Giappone fiorito. Meraviglie in mostra
Torino ospita la mostra che racconta la vita e la natura del Giappone antico attraverso le opere dei grandi artisti del XIX secolo: HOKUSAI e HIROSHIGE.
Comunicato stampa
Dopo il grande successo della Japan Week, Torino ospita la mostra che racconta la vita e la natura del Giappone antico attraverso le opere dei grandi artisti del XIX secolo: HOKUSAI e HIROSHIGE. Organizzata da Next Exhibition, con il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Torino, nella splendida cornice di Palazzo Cavour, nel pieno centro della città. E prodotta da Artika con curatore Daniel Buso.
La mostra si struttura come un percorso didattico finalizzato alla descrizione e all’approfondimento di alcune tra le tematiche più importanti per la comprensione della cultura giapponese.
Chi erano i Samurai? Che ruolo aveva la Geisha? Come si chiama il magico momento della fioritura dei ciliegi che tinge di bianco e rosa tutto l’arcipelago? A questi e a molti altri interrogativi la mostra darà una risposta, proponendo un viaggio nell’incantevole e misterioso mondo del Giappone antico.
Le opere principali esposte in mostra sono i tradizionali Ukiyo-e, produzione artistica giapponese tra le più note, studiata ed esposta in tutto il mondo.
Le immagini realizzate dai grandi artisti come i celebri Hokusai e Hiroshige possiedono un fascino che permane immutato ancora oggi. Oltre alle stampe originali della nota “Onda” e delle “Trentasei vedute del Monte Fuji”, scopriamo di volta in volta paesaggi lontani, temi alla moda, eleganti bellezze, luoghi e volti dal Giappone che hanno conquistato l’Occidente a partire dalla metà del XIX secolo, oltre ad un raffinato repertorio di vedute capaci di restituire ai nostri occhi l’aspetto conturbante del Giappone fiorito.
Le opere d’arte esposte sono state prodotte grazie al minuzioso lavoro di intagliatori di blocchi di legno di ciliegio selvatico, inchiostratori e stampatori che hanno usato esclusivamente carta di gelso, già nota nella Parigi di metà Ottocento come ‘carta giapponese’. La bellezza di queste immagini viene presto compresa dagli Occidentali che, dopo il 1868, iniziano a commercializzare gli Ukiyo-e in Europa e negli Stati Uniti. Si sviluppa dunque una moda irresistibile che ispirò anche i grandi autori dell’Impressionismo tra cui Van Gogh, il quale copiò “Il giardino dei pruni” e “Pioggia serale sul ponte Ohashi” di Hiroshige, e Edouard Manet che inserisce sullo sfondo del “Ritratto di Emile Zola” due immagini giapponesi: la figura di un samurai e un dettaglio di paesaggio naturale con ramo fiorito.
Proprio la tematica dei fiori emerge nell’esposizione rievocando l’Hanami, una tra le più antiche tradizioni del Giappone, ovvero la consuetudine dei giapponesi di ammirare e contemplare all’inizio della primavera la fioritura dei ciliegi che conferiscono al paese un aspetto di incantevole bellezza.
In mostra si potrà dunque ammirare il capolavoro del genere Ukiyo-e fiorito: “Il Giardino dei susini a Kameido” dalla serie “Cento Vedute dei luoghi celebri di Edo (Tokyo)”. La prima versione è del 1857 ed è frutto del talento di Utagawa Hiroshige (1797 - 1858). Accanto ai fiori degli Ukiyo-e giapponesi troviamo inoltre le opere di Claudio Massini (Napoli, 1955), esponente della pittura italiana degli ultimi decenni che in mostra espone alcune opere di grande complessità tecnica la cui raffinatezza e silenziosa eleganza ricordano da vicino modi e forme della produzione artistica giapponese.
L’esposizione inoltre offre un panorama completo sulla cultura e sull’arte giapponese, un vero e proprio viaggio alla scoperta dell’elegante e raffinata atmosfera orientale. Attraverso una selezione di 100 opere, provenienti da tre collezioni private trevigiane, fra cui la Collezione Manavello e la Collezione Guarnieri, si ammirerà un’eccezionale selezione di kimono ed obi originali, paraventi, armature, ventagli e fotografie. Il percorso, sviluppato in diverse sezioni, si snoda tra il suadente mondo femminile della geisha e il fascino dei leggendari guerrieri samurai per poi ammirare animali fantastici, mondi visionari e paesaggi bizzarri rievocati in maniera differente nelle varie espressioni artistiche.