The Art of the Brick
La prima grande mostra d’arte contemporanea che utilizza i mattoncini LEGO® come unico mezzo artistico.
Comunicato stampa
The Art of the Brick®, la prima grande mostra d’arte contemporanea che utilizza i mattoncini LEGO® come unico mezzo artistico, nominata dalla CNN nella lista delle dieci mostre assolutamente da vedere, visitata da oltre cinque milioni di persone nel mondo, esposta in oltre cinquanta Paesi, arriva finalmente a Torino dal 10 Novembre al 24 Febbraio 2019. Allestita negli ampi spazi della Promotrice delle Belle Arti, The art of the Brick® mette in mostra oltre 80 imponenti e affascinanti opere dell’artista Nathan Sawaya, creatore stesso dell’esposizione.
Nato negli Stati Uniti, Sawaya è il primo in assoluto ad aver portato i LEGO® nel mondo dell’arte trasformando questo semplice gioco di costruzioni in opere capaci di ispirare e trasmettere emozioni. Che siano reali o immaginari, i personaggi e gli oggetti creati sono sempre sorprendenti e lasciano i visitatori senza parole. Le opere sono vere e proprie sculture in grado di trasmettere sentimenti, emozioni e stati d’animo. La capacità di trasformare un giocattolo comune in un’opera ricca di significato, commovente e a volte provocatoria, insieme alla perfezione spaziale e alla concettualizzazione dell’azione, rendono Sawaya uno degli artisti indubbiamente più innovativi di tutti i tempi.
Esistono cinque mostre itineranti firmate Sawaya in tutto il mondo. La versione presentata alla Promotrice delle Belle Arti arriva per la prima volta in Italia, con tante novità anche per chi ha già conosciuto da vicino il genio artistico di Nathan. Una mostra che ha coinvolto milioni di persone in tutto il mondo, appassionando grandi e piccini.
Tra le sculture più interessanti le ricostruzioni, a volte reinterpretate, di capolavori universalmente riconosciuti: dalla Monna Lisa di Leonardo alla Ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer, passando per il Bacio di Klimt e L’Urlo di Munch.
La novità sono grandi opere come la Testa Moai, proprio come quelle presenti sull’isola di Pasqua, che si affianca ad un dinosauro a grandezza naturale.
Non mancherà l’area dedicata all’Anima, alle opere frutto dell’immaginazione entusiastica dell’artista, come la celebre Yellow, protagonista della grafica identificativa della mostra, scultura iconica a grandezza naturale di un uomo che, aprendosi il petto, fa uscire dal suo interno migliaia di mattoncini LEGO® gialli come il sole. O come My Boy, che ricorda, a ruoli invertiti, La Pietà di Michelangelo.
E in questa sezione, per la primissima volta in Italia, la maestosa installazione denominata Division: tante mani che escono da un fiume rosso, protese verso un volo di corpi. Contrapposizione dei anime inferno/paradiso?! Forse…al pubblico libera interpretazione.
La mostra comprende infine una zona interattiva che invita i giovani, ma non solo, ad esprimere la propria creatività dando svago alla propria immaginazione.