Floridi Doria Pamphilj: non solo Roma e Genova. Nasce la rete dei borghi legati alla famiglia
Al via nella Valle del Tevere la prima iniziativa dell’Associazione Genius Loci Floridi Doria Pamphilj che unisce le piccole città legate alla nobile casata. Ne abbiamo parlato con il suo fondatore Don Massimiliano Floridi
Al nome della blasonata casata Floridi Doria Pamphilj – che unisce tre storiche famiglie – si associano solitamente le grandi città come Roma, Napoli, Venezia e Genova, coi loro palazzi ricchi di fascino e passato. In realtà, la loro storia si snoda anche in più di 100 comuni italiani. Per questo motivo da pochi mesi si è costituita l’Associazione Genius Loci Floridi Doria Pamphilj per creare una rete tra i borghi e le piccole città che hanno un legame con la casata. Prima iniziativa della neonata associazione sarà il progetto Cultura nella Valle del Tevere: una serie di appuntamenti di arte e musica in programma dal 2 al 18 novembre che coinvolgeranno sei centri della Valle della Tevere, compresi alcuni territori colpiti dal sisma del 2016 (Norcia, Gubbio, Città di Castello, Montone, Alviano, Attigliano). L’obiettivo? Contribuire alla rinascita dei territori post-terremoto e, nello stesso tempo, alla valorizzazione e scoperta dei tesori nascosti nei piccoli borghi che hanno una storia in comune con la nobile famiglia.
LA FAMIGLIA
Non è la prima volta che la famiglia Floridi Doria Pamphilj si occupa di iniziative artistiche. L’associazione è, infatti, un’emanazione del Trust Floridi Doria Pamphilij – i cui disponenti sono Donna Gesine Pogson Doria Pamphilj e Don Massimiliano Floridi -, nato per tramandare il patrimonio culturale della storica famiglia e divulgarlo al grande pubblico con attività come il Premio Memorie# che mira al confronto tra passato e arte contemporanea. Ora questo nuovo progetto, inaugurato proprio dalla mostra Memorie#Confronti legata all’omonimo premio, con l’esposizione dell’opera Clavis Universalis di Jasmine Pignatelli, la vincitrice della prima edizione, nella Pinacoteca del rinascimentale Palazzo Vitelli alla Cannoniera di Città di Castello. Ne abbiamo parlato con Don Massimiliano Floridi, fondatore dall’Associazione Genius Loci Floridi Doria Pamphilj.
Come nasce l’idea dell’associazione?
L’idea di costituire l’Associazione Genius Loci Floridi Doria Pamphilj è di un Comune, Dolceacqua, in provincia di Imperia, e non a caso il presidente dell’associazione è proprio il sindaco di Dolceacqua, Fulvio Gazzola.
Con quali obiettivi?
L’associazione è stata pensata per unire i borghi e le piccole città che hanno una storia in comune con la famiglia: i Comuni che ne fanno parte hanno individuato in noi una sorta di modello in ambito culturale per la gestione del patrimonio. Noi ovviamente siamo onorati della stima e della fiducia e abbiamo accettato di fondare l’associazione anche perché gli interessi del Trust Floridi Doria Pamphilj coincidono proprio con quelli della neo-costituita realtà associativa.
Ovvero?
Siamo mossi da un interesse comune: vista la dilagante inadeguatezza culturale italiana, il nostro obiettivo è rendere più popolari e divulgative le nostre radici culturali e nel turismo, in particolare, vediamo una grande opportunità culturale ed economica.
Con quali prospettive?
La prospettiva è quella di coinvolgere i comuni di tutta la penisola, dalla Liguria alla Calabria, per raggiungere un numero di realtà sufficienti da rendere l’associazione autonoma economicamente dal trust e soprattutto in grado di organizzare eventi culturali sempre più rilevanti ed importanti, così da suscitare l’interesse anche di potenziali sponsor.
In cosa consiste il trust Floridi Doria Pamphilij?
La storia della famiglia Floridi Doria Pamphilj si snoda in più di 100 comuni italiani e anche in grandi città, come Roma, Napoli, Venezia e Genova: non abbiamo la presunzione di sostenere le grandi città italiane ma preferiamo aiutare i piccoli borghi e i piccoli comuni che non hanno i mezzi per promuoversi e valorizzarsi e rischiano di perdere la propria identità in termini di cultura ma anche di patrimonio. Questa è la funzione del trust e della nostra famiglia: fare da trait d’union con i piccoli centri, le realtà periferiche, aggiornando ai giorni nostri quella che era l’antica funzione dell’aristocrazia con finalità però del tutto differenti, non politiche ma culturali.
La politica dunque non c’entra?
No infatti, lo ribadiamo, non abbiamo alcuna ambizione politica. Vogliamo aiutare, con l’associazione Genius Loci Floridi Doria Pamphilj, i piccoli comuni, promuovendo la scoperta di veri e propri tesori custoditi in piccole realtà, come è il caso ad esempio della Pinacoteca di Città di Castello, tra i più importanti musei in Umbria per opere custodite e vero gioiello da scoprire.
Chi sono i soci dell’associazione?
I soci sono i Comuni, ma anche le associazioni culturali, le parrocchie, le aziende e le persone fisiche che condividono con l’associazione gli stessi valori ed ideali.
Quale sarà la prossima tappa della vostra iniziativa?
Nel coinvolgimento dei Comuni e delle altre realtà stiamo procedendo per regioni, da Nord a Sud: dopo la Liguria e la Valle del Tevere, la prossima tappa sarà, in primavera, l’Emilia Romagna.
-Claudia Giraud
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati