Paolo Lasagni – Scena #43
Anteprima assoluta della nuova produzione pittorica di Paolo Lasagni, artista viaggiatore, contaminatore di linguaggi e raffinato musicista, che presenta 13 tele inedite e una serie di 15 carte appositamente realizzate per la personale dal titolo Scena #43.
Comunicato stampa
La mostra Scena #43, curata da Lorenzo Respi e realizzata in collaborazione con All Around Art, affronta il tema della stratificazione della memoria, partendo dall’osservazione dei fenomeni sociali e delle dinamiche di massa e arrivando fino alla ricerca interiore che l’artista porta avanti sul significato della propria esistenza. Paolo Lasagni ha trascorso 5 anni della sua vita in viaggio per il mondo raccogliendo con la sua macchina fotografica un corpus vastissimo di immagini di luoghi e di persone, da Occidente a Oriente e da Nord a Sud. Attraverso la tecnica dello strappo d’affresco e l’uso di una pittura materica e gestuale, Paolo Lasagni inizia a rileggere questi frame fissandoli su tele complesse e misteriose, nelle quali il tempo ormai trascorso del viaggio si fonde e confonde con la riflessione sulla sedimentazione della memoria e sull’immanenza dell’atto creativo.
Come nel montaggio di un film autobiografico, Paolo Lasagni intitola Scena #43 la sua prima personale alla GC2Contemporary di Terni con l’intento di fissare concettualmente, proprio per questa occasione, il punto d’inizio del suo nuovo percorso di ricerca che racconta per immagini pittoriche (frame, appunto) la sua personale visione della contemporaneità. Anche i titoli delle sue opere rievocano il mondo del cinema, da David Lynch a Michelangelo Antonioni, Fuoco cammina con me o Al di là delle nuvole, e sono brevi battute dal copione della sua vita, Io conosco i nomi o Fiore hai detto fiore. La pittura di Paolo Lasagni è la pittura del buio, dell’emersione dall’inconscio, la cui forza espressiva si manifesta veementemente sia nella tecnica per strati e strappi sia nei colori cupi e stridenti che cristallizzano gli “accidenti” del mondo in fermimmagine dall’atmosfera dark.
Nota biografica
Paolo Lasagni [Novellara (RE), 1965] intraprende la carriera di fotografo professionista alla fine degli anni Settanta con lo pseudonimo Hyena. Fin dagli esordi, la passione per la musica lo spinge a esplorare e documentare la scena musicale dei gruppi emergenti degli anni Ottanta e Novanta. Frequenta il mondo dello spettacolo e collabora con importanti artisti italiani come Luciano Ligabue e Piero Pelù. Le sue fotografie vengono pubblicate su quotidiani e riviste nazionali e internazionali, tra cui Corriere della Sera, D La Repubblica, Max, Fotopratica, Trends, Must Review. Collabora assiduamente con Barley Arts Promotion e Kayman records. Dal 2000 inizia un originale percorso creativo che lo porta a contaminare le proprie fotografie con tecniche analogiche ormai in disuso, con pratiche di restauro e soprattutto con la pittura polimaterica. Consegue il Magnum Photos Masterclass sotto la guida del fotografo Patrick Zachmann e debutta, nel 2003, con il videodocumentario Emiliana, girato insieme a Ferdinando Anceschi, che riceve il Premio “Don Camillo d’Oro” al 1° Videofestival di Brescello. Nel 2007 realizza Graffiti di memoria, installazione pubblica permanente, per l’Aula della Memoria di Colle Ameno a Sasso Marconi in ricordo delle vittime dell’omonimo campo di prigionia e di lavoro nazista. Nel 2011, a vent’anni dalla morte dello scrittore Pier Vittorio Tondelli, gira il videoclip Amore mio fallimentare, tratto un testo dello stesso autore scritto per Freak Antoni, interpretato e arrangiato da Frankie Magellano. Espone in Italia e all’estero, in mostre personali e collettive. Vive e lavora a Campagnola Emilia (RE).