Lungo gli anni…Concetto Pozzati alla de’ Foscherari
E’ un omaggio che è gradito inaugurare il primo dicembre, nell’anniversario della nascita dell’artista.
Comunicato stampa
Era l’anno 1963 quando Concetto Pozzati presentò per la prima volta una propria opera alla Galleria de’ Foscherari: un dipinto di vaste dimensioni intitolato Grande spettacolo ortogonale,eseguito “in diretta”nello spazio della galleria, nel tempo di tre giorni e tre notti, a fianco di altri due artisti, Pirro Cuniberti e Luciano De Vita, impegnati, in una totale comunione di intenti, nella medesima sfida: lavorare fianco a fianco, come in un antico cantiere, ad un’opera ad un tempo personale e collettiva.
A quella mostra, alla de’ Foscherari fece seguito, l’anno successivo, la prima personale dell’artista e fu l’inizio di un sodalizio destinato a durare più di cinquant’anni, fino al giorno della scomparsa del pittore, in un rapporto che vide saldarsi indissolubilmente nel tempo: comunanza di visioni, partecipazione di passioni, fedeltà di impegno. Un rapporto che potrebbe dirsi quasi quotidiano, fatto di mille incontri, di fecondi confronti di idee, di fruttuosi scambi di notizie, di operosa tessitura di molteplici e rinnovate relazioni intellettuali .
Nell’arco di mezzo secolo, dal 1964 al 2014, sedici furono le mostre di Pozzati alla de’ Foscherari e ad esse una nuova avrebbe dovuto aggiungersi quest’anno, se la scomparsa dell’artista non lo avesse impedito.
Così, con l’intenzione di riparare per quanto possibile a quel vuoto, per ricordare l’amico, per ripercorrere la memoria di un così profondo e probabilmente irripetibile sodalizio, la Galleria presenta oggi questa esposizione che raccoglie e ordina una sfaccettata antologia dell’arte di Pozzati, attingendo, dal serbatoio delle opere presentate negli anni alla de’ Foscherari, un dipinto per ciascuna delle 16 mostre che vi si sono tenute. Sedici opere dunque, più una: una tela inedita, estratta dal gruppo di quadri che Pozzati andava eseguendo nell’ultima stagione della sua esperienza di pittore, con il proposito di presentarli nell’occasione della sua prossima mostra, dipinti ispirati alla “figura” della Vulva, un “motivo” denso di significato e di toccante potere evocativo, collocato, come si è ritenuto dovesse essere in questa circostanza, in apertura della rassegna.
E’ un omaggio che è gradito inaugurare il primo dicembre, nell’anniversario della nascita dell’artista e in concomitanza con due eventi profondamente significativi: l’apertura alle ore 12 presso la Biblioteca Emeroteca del MAMBO della sala dedicata alla raccolta di circa 4000 volumi della biblioteca di Pozzati, donata da Maura e Jacopo, figli dell’artista; l’incontro con proiezione, alle ore 17, presso l’Aula Magna dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, dedicato alle parole magistrali e all’insegnamento del pittore.
BIBLIOTECA EMEROTECA DEL MAMbo - SABATO 1 DICEMBRE ORE 12
Fondo Concetto Pozzati una nuova sala dedicata interamente alla raccolta di circa 4000 volumi tra cataloghi d'arte e saggi, scelti e collezionati dall'artista nell’arco della sua vita, donato al MAMbo dai figli Maura e Jacopo e reso accessibile al pubblico.
AULA MAGNA ACCADEMIA DI BELLE ARTI - SABATO 1 DICEMBRE ORE 17
Nella stessa giornata, in occasione dell'anniversario della nascita dell'artista, dalle ore 17 presso l 'Aula Magna dell'Accademia di Belle Arti di Bologna ( via delle Belle Arti 54) incontro e proiezione dedicati all'opera, alle parole e all'insegnamento di Concetto Pozzati.
LUNGO GLI ANNI ...CONCETTO POZZATI ALLA DE 'FOSCHERARI
OPENING - SATURDAY DECEMBER 1st AT 6.30 PM
It was 1963 when Concetto Pozzati first showed one of his works at Galleria de’ Foscherari: a vast painting titled Grande spettacolo ortogonale, created “live” in the gallery space over the course of three days and three nights, alongside Pirro Cuniberti and Luciano De Vita. With a common aim, the three men had taken on the same challenge: to work side by side, like the artists who painted the frescos of yore, on a project that was both personal and collective.
That show was followed up the next year, at de’ Foscherari, by the artist’s first solo exhibition. It marked the beginning of a partnership that lasted more than fifty years, until Pozzati’s death, and gradually became indissoluble: shared visions, joint enthusiasms, reciprocal loyalty. A relationship based on almost daily interaction, built up through a thousand fruitful conversations―exchanging ideas, swapping news, and diligently weaving fresh intellectual ties.
Over the span of half a century, from 1964 to 2014, Pozzati presented sixteen shows at de’Foscherari, and there would have been another one this year, had the artist’s death not intervened.
And so, to fill this void insofar as possible, to commemorate our friend and retrace this profound, one-of-a-kind alliance, the gallery is presenting an exhibition which brings together a structured, multifaceted overview of Pozzati’s art. It draws on the reservoir of works that he presented at de’ Foscherari over the years, with one painting from each of the sixteen exhibitions held there. Sixteen works, in other words, plus one being shown for the first time: it has been chosen from a series of paintings that Pozzati was developing in the final period of his career, inspired by the deeply meaningful and powerfully evocative “figure” of the Vulva and intended for his next exhibition. Given this context, it is presented as the opening work in the show.
We are pleased to be opening this tribute on December 1, the anniversary of the artist’s birth, parallel to two other significant events: the inauguration, at noon, of a room at the MAMBo’s Biblioteca Emeroteca that will hold some 4000 books from Pozzati’s personal library, donated by his children, Maura and Jacopo; a talk and projection, at 5 pm in the Aula Magna of Bologna’s Accademia di Belle Arti, that will focus on the words and ideas of this master painter.