New Perspective
La mostra collettiva è curata da Denis Curti promossa da AIL grazie al supporto di Takeda.
Comunicato stampa
Una mostra evento per sensibilizzare alla lotta contro il mieloma multiplo promossa da AIL con il supporto di Takeda Italia.
Un percorso unico che darà ai visitatori un punto di vista inedito grazie a installazioni, fotografie e video di 21 artisti italiani.
Parte del ricavato della vendita dei biglietti e del catalogo sarà devoluto a sostegno dei progetti AIL di ricerca scientifica e assistenza.
Roma, 7 novembre 2018 - Dall’8 novembre al 2 dicembre 2018, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma ospita New Perspective, un evento dedicato alla promozione e lo sviluppo della ricerca scientifica sulle malattie ematologiche, con lo scopo di informare e sensibilizzare alla lotta contro i tumori del sangue, con particolare attenzione al mieloma multiplo. Un’iniziativa dal valore sociale unico promossa dall’AIL (Associazione italiana contro le Leucemie, linfomi e mieloma ONLUS), con il supporto di Takeda, con il patricinio del Comune di Roma, della Regione Lazio, della SIE Società Italiana di Ematologia, della Fondazione GIMEMA onlus e con l’egida dello European Myeloma Research Network.
New Perspective è una mostra collettiva al suo secondo appuntamento dopo il debutto lo scorso gennaio presso la Triennale di Milano. A caratterizzare l’inedita iniziativa è la sensibilizzazione alla conoscenza del mieloma multiplo e lo scopo benefico, infatti i proventi ricavati dalla vendita dei biglietti e del catalogo saranno devoluti a sostegno di progetti AIL destinati a pazienti affetti da mieloma multiplo.
Curata da Denis Curti, l’esposizione presenta installazioni, fotografie e video di 21 artisti le cui opere porteranno i visitatori a guardare la realtà, spesso difficile, da un’angolazione inedita ed arrivare a comprendere come le prospettive di un malato di mieloma multiplo possano essere diverse, come le ricerche possano migliorare la qualità di vita e dare una nuova visione della quotidianità.
“Un gruppo di artisti – afferma Denis Curti – dotati di un particolare sismografo interiore, riesce a svelare punti di vista inediti sul mondo accompagnandoci all’interno di uno sviluppo armonico capace di misurare una quantità umana senza peso specifico”.
New Perspective segue un registro visivo ed emotivo e proporrà autori italiani appartenenti a quella ‘generazione di mezzo’ nata nella seconda metà del secolo, che avranno per per la prima volta la possibilità di esporre in una collettiva presso la prestigiosa cornice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea.
Si potranno così ammirare le installazioni di Carola Bonfili, Carlo Cossignani, Theo Drebbel, Manuel Felisi, Martino Genchi, Fabio Giampietro, Eva Marisaldi, Liliana Moro, Luca Pancrazzi, Lorenzo Vitturi, le fotografie di Silvia Camporesi, Lorenzo Cicconi Massi, Paola De Pietri, Maurizio Galimberti, Fabio Paleari, Marco Palmieri, Agnese Purgatorio, Paolo Ventura e i video di Olivo Barbieri, Paola Di Bello, Francesco Jodice.
“L’AIL - ha dichiarato il prof. Sergio Amadori, presidente nazionale AIL -, da sempre in prima fila nella lotta contro i tumori del sangue grazie all’opera delle sue 81 Sezioni Provinciali, è grata ai promotori della mostra di arte contemporanea New Perspective e agli illustri artisti che vi partecipano, poiché essa ha l’obiettivo di sensibilizzare sul Mieloma Multiplo, affidando al ricchissimo linguaggio dell’arte il compito di offrire una nuova percezione (“new perspective”) della difficile realtà della malattia. Conferendo all’esperienza dei pazienti e dei loro familiari nuovi significati e presentando, al contempo, punti di vista inediti, nonché forieri di speranza, New Perspective, in accordo con la mission di AIL, pone al centro dell’attenzione il malato e le sue necessità, non dimenticando naturalmente il ruolo essenziale della Ricerca Scientifica nel raggiungimento dei traguardi futuri”.
Traguardi notevoli sono stati raggiunti in questi ultimi anni per quel che riguarda la cura, e quindi l’aspettativa di vita, nel caso del mieloma multiplo. Come spiega il dott. Massimo Offidani, dirigente Medico Clinica di Ematologia, AOU Ospedali Riuniti di Ancona: "Questo tipo di tumore ha visto un particolare fiorire sia della ricerca in campo genomico – con le tecnologie del nuovo sequenziamento genico – sia delle nuove terapie. Negli ultimi dieci anni, infatti, non c’è stata nessuna patologia ematologica e oncologica in cui sia stato registrato uno sviluppo così importante di nuovi farmaci. Mentre negli anni Ottanta la sopravvivenza media dei pazienti era di circa 36 mesi, ora si assiste a un’aspettativa di vita che va verso i 7 anni e più. La malattia può comunque essere controllata bene per un tempo molto lungo, anche se poi avrà delle ricadute. Con le condivisioni dei nuovi farmaci stiamo andando quindi verso un traguardo ambizioso: quello della guarigione totale – senza pericolo di recidive – del paziente. Un traguardo che il lavoro costante e gli sforzi dei nostri ricercatori sta facendo diventare sempre più probabile all’orizzonte."
“Salute e arte – ha sottolineato Rita Cataldo, Amministratore delegato Takeda Italia – procedono una accanto all’altra nella mostra New Perspective di AIL, che Takeda ha voluto sostenere. Crediamo nelle iniziative condotte da AIL, sostenendo il loro impegno costante come punto di riferimento per i pazienti nella lotta contro le patologie onco-ematologiche. Attraverso le opere della mostra, vogliamo invitare il pubblico a guardare la realtà con occhi diversi e a scoprire, così, nuovi orizzonti. Un invito alla riflessione su un tema, quello delle nuove prospettive così soggettivo e personale”.
“Per noi che operiamo nel campo dell’oncoematologia, questo è un elemento chiave – ha continuato Rita Cataldo –: circa 5.000 persone ogni anno si ammalano di mieloma multiplo e crediamo che, con il nostro impegno, si possa fare la differenza per cercare di migliorare il futuro di ognuna di loro. Takeda si unisce quindi ad AIL in questa iniziativa, sotto l’egida delle più importanti società scientifiche, con un unico obiettivo comune: supportare il paziente nella sua battaglia quotidiana con la malattia e rendere disponibili nuovi approcci terapeutici efficaci e sicuri. Con il nostro lavoro vogliamo dare valore al tempo del paziente perché siamo convinti che ogni singolo istante possa fare la differenza. Nuove prospettive di spazio, ma soprattutto di tempo”.
AIL ha scelto l’arte contemporanea per informare con un linguaggio capace di segnalare nuove prospettive, nuove speranze, nuove percezioni nei confronti della malattia. Uno dei compiti degli artisti è infatti quello di registrare i cambiamenti della società con occhi nuovi e di stimolare un’inedita visione del mondo, oltre a percepire la realtà da un diverso orizzonte cognitivo. Uno dei valori aggiunti di New Perspective risiede nel suo carattere interattivo, con percorsi di riflessione e d’interpretazione che si autoalimentano grazie all’intervento del visitatore, con opere che vivono di una doppia identità a seconda della prospettiva da cui le si guardano.
Ecco, allora, il groviglio di un nastro di ottone di Carlo Cossignani che rivela, avvicinandosi a esso, un profilo di due volti, o le ombre proiettate da due bicchieri che producono la forma di una bottiglia nell’opera di Luca Pancrazzi, o il panorama metropolitano di Fabio Giampietro che si anima di una terza dimensione indossando un paio di occhiali Oculus Rift, o la costrizione e l’angoscia di trovarsi all’interno di una fitta selva che si stempera in speranza e nella possibilità di un cambiamento solo se si alza lo sguardo verso il cielo azzurro, come nella fotografia di Manuel Felisi. Mentre, nel video di Paola Di Bello, lo scorrere delle persone in una delle torri dello stadio di San Siro produce l’effetto di una vite senza fine che ruota all’infinito su sé stessa.
Nelle fotografie di Maurizio Galimberti, invece, le regole prospettiche vengono disattese da nuovi punti di vista generando orizzonti inattesi; gli autoritratti di Paolo Ventura in veste di soldati reduci dalle grandi guerre riescono a comunicare la loro voglia di lasciarsi alle spalle tutti gli orrori che hanno vissuto per ricrearsi una nuova vita.
Inoltre, un’installazione interattiva situata all’interno di una “camera immersiva”, che aggiunge valore e sentimento alla mostra, farà scoprire ai visitatori come anche i pazienti affetti da mieloma multiplo, possano vedere la malattia da una nuova prospettiva. Nel buio della stanza, infatti, parole dall’accezione negativa prenderanno forma, grazie all’intervento del pubblico, e si tramuteranno in vocaboli dal significato positivo, dando vita a una poesia visiva che si potrà vedere e ascoltare. In questo modo, la parola IF, che indica i dubbi e le incertezze di aver contratto un tumore del sangue, si trasformerà in LIFE, ovvero nella speranza di vita che i trattamenti a disposizione hanno significativamente migliorato; o ancora OVER, che segna la disperazione di quei giorni in cui si pensa di aver perso tutto, si trasforma in LOVER, ovvero
nell’importanza di mantenere una buona qualità di vita con il supporto di medici e di chi sta intorno al malato.
New Perspective si chiude idealmente con una sezione pedagogica, dove si troveranno indicazioni medico-scientifiche sulla malattia. Qui sarà allestita una sala esperienziale in cui si approfondirà la valenza scientifica dei contenuti proposti lungo tutta la mostra. Da un lato si informerà il visitatore sulla patologia, dall’altro si sottolineerà come, attraverso la ricerca e lo sviluppo di nuove cure, la qualità della vita del paziente sia notevolmente migliorata.
All’interno si troveranno delle isole multimediali, come l’installazione grazie alla quale, guardando attraverso gli oculari di un microscopio, si avrà una visione d’insieme sui tumori del sangue con un breve cenno sul mieloma, il linfoma e le leucemie. Attraverso visori VR sarà inoltre possibile indagare il meccanismo che sta alla base della comparsa del mieloma multiplo.
Un’altra area multimediale dimostrerà, attraverso l’intervento di medici e pazienti, quanto sia cambiata nell’arco di vent’anni la convivenza con la patologia, in rapporto alla vita quotidiana e alla pratica clinica.
Il percorso all’interno della sala esperienziale condurrà infine il visitatore ad approfondire l’attività di AIL a supporto dei pazienti affetti da mieloma multiplo