Ironia, autocritica, curiosità, interesse per gli altri sono alcune delle caratteristiche che hanno trasformato Achille Castiglioni in uno dei grandi nomi del design italiano. La sua lampada Arco, del 1962 è, a oggi, l’oggetto d’arredo più famoso e copiato al mondo. “Vuol dire che funziona!”, diceva lui. A cento anni dalla nascita, Sky Arte dedica al celebre designer uno speciale focus, mandando in onda, domenica 2 dicembre, il documentario Achille Castiglioni ‒ Tutto con un niente, basato su una lunga e in gran parte inedita intervista realizzata nel 1999 nel suo studio milanese di Piazza Castello. Circondato dai suoi oggetti e soprattutto da una sorprendente quantità di giochi raccolti durante tutta una vita, Castiglioni si racconta con generosità e humor. Ciò che sorprende è la sua voglia di osservare criticamente la realtà, di trovare soluzioni inedite, di stupirsi e di stupire. Con gli occhi divertiti spiega perché ha raccolto lattine vuote, bottiglie con il tappo a biglia, molle, occhiali di plastica per bambini.
PERCORSI MULTIPLI
Attraverso le parole di Achille si delinea un percorso prima a tre voci, con i fratelli Livio e Piergiacomo, poi a due, solo con Piergiacomo, partner in tantissimi progetti, e poi, dopo la morte di questi, individuale. La figlia Giovanna illustrerà l’opera sempre attuale del padre facendo da guida nella visita alla Fondazione e alle sue parole si aggiungeranno le testimonianze di Patricia Urquiola, allieva di Castiglioni al Politecnico di Milano e curatrice della mostra-omaggio in corso alla Triennale.
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