Paola Bisio – Memorie e radici
La mostra personale di Paola Bisio presso l’Associazione Culturale Galfer20.
Comunicato stampa
La mostra personale di Paola Bisio presso l’Associazione Culturale Galfer20, aperta al pubblico da martedì 11 a venerdì 21 dicembre 2018, trova origine nella riflessione dell’artista sul testo di Marija Gimbutas “Il linguaggio della Dea”. Nel volume, edito in Italia nel 1997, l’archeologa e linguista lituana illustrò una parte delle migliaia di reperti ritrovati nelle campagne di scavo nel sud est dell’Europa. Oggetti e immagini che Gimbutas studiò come testimonianze di una civiltà matrifocale, mutuale e pacifica, fondata sulla credenza dell’esistenza di una divinità femminile capace di manifestarsi nella natura e nel quotidiano e sulla ciclicità del tempo che conduce dalla vita alla morte per sfociare nuovamente nella vita.
Paola Bisio riflette pertanto sul concetto di “Sacro”, sempre più assente nella società e nella cultura contemporanea e, in particolare, sulla ridotta sacralità concessa al corpo e alla psiche femminile. Così facendo riproduce i simboli preistorici tratti dai reperti archeologici e fornisce loro una valenza artistica più vicina al nostro concetto di arte ma che non ne snatura la forza intrinseca di archetipo capace di evocare, in un dialogo maieutico, profonde relazioni con il nostro inconscio.
Utilizzando materiali significativi e naturali, come argilla, sabbia, iuta, ferro, tela uniti a materiali attuali come plexiglass e vernici, l’artista recupera la forza degli elementi simbolici di epoca preistorica, richiamando le radici femminili alla base della nostra cultura e società.
In questo tema, che impegna l’artista dal 1998, si può ben cogliere il filo conduttore che accomuna tutta la produzione artistica di Paola Bisio. Spesso ispirata a testi letterari come “La tempesta” di Shakespeare, “Il drago” di Evgenij Schwarz, “L’amante della Cina del nord” di Marguerite Duras, “La storia infinita” di Michael Ende, “Donne che corrono coi lupi” di Clarissa Pinkola Estés, Paola Bisio esprime attraverso una pittura non figurativa, i sentimenti e le sensazioni suggerite dalla parola scritta.
L’appuntamento è martedì 11 dicembre alle ore 17,30 presso la sede dell’Associazione Culturale Galfer20, a Torino in corso Galileo Ferraris 20.
Il programma della serata prevede una presentazione della mostra attraverso le parole dell’artista alle ore 18 e, a seguire, per chi desidererà fermarsi, verrà proposta la prima parte di un incontro dal titolo “Le nostre radici nel presente”, primo di due appuntamenti in cui si affronterà come tematica il significato di alcune simbologie preistoriche femminili così come indicato da Gimbutas.
La seconda parte dell’incontro avrà luogo venerdì 14 dicembre a partire dalle ore 17,30 durante il quale si discuterà del permanere delle simbologie femminili preistoriche in Europa e nel mondo, fino ad oggi (con riferimento alle pubblicazioni di Tilde Giani Gallino).