Nasce RAISONLINE, il primo format di catalogo ragionato digitale firmato da Cahiers d’Art

La nota rivista d’arte ha chiamato Arteïa, leader nella tecnologia della catalogazione online, per lanciare sulla rete un nuovo modello di catalogo di opere d’arte

Dalla sinergia tra Arteïa, piattaforma digitale che fornisce soluzioni per la gestione delle collezioni d’arte e Cahiers d’Art, la nota rivista letteraria e d’arte che ha pubblicato alcune tra le più importanti monografie di artisti e architetti, nasce RAISONLINE by Cahiers d’Art. Si tratta di un nuovo format di catalogo online ancorato alla Blockchain (la catena “sicura” di dati condivisi), che vorrebbe diventare un nuovo punto di riferimento sulla rete per i professionisti del mercato dell’arte, artisti e collezionisti, e anche uno strumento utile per la creazione di futuri cataloghi. “Il deal che abbiamo stabilito con Cahiers d’Art nasce dalla volontà di unire il savoir-faire della rivista, che da anni stabilisce relazioni privilegiate con gli artisti e le loro estate, e la tecnologia di Arteïa”, spiega Philippe Gellman, CEO di Arteïa, da lui fondata nel 2016. “La nostra piattaforma, che lavora con le istituzioni, le fondazioni e le grosse collezioni, da oggi permette agli artisti stessi (e chi meglio di loro può farlo!), di pubblicare il proprio catalogo digitale”.

COSA FA RAISONLINE

“RAISONLINE permette agli artisti di catalogare le proprie opere digitalmente, conferendo alle collezioni un valore inalterabile per l’eternità”, racconta Gellmann, che sottolinea quanto il sistema consenta di evidenziare in modo sicuro le opere d’arte esistenti e la loro provenienza, con la convalida degli artisti o dei loro successori. L’idea di partenza? Creare un metodo di catalogazione che fosse facile da consultare e intuitivo, che facilitasse il management dell’inventario, la logistica, la visualizzazione di dati e opere, fornendo agli utenti la possibilità di condividere le collezioni in totale riservatezza. Il primo a beneficiare del servizio sarà l’artista franco-algerino Adel Abdessemed. E il prossimo passo? Si parla già di una piattaforma di mercato che consentirebbe ai collezionisti abbonati a RAISONLINE di commerciare tra di loro…

STORIA E AVANGUARDIA

Un passo nel futuro per Cahiers d’Art, fondata nel 1926 da Christian Zervos al 14 di rue du Dragon, nel cuore del quartiere di Saint Germain des Près, dove ha sede tuttora sotto la direzione di Staffan Ahrenberg. Qui, in quasi un secolo di attività sono state concepite edizioni limitate, monografie e litografie che hanno reso la rivista-casa editrice (che è anche una galleria) celebre in tutto il mondo. Tra le edizioni memorabili, le monografie di Pablo Picasso, Ellsworth Kelly, fino a quella imminente dedicata a Frank Gehry. Ma com’è nata la collaborazione tra la rivista e Arteïa? “Staffan Ahrenberg ci ha contattati perché intendeva utilizzare la nostra piattaforma per la sua collezione personale, una collezione di arte moderna davvero incredibile, accumulata da suo padre”, spiega Gellman, collezionista a sua volta, e che nel progetto di Arteïa è affiancato da Marek Zabicki, Oliver Marian e Hughes e Reine- Marie-Taittinger, tutti collezionisti. “Abbiamo quindi lavorato sulla collezione di Ahrenberg, che poi ha pensato di continuare il progetto per digitalizzare i cataloghi di Cahiers d’Art, nell’intento di aggiungervi un valore inalterabile”.

– Umberta Genta

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Umberta Genta

Umberta Genta

Nata a Torino, a 19 anni si trasferisce a Londra dove si laurea in Fine and Decorative Arts. La sua formazione prosegue con un postgraduate in fotografia al Central Saint Martins. Inizia quindi un percorso di apprendistato nella sede londinese…

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