Cally Spooner – Everything Might Spill
Vincitrice del Premio illy Present Future 2017 con l’opera Soundtrack for a Troubled Time (Colonna sonora per tempi difficili), 2017, acquisita per le Collezioni del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea grazie alla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, Cally Spooner presenta Everything Might Spill (Tutto potrebbe rovesciarsi) nella sala progetto della Manica Lunga.
Comunicato stampa
Vincitrice del Premio illy Present Future 2017 con l’opera Soundtrack for a Troubled Time (Colonna sonora per tempi difficili), 2017, acquisita per le Collezioni del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea grazie alla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, Cally Spooner presenta Everything Might Spill (Tutto potrebbe rovesciarsi) nella sala progetto della Manica Lunga, dal 2 novembre 2018 al 6 gennaio 2019. Il progetto è a cura di Marianna Vecellio.
Attraverso il lavoro performativo e strumenti quali scrittura, suono e film, Spooner mette in scena ripetizioni assurde della retorica politica, economica e mediatica di oggi, nella quale l’ordine patriarcale controlla anche il tempo e la relativa produttività di ciascuno. Mediante riferimenti che includono filosofia e scienze sociali, l’artista indaga i modi in cui la pervasiva diffusione della tecnologia stia alterando sia il corpo sia la mente dell’individuo contemporaneo.
“Cally Spooner - scrive Marianna Vecellio, curatore della mostra - esplora i modi in cui la soggettività contemporanea e il corpo umano siano oggetto di continui cambiamenti dettati dalla condizione tecnologica. Mediante installazioni, scrittura e performance, le sue opere analizzano le influenze della violenza invisibile diffusasi nell’era digitale ed esaminano il concetto di erosione fisica e ontologica dell’essere vivente in un presente dominato da dati digitali. La ricerca artistica di Spooner si concentra sul modo in cui “l’avanzato apparato tecno-capitalista minaccia di drenare la vita attraverso l’ottimizzazione degli affetti, dei corpi e del linguaggio e domanda come potremmo fonderci con questo tecno-apparato, trasformando e mobilitando affermativamente questa alienazione postumana.” Le sue mostre e performance sono ancorate a processi filosofici femministi e incorporano fisicamente, acusticamente e concettualmente i concetti di durata, erosione, manutenzione, distruzione e collasso come pratiche di resistenza in contrapposizione alle repentine fluttuazioni a livello globale dei mercati finanziari, al flusso inarrestabile dei dati digitali, e all’imperativa richiesta di produttività che la società capitalista impone su ciascun individuo.”
In Everything Might Spill, 2018, un disegno a parete che reca l’immagine ingigantita di un organo umano è messo in relazione a una fontana dalla quale sgorga un liquido dichiaratamente tossico. L’installazione può essere interpretata come un’inquietante riflessione sulla condizione umana, soggetta a una crescente ed ossessiva dipendenza dalla tecnologia, al punto di avviarsi verso mutazioni incontrollabili e non reversibili.
Il lavoro di Cally Spooner è stato scelto dalla giuria tecnica del premio riunitasi nell’ambito di Artissima 2017. Il premio è stato conferito da Carlo Bach (direttore artistico di illycaffè), Ilaria Bonacossa (direttrice di Artissima) e dalla giuria del premio composta da Mary Ceruti (direttore esecutivo e curatrice presso lo Sculpture Center di New York), Carolyn Christov-Bakargiev (direttrice del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea) e Luigi Fassi (curatore arti visive del Steirischer Herbst festival di Graz e già coordinatore di Present Future) che ha individuato la vincitrice tra una rosa di 20 artisti. La giuria ha espresso la seguente motivazione: “Il lavoro performativo e l’indagine attraverso diversi media di Cally Spooner esplora le modalità della violenza invisibile nell’era digitale. Attraverso la sua arte, comprendiamo come la soggettività e i nostri stessi corpi cambiano quando sono plasmati dalla condizione tecnologica”.
Dal 2012 il Premio illy Present Future offre al vincitore l’eccezionale opportunità di esporre al Castello di Rivoli, oltre a sostenerne la ricerca. Il premio rappresenta la volontà dell’azienda di coadiuvare la comunità artistica e i giovani talenti nel loro percorso di crescita. Grazie alla visione contemporanea di illycaffè e all’attiva collaborazione con il Castello di Rivoli, il Premio illy Present Future offre un contributo importante all’affermazione degli artisti emergenti e conferma il ruolo innovatore di Artissima. I vincitori delle precedenti edizioni che hanno esposto al Castello di Rivoli sono: Vanessa Safavi, Santo Tolone e Naufus Ramírez-Figueroa (2012), Caroline Achaintre e Fatma Bucak (2013), Rachel Rose (2014), Alina Chaiderov (2015) e Cécile B. Evans (2016).
Biografia
Cally Spooner (1983 Ascot, Regno Unito) svolge il suo lavoro di artista e scrittrice tra Londra e Atene. Vincitrice del premio illy Present Future 2017, Spooner ha conseguito importanti riconoscimenti, tra cui il Paul Hamlyn Foundation Award per gli artisti nel 2013, e un premio per la sua installazione video multicanale And You Were Wonderful, On Stage, commissionata dallo Stedelijk Museum, Amsterdam e dall’Experimental Media and Performing Arts Center, Troy, New York (2016). Recenti mostre personali e performance includono DRAG DRAG SOLO (2018), presso il Centre d’Art Contemporain Genève, On False Tears and Outsourcing (2016) presso il New Museum di New York. Nel 2016 ulteriori mostre personali hanno incluso He wins every time, on time and under budget, gb agency, Parigi e Bookclub 2.0, Zero, Milano. Nel 2015 THE ANTI-CLIMAX CLIMAX è stata allestita al Bielefelder Kunstverein. Nel 2014 ha presentato la performance He’s in a Great Place! presso la Tate Modern di Londra, sviluppata a partire dal lavoro And You Were Wonderful, On Stage (2014), mentre l’anno precedente ha allestito la mostra Seven Thirty Till Eight presso il Kunsthal Charlottenborg di Copenaghen.
I suoi lavori sono stati inclusi in importanti esposizioni collettive presso la Serpentine Sackler Gallery, Londra (2017), la Scottish National Gallery of Modern Art, Edimburgo (2016), il Wysing Art Centre, Cambridge (2016), l’Aspen Art Museum, Aspen (2015), Kunstverein, Monaco (2014), il Jeu de Paume, Parigi e il KW Institute, Berlino (2013). Ha anche curato più mostre ed eventi, tra cui Micro-Composition, San Serriffe, Amsterdam (2017), A Social Body Event, Serpentine Gallery e Central Saint Martins, Londra (2017) e An Intimate Symposium on Maintenance, Whitechapel Gallery, Londra (2017). Tra i suoi scritti compaiono: Monograph (2017), The New Elvis (2015), Collapsing in Parts (2013) e The Erotics of Public Possibility (2012).