Michael Rotondi – Mota
Rotondi che ha passato l’infanzia e l’adolescenza a Livorno, dove torna spesso e a cui è legatissimo, con questa mostra ricorda la terribile alluvione avvenuta lo scorso anno nella città toscana e vissuta in prima persona.
Comunicato stampa
Mercoledì 5 dicembre 2018 a CIRCOLOQUADRO inaugura la mostra di Michael Rotondi, Mota, a cura di Arianna Beretta.
Rotondi che ha passato l’infanzia e l’adolescenza a Livorno, dove torna spesso e a cui è legatissimo, con questa mostra ricorda la terribile alluvione avvenuta lo scorso anno nella città toscana e vissuta in prima persona. Nella notte tra il 9 e il 10 settembre del 2017 una fitta pioggia provoca l’esondazione del fiume Rio Maggiore, tombato in precedenza. Il fango è ovunque, per questo Rotondi ha voluto titolare la sua personale Mota, che in livornese vuol dire “fango”.
In mostra grandi carte trattate a olio, smalto e acrilico, oltre a lavori che Rotondi realizza – tradizionalmente - su carta paglia, la “carta gialla” utilizzata a Livorno per uso quotidiano in casa e al mercato; inoltre per la prima volta l’artista si misura con la realizzazione di un video, formato da immagini amatoriali e da una animazione, dove il rumore della pioggia è l’elemento costante. Un murale site specific di 3x5 m verrà realizzato dall’artista nei giorni precedenti l’inaugurazione: il lavoro sarà una traduzione pittorica della fotografia, presente di mostra, di Daniele Stefanini. Data la natura effimera dell’opera, della stessa verranno realizzate 50 stampe su carta paglia, numerate e firmate, che rimarranno le uniche testimonianze artistiche del lavoro. Per chi fosse interessato, è già possibile prenotare le stampe.
I lavori presenti in mostra contengono gli elementi portanti della ricerca artistica di Rotondi: la memoria personale diventa memoria collettiva e lo spettatore diventa parte dell’installazione.
«Preferisco definirla installazione e non mostra. Tutti gli elementi presenti sono uniti in un unico percorso in cui lo spettatore diventa lui stesso protagonista, immedesimandosi totalmente».
L’arte di Rotondi ricerca il senso comune del vivere: il vissuto di una persona diventa quello di tutti, in un vortice di forte emotività.
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Michael Rotondi nasce a Bari nel 1977; passa l’infanzia e l’adolescenza a Livorno; ora vive e lavora a Milano. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, partecipa a numerose mostre collettive e personali. Tra le collettive si ricordano: Biennale di Praga, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Villa Reale di Monza, Biennale di Teheran, Palazzo Reale di Milano, Manifesta 12 Palermo, PAV Torino; ha esposto anche a Berlino, Valona, New York. Tra le personali si segnalano mostre a Mumbai, India; Varsavia, Lissone MAC e Milano presso Area/B. È stato finalista al Premio Arte Laguna e al Premio Cairo. Dal 2009 porta avanti un progetto sul disegno chiamato “Sto* Disegnando !!!” da cui è nato un libro nel 2011. Fa parte del gruppo Wurmkos. È stato pubblicato su diversi libri tra cui Italian Newbrow (Politi Editore, 2011), Fratelli D'Italia (Giunti Editore, 2011), Laboratorio Italia – nuove tendenze in pittura (Joan e Levi Editore, 2007), Popism – l'arte in Italia dalla teoria dei mass media ai social network (Vallecchi Editore, 2012), “Loveless-chaiher d'artistes” (Produzioni Spazio Meme 2013), Sto*disegnando!!! (Circoloquadro Milano), A Cielo Aperto. Pratiche di collaborazione nell'arte a Latronico (Postmedia books Editore 2016), Michael Rotondi 2006-2016. I don't care about painting (E20Progetti editore).