Il festival Hypermaremma: nuovo fermento culturale per l’estate nel sud della Toscana
Tra l’opera ambientale di Mauro Staccioli per la città di Cosa e numerosi eventi di arte e musica emergente: è (quasi) tutto pronto per il nuovo festival maremmano
Si chiamerà Hypermaremma e coinvolgerà alcune località nel sud della Toscana: precisamente, quella Maremma che dagli anni ’80 ha assistito a un boom di turismo grazie all’affascinante offerta paesaggistica e archeologica. I manifesti di questo nuovo festival, ideato da Giorgio Galotti, gallerista e ideatore del fortunato format torinese DAMA, e Carlo Pratis, fondatore di della galleria Operativa a Roma, si ispirano alla tipica grafica delle sagre culinarie che popolano questa zona soprattutto nel periodo estivo. “Sia io che Carlo viviamo quella zona da quando siamo adolescenti, soprattutto nel periodo estivo”, ci racconta Giorgio Galotti. “Da qualche anno abbiamo iniziato a immaginarci un progetto che avrebbe potuto restituire qualcosa a un territorio molto interessante a livello paesaggistico, storico e culturale, provando a sviluppare una crescita ulteriore. Alcune istituzioni che operano in questi luoghi si sono dimostrate interessate all’idea. Da qui il titolo del progetto che punta a sottolineare gli intenti che ruotano intorno al concetto di eccitazione”.
MAURO STACCIOLI
Ma, bando a vini e prodotti agroalimentari, Hypermaremma punta tutto su arte e musica, e sulle contaminazioni tra le due. La manifestazione avrà luogo in estate, mentre il lancio ufficiale nell’aprile 2019 presso il Parco Archeologico dell’antica città di Cosa (Ansedonia). L’appuntamento, che coincide con il Sabato Santo, presenterà una grande opera ambientale del compianto Mauro Staccioli (Volterra, 1937 – Milano, 2018) che coinciderà con il sito etrusco. Una performance live musicale seguirà l’evento di presentazione. Di fianco alla riscoperta e alla valorizzazione di nomi storicizzati, Hypermaremma funzionerà come catalizzatore e promotore di artisti emergenti, organizzando un’ampia programmazione di avventure sonore, espressioni performative, opere visuali (molte delle quali visibili fino a settembre 2019) e residenze d’artista, diffuse in numerosi siti ancora da definire.
IL PROGETTO
“Il progetto si bilancia su una naturale circolazione delle energie derivanti dalla nostra generazione”, prosegue Galotti. “Re-immaginare i luoghi che nel tempo abbiamo interiorizzato e rapportarsi ad essi non più in modo passivo, da osservatore, turista o visitatore passeggero, ma attraverso una reinterpretazione del loro valore e la visione degli artisti invitati che potranno viverli insieme a noi, apportando elementi, azioni e interazioni per enfatizzarne la storia, creare maggiore attenzione intorno ad esso e offrire nuove prospettive”.
www.hypermaremma.com
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