Fabio Torre / Antonio Sidibè
L’evento espositivo si compone di due mostre personali con rispettivi titoli, tematiche ed espressività diverse, che soltanto nella prima sala della galleria avranno un momento di dialogo e poi si svilupperanno ciascuna separatamente nelle sale successive.
Comunicato stampa
L’evento espositivo si compone di due mostre personali con rispettivi titoli, tematiche ed espressività diverse, che soltanto nella prima sala della galleria avranno un momento di dialogo e poi si svilupperanno ciascuna separatamente nelle sale successive.
L’incontro tra i due artisti, del tutto casuale, è avvenuto durate l’inaugurazione di una precedente esposizione alla Galleria Spazio Testoni, grazie alla singolare ricerca espressiva di Fabio Torre, artista che da diversi anni collabora con la Galleria Studio G7 di Bologna, che istintivamente sceglie di fotografare soggetti che molto spesso non conosce, ma che colpiscono la sua immaginazione, per poi riprodurli nelle sue inequivocabili rappresentazioni pittoriche in bianco e nero. In quella serata il soggetto scelto da Fabio Torre è stato Antonio Sidibè, artista che la Galleria Spazio Testoni ha presentato per la prima volta a Bologna nel 2014. Da questo incontro è nata l’idea di questa loro doppia esposizione, che resterà visibile fino al 19 Gennaio 2019, ed anche la prima collaborazione tra le due gallerie bolognesi Galleria Spazio Testoni e Galleria Studio G7.
Con il progetto Perfect Lovers l’artista bolognese Fabio Torre prosegue la sua ricerca nel campo del ritratto contemporaneo, dopo i due episodi dello scorso anno con le mostre Perfect Day alla Galleria Studio G7 di Bologna e A Contemporary Glance alla Galleria Clampart di New York.
In questa mostra Fabio Torre presenta olii su tela o su carta eseguiti tra il 2017 e il 2018. In apertura, un doppio “ritratto” di una macchina fotografica Hasselblad, che negli anni è diventata una sorta di logo nella riflessione pittorica di Torre sui “luoghi” della fotografia, introduce il tema del doppio che verrà sviluppato nella seconda sala. Nella prima sala sono presentati ritratti singoli di tre diversi soggetti maschili in grandezza naturale e gli stessi li ritroviamo poco dopo nella seconda sala in ritratti “doppi”: il loro viso è colto come in due fotogrammi consecutivi, con lievissimi scarti di posa o di fuoco. Le pose e la tecnica rimandano – come sempre nel lavoro di Torre – al mondo della fotografia analogica in bianco e nero di cui si propongono immagini tecnicamente molto accurate, ma nel contempo sintetiche ed essenziali.
Il doppio sé stesso, tema tante volte esplorato nella storia dell’arte, viene ora riproposto senza l’artificio narcisistico e solipsistico dello specchio e anzi, con un’apertura allo spettatore, che non senza un po’ di ambiguità, viene coinvolto in questo dialogo tra “perfect lovers”.
Il titolo della mostra ha un debito di riconoscenza ai Perfect lovers di Felix Gonzales-Torres, la celebre opera composta da due orologi gemelli sincronizzati.
Fabio Torre è nato a Bologna nel 1955. Vive e lavora a Bagnarola di Budrio.
Negli ultimi vent’anni ha all’attivo oltre una trentina di mostre personali in spazi pubblici e privati in Italia e all’estero. Il suo lavoro è apparso in numerose mostre collettive in gallerie e musei. Ha pubblicato nel 2009 il libro fotografico “Patti Smith – Simply a Concert”.
Il ciclo di opere JPEG di Antonio Sidibè nasce dal digitale. L’artista cerca un dialogo tra tecnologie e tecniche pittoriche facendole confluire in un'unica poetica. Questa ricerca indaga la relazione tra l'uso spasmodico delle immagini in jpeg come qualità iconografica e dell’autoscatto (selfie), ed il mezzo tecnologico, che ci affianca ormai costantemente nel quotidiano. In queste sue opere, mediante l’uso dell'olio e dello spray, la materia pittorica si fa reticolato visivo che gli permette di entrare scientificamente in cromatismi dissonanti e fluorescenti, ricreando l’immagine “iperconnessa” generata dagli strumenti di comunicazione contemporanei, che impongono nuove metodologie espressive e nuovi stili di vita. Il reticolato materico diventa mezzo interpretativo e mediatico di un concetto pittorico e di un'iconografia ideale che si avvicina al pixel diventando elemento generativo e nel contempo disturbante dell’immagine, resa poi rilucente, come riflessa dallo schermo di uno smartphone, attraverso l’utilizzo del TW, (Titanium White).
Il TW è un particolare colore bianco che nasce con la luce ed è il colore che più si avvicina alla luce pura, con cui Sidibè interviene sulla superficie pittorica generando una materia filamentosa che ridefinisce i pixel, ma tracciando linee bianche, come negazione dell'immagine stessa che ne risulta interrotta. La tela diventa come un monitor e l'opera, concepita come site-specific, ad una visione laterale consente all’osservatore di percepire come un muro di luce monocroma bianca, rilucente al di fuori della tela stessa, mentre ad una visione frontale, l’osservatore avrà una lettura iconografica dell'opera pittorica e del suo contenuto.
Antonio Sidibè è nato a Firenze nel 1986. Vive e a lavora a Viareggio.
Tra le mostre principali:
JPEG (Spazio Testoni, Bologna, 2018/2019); Residenza Artistica MICHELANGELO RELOAD a cura di A. Romanini (Centro Arti Visive Pietrasanta, 2018); Ambra13#CosasuccederàAllaRagazza (Nuvole Arte Contemporanea, Montesarchio 2018), Memoriae Mathildis (Museo Correggio, Palazzo dei Principi, Correggio 2015/2016), Again! (Spazio Testoni, Bologna, 2014/2015), “Premio Opera” (Chiostri della biblioteca Oriani, Ravenna, 2013), Stanze d'artista (Biblioteca Angelica/Galleria Angelica, Roma e Galleria Russo, Roma 2012), Personale/Evento speciale per Vogue Fashion's Night Out (Galleria Russo, Roma 2012), “Accademia Italia” (catalogo a cura dell'accademia di belle arti di Brera, Pinacoteca Albertina, Torino 2012), “Lo Stato dell'Arte” 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia (Padiglione Accademie, Arsenale 2011), Seven Rooms In Pietrasanta (Palazzo Panichi, Museo Barsanti, Pietrasanta), LX Rassegna Internazionale D’Arte/Premio G.B Salvi (Palazzo della Pretura, Sassoferrato, a cura di Mariano Apa 2010).
Tra il 2012 e il 2018 partecipa a fiere d’arte, tra le principali: Swab Barcellona, ArteFiera Bologna, ArtVerona, Art Factory Catania, Contemporary Istanbul, Immagina Arte in Fiera Reggio Emilia.