è l’analisi della condizione psicologica. Fino alla fine degli anni Settanta, i pazienti psichiatrici erano ricoverati in situazioni disumane e solo grazie alla spinta della psichiatria moderna iniziò una profonda riforma di questi istituti: attori, scrittori, artisti e musicisti furono invitati a lavorare fianco a fianco con i pazienti. In residenza Wieland ha lavorato alla realizzazione di un video (“Bird in Italian is Uccello”) che trae spunto dal film “Gli Uccelli” di Alfred Hitchcok, basato sull’omonimo libro di Daphne du Maurier. Il progetto parte da un istituto psichiatrico torinese che, nei primi anni Ottanta, volle realizzare una versione de “Gli Uccelli” con un cast formato da ospiti della struttura affiancati da attori professionisti. Lo spettacolo teatrale doveva avere una funzione catartica sia per i protagonisti che per il pubblico. Pianificarono anche una tournée ma sfortunatamente la pièce non andò mai in scena perché l’ospedale venne chiuso prima del debutto. Basandosi sulla corrispondenza e con l’ausilio di materiali d’archivio, Wieland vuole ricreare lo spettacolo per realizzarne un film. Ciò che gli interessa è soprattutto il valore psicologico de “Gli Uccelli” riprendendo un’interpretazione del film proposta da Slavoj Žižek, filosofo e accademico sloveno, che intende gli uccelli come incarnazione del reale lacaniano, ovvero un fenomeno traumatico proveniente dall’esterno che si insinua nella realtà, va oltre la casualità e non è concepibile attraverso il pensiero e il linguaggio.
Durante l’open studio verranno presentati alcuni still del video a cui ha lavorato durante la residenza, insieme ad un testo inedito. Verrà inoltre proiettato “Thievery and Songs” (2016): una raccolta di storie di animali e psicoterapeuti, ricordi personali dell’artista legati all’indottrinamento religioso, una trasformazione in una lumaca. Il video affronta temi quali la relazione con il paesaggio, la nozione di memoria e di gerarchia e si conclude in una seduta terapeutica.
Cripta747 Residency Programme prevede inoltre una serie di eventi che coinvolgono direttamente il pubblico: il 27 ottobre è in programma il workshop “What are we looking at? And who is looking?” condotto da Gernot Wieland e rivolto ad un gruppo di studenti di istituti d’arte, licei e università torinesi.

BIOGRAFIE RESIDENTI
Andrew Wagner è nato a New York, USA, nel 1992. Vive e lavora a Francoforte. Tra le sue mostre e proiezioni recenti: A Guiding Dog for a Blind Dog, FUTURA, Praga (2018); Yeah Maybe #15: Maddie Butler e Andrew Wagner, Yeah Maybe, Minneapolis (2017); Body Doubles, NoPop, New Haven, CT (2016); Cosmic Crystals, MIXNYC, Brooklyn, NY (2015); Post-Internet is Dead, Exhibition Initiative, Oberlin, OH (2015).
Gernot Wieland è nato a Horn, in Austria, nel 1968. Vive e lavora a Berlino. Tra le sue mostre e lecture recenti “Shame”; alla Künstlerhaus Bremen/Pik, Colonia (2018); “Depression in Animals”;Ogr, Torino(2018) Superdeals, Brussels (2018); Ideal Types, HE.RO, Amsterdam (2018); Survival Kit 9, LCCA – Latvian Centre for Contemporary Art, Riga (2017); 9th Norwegian Sculpture Biennial, Vigeland Museum, Oslo(2017); 34. Kasseler Dokumentar, Film und Videofest, Kassel 33 (2017); International Short Film Festival, Amburgo (2017); Body Luggage – Migration of Gestures at Kunsthaus Graz, Graz (2016/17). Nel 2017 ha vinto il MOSTYN Open 20 award.

Cripta747 Residency Programme è un progetto di Cripta747, realizzato con il supporto di Compagnia di San Paolo e Regione Piemonte.