Paolo Icaro – Alla ricerca dell’equilibrio perduto

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA MASSIMO MININI
Via Luigi Apollonio 68, Brescia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

From Monday to Friday – 10.30am to 7.30pm
Saturday – 3.30pm to 7.30pm

Vernissage
25/11/2018

ore 11

Artisti
Paolo Icaro
Curatori
Chiara Bertola
Generi
arte contemporanea, personale

“Alla ricerca dell’equilibrio perduto” è la terza personale di Paolo Icaro in Galleria Massimo Minini. Non più solo spazio, ma dinamismo di una ricerca.

Comunicato stampa

paolo icaro
alla ricerca dell’equilibrio perduto
a cura di Chiara Bertola

Da: Massimo Minini
Inviato: giovedì 8 novembre 2018 12:19
A: Paolo Icaro

Paolo,
si avvicina la data.
Spero sarai contento del tutto che si annuncia come un grande ritorno.
Vedi, secondo me va meglio un ritorno alla grande e con energia piuttosto che uno stanco trascinarsi di un ménage.
Vedo anche che ti impegni a tutti i livelli anche nella promozione: libri, foto, assistenti, curatori.
Sono sicuro che sarà un grande successo.
Mm

Da: Paolo Icaro
Inviato: giovedì 8 novembre 2018 17:52
A: Massimo Minini

MAX, sento aria di sfida e per questo mi metto d'impegno, spero anch'io che ci sia una bella risposta.
L'invito mi pare "gustoso", non lascia indifferente, quindi conta!
Ti abbraccio,
Paolo

"Alla ricerca dell'equilibrio perduto" è la terza personale di Paolo Icaro in Galleria Massimo Minini.
Non più solo spazio, ma dinamismo di una ricerca.
Una mostra curata da Chiara Bertola che ha scelto e discusso i lavori con Paolo.
Un suo testo accompagna l’esposizione.
Quattro diversi tentativi per raggiungere la stabilità: il primo tende al cielo, collega visivamente Nadir e Zenit, è un cammino ascensionale, un segmento del nostro viaggio verso il cielo. Il secondo è circolare, centripeto e centrifugo, una tensione eccentrica, neuronale, un'andata e un ritorno che per ritrovarsi, gira su stessa creando un'orbita complessa. Il terzo è spazio di spazio, fisico, un volume unico, continuo, che si espande intorno a noi, esso viene ritagliato, scolpito, sbozzato in forme elementari che, a guisa di matriosche, ricercano fra esterno e interno il loro equilibrio.
Ed infine: lo spazio totale, il punto di non ritorno, la stazione di testa, o finale, di un viaggio in cui non ci resta che immergerci.