Informazioni Evento

Luogo
SOTHEBY'S - PALAZZO SERBELLONI
Corso Venezia 16 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Esposizione aperta al pubblico dal 23 al 27 novembre 2018, ore 10 - 18

Vernissage
28/11/2018
Generi
asta

Secondo appuntamento annuale con l’arte moderna e contemporanea da Sotheby’s a Milano dopo la vendita di aprile che ha registrato il record italiano per un’opera di Lucio Fontana, Concetto Spaziale del 1967.

Comunicato stampa

Secondo appuntamento annuale con l’arte moderna e contemporanea da Sotheby’s a Milano dopo la vendita di aprile che ha registrato il record italiano per un’opera di Lucio Fontana, Concetto Spaziale del 1967 (€ 2.409.000).

La Evening Sale di Milano presenterà una quarantina di lotti selezionati dal dipartimento milanese alla luce dei recenti risultati positivi per l’arte italiana nelle aste internazionali.

Esposta nel 1955 dalla celebre gallerista newyorkese Catherine Viviano, promotrice sul mercato americano e internazionale dell’Arte Informale italiana, La persiana 2 di Afro, è un’opera del 1954 tra le più convincenti realizzate nei creativi anni newyorkesi dell’artista di Udine. La tela, esposta nella monografica milanese di Palazzo Reale del 1992, ha una stima di € 180.000 - 250.000.

Seguono due opere provenienti da una collezione privata romana di Alberto Burri, Sportello del 1955 (est. € 100.000 – 150.000) e Combustione del 1961 (est. € 200.000 – 300.000).

E’ presente in catalogo anche un terzo Burri: Bianco Plastica (est. € 500.000 - 700.000) che si distingue dalle opere coetanee, per dimensioni e soggetto; eseguito nel 1968, Bianco Plastica incarna un esempio maturo della serie Plastiche, la più celebrata dell’artista di Città di Castello.

Il 1968 è anche l’anno del dipinto di Schifano, già proveniente dalla Modern Art Agency di Lucio Amelio (Particolare di Oasi; est. € 100.000 – 150.000) e di un piccolo gruppo di opere della pop romana quali La Porta Grigia di Tano Festa (est. € 90.000 – 120.000) e La Stanza delle Ideologie di Franco Angeli, capolavoro del 1969, ricca di simboli antichi e moderni, tratti dal contatto quotidiano che l’artista aveva con la strada: lupi, aquile, falci e martelli, etc. (est. € 50.000 - 70.000).

Degli stessi anni sessantottini, La Contestazione, magnifico ottone di Melotti, in mostra alla GAM di Torino nel 1972 (est. € 80.000 – 120.000).

Ancora di Melotti, proveniente da una collezione privata di Madrid, La Danza della Sposa, è il grande ottone, tulle e tessuto, del 1979, già esposto a Venezia al Fortuny, a Lugano, Bruxelles e Madrid (est. € 150.000 – 200.000).

076MI0338_9YLRD_07_bTra le altre sculture dell’asta, la Grande Mutilazione (a sinistra) , uno degli esempi di scultura in ceramica di Leoncillo di grandi dimensioni, gres e smalti con base in legno (h. 130 cm; est. € 400.000 - 500.000), analoga ad un esemplare recentemente venduto a Londra ad oltre £ 720.000.

Leoncillo, uno degli scultori più importanti del ‘900, negli anni ‘50 abbandona il Realismo e il Figurativo che caratterizzano le sue opere ante-guerra ed abbraccia l’Informale e l’Astrazione, ben esemplificata nella scultura proposta in catalogo.

L’opera, datata 1962, ha un pedigree espositivo di tutto rilievo: due Biennali di Venezia, la III Exposition Internationale de sculpture contemporaine a Parigi al Museo Rodin nel 1966, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma nel 1979, Ferrara e Spoleto nel 1983 e nel 1985 la Galleria d’Arte Moderna di Verona.

Il Pistoletto e uno dei Boetti dell’asta del 28-29 novembre di Milano sono entrambi datati 1989: il ritratto della figlia di Pistoletto, Armona, Pittrice Rossa Con Pantaloni Scuri, serigrafia su inox (cm 150x125), è valutato € 250.000 - 350.000 mentre Alternandosi e Dividendosi (Positivo-Negativo) di Alighiero Boetti ha una stima di € 280.000 - 350.000.

Altro importante poverista di questa selezione è Jannis Kounellis, presente con Senza Titolo (5) del 1959 (est. € 300.000 - 400.000), già proveniente dalle collezioni milanesi Malabarba e Gian Ferrari. L’opera ha una data preziosa, risale al 1959, l’anno precedente alla personale presso la celebre galleria La Tartaruga di Roma che consacrò Kounellis.

Tra le opere di Lucio Fontana selezionate per quest’asta, citiamo l’anilina del 1958, Concetto Spaziale, Forma (est. € 250.000 – 350.000), proveniente dalla collezione di Giovanna Bonino, Buenos Aires, luogo storico per Fontana perché è qui che egli firmò il celebre Manifesto Blanco. Quest’opera fu esposta, sempre nel 1959, al Museo Nazionale di Belle Arti di Buenos Aires.

072MI0338_9Z8CM_01Acquisito dalla famiglia dell’attuale proprietario direttamente dall’artista alla metà degli anni Sessanta, è il taglio del 1963-1964 Concetto Spaziale, Attese (est. € 400.000 – 500.000) eseguito da Lucio Fontana nell’ultimo periodo della sua vita. Il taglio è al centro dell’opera, su una tela di un verde intensissimo ed è una ferita, una fessura perfettamente conservata.

€ 250.000 – 350.000 è la valutazione affidata dal dipartimento per ciascuno dei due grandi Castellani, quasi quadrati, Superficie Rossa (1985) e Superficie Blu (1995).

In questo breve riassunto descrittivo dell’asta di novembre, non può mancare il figurativo, che indichiamo nella grande tela di Renato Guttuso (al quale la GAM di Torino ha dedicato quest’anno una monografica) Tre Operai e Una Prostituta stimata € 80.000 – 120.000.

Seguono due nature morte di Morandi, l’una del 1959, proveniente da un’importante collezione privata (est. € 600.000 – 800.000) e l’altra del 1923 (a sinistra), anch’essa da raccolta privata, che ha una valutazione di € 800.000 – 1.200.000 e rappresenta una delle prime Nature Morte dell’artista bolognese.

In catalogo una collezione privata internazionale con opere di Boetti (Tutto del 1987, est. € 400.000 – 600.000), Dorazio (Collier, 1963; est. € 100.000 – 150.000) e un olio del 1961 di Lucio Fontana Concetto Spaziale, oro, colore materico e caro alla storia dell’arte e oggi di grande attualità (vedi la recente asta londinese The Midas Touch) stimato € 800.000 – 1.200.000.

E per la prima volta sul mercato italiano un Basquiat, Untitled (a sinistra), proveniente dalla medesima collezione, datato 1981, collage e tecnica mista su cartone, della serie Car, già in mostra a Losanna al Museo d’Arte Contemporanea della città (est € 300.000 – 400.000). Le macchine sono un soggetto che Basquiat dipinge per tutta la sua breve vita e accompagnano la sua evoluzione stilistica. I suoi dipinti trasmettono un sistema di valori estetici con riferimenti alla strada, all’arte africana, ai graffiti newyorkesi.

Tra gli altri nomi internazionali di questa selezione autunnale, figurano quelli di Twombly (incluso con Untitled, una piccola carta del 1961; est. € 200.000 – 300.000) Georges Mathieu, Alex Katz (con una grande tela del 1999, Harbor 10; est. € 200.000 – 300.000), Peter Halley, Julian Opie, Matta e Hans Hartung.