Jesse Jacobs – Far-Fetched
Mostra delle serigrafie
Comunicato stampa
Jesse Jacobs. Far-Fetched
Ore 19.30 inaugurazione della mostra
Ore 20 Presentazione della monografia con i curatori
Mostra delle serigrafie dal 6 dicembre 2018 al 7 gennaio 2019
Testi critici di Marco Cirillo Pedri, Vittore Baroni, Robert Clough, Stefano Dazzi, Alessandra Ioalé, Marco Taddei, Valerio Stivè, Henry Flames, Stranedizioni
Giovedì 6 dicembre il Cinema Caffè Lanteri e Tabularasa Tekè Gallery, nell’ambito della rassegna Fumetti&PopCorn, hanno il piacere di presentare, Far-Fetched, la mostra e l’omonima monografia dello stimato autore canadese, Jesse Jacobs. Alle 19.30 inaugurazione della mostra, visibile fino al 7 gennaio 2019, che si compone di tutta una serie di opere serigrafiche a colori in edizione limitata, numerata e firmata dall’autore. Alle 20, invece, i curatori della galleria, moderati da Cinzia Colosimo, presenteranno la monografia illustrata, edita da Tabularasa Edizioni, con i testi e saggi critici di Marco Cirillo Pedri, Vittore Baroni, Robert Clough, Stefano Dazzi, Alessandra Ioalé, Marco Taddei, Valerio Stivè, Henry Flames e Stranedizioni. Tutto l’apparato iconografico delle opere è accompagnato, inoltre, dalla bellissima intervista di Vittore Baroni a Jesse Jacobs, realizzata durante il soggiorno invernale dell’autore a Carrara. Per i collezionisti e amatori le prime 250 copie della pubblicazione sono arricchite da una serigrafia in edizione limitata e numerata creata ad hoc per la prima personale in galleria realizzata questa estate da Tabularasa Tekè Gallery.
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Jesse Jacobs rappresenta in pieno, con i suoi fumetti, lo spirito del reduce dalla guerra combattuta a tubi catodici e primi cellulari di ultimissima generazione, una guerra con lo scopo di instupidire le masse, renderle sempre più dipendenti dalla macchina, sempre meno dipendenti dal libero pensiero (come già profetizzava, tra gli altri, il Professor Bad Trip a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90).
Far-Fetched (Inverosimile, Improbabile) è una mostra che celebra questa estetica super anni ‘80 dove le Black Light e i colori fluo ricorderanno ai più nostalgici le scenografie di Tron oppure Grosso Guaio a China Town, ma in chiave Chiptune/tribale.