Arte emendare fortunam. Francesco Vezzoli a Torino
Galleria Franco Noero, Torino ‒ fino al 12 gennaio 2019. La sede di Piazza Carignano ospita “C-CUT ‒ Homo Ab Homine Natus”, la terza personale di Francesco Vezzoli presso la galleria torinese.
Forse Francesco Vezzoli (Brescia, 1971) non pretendeva, con questo suo tipico divertissement – a metà tra il fanciullesco e l’occulto, il cui merito è da riconoscere, nella stessa misura, al curatore dell’allestimento, Filippo Bisagni –, di coinvolgere e tradurre in aristocratica lapide la storia dell’estetica del pastiche tanto cara alla decorazione barocca. Probabilmente non si è del tutto accorto che vi risiede la giusta geniale ingenuità nell’adattamento affrancato degli elementi vetusti – realmente antichi: la testa di marmo che emerge dalle vesti di cemento lacerate del milite di C-CUT risale al periodo tardo repubblicano (50 a.C.-37 d.C. ca.) – e nel completamento delle voragini di infondatezza della storia moderna, che gira su se stessa come in una festosa farsa, spaesandosi nell’inquietante teatrino dell’attualità. Per tale esplicita ma lungimirante leggerezza, per tale assemblaggio di movimenti di pacifica oscurità, insomma, si apprezza l’atto eccezionale di Homo Ab Homine Natus: un parto “sovrumano” che scomoda il recondito, familiare alla nostra cultura, e lo rielabora nella direzione di efficacia e al contempo nell’ambiguità della sorte, interiorizzando la massima oraziana dell’“arte emendare fortunam”.
‒ Federica Maria Giallombardo
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