Motown Hotel in Tasmania. Marina Abramović e James Turrell progettano il centro benessere
I due artisti super star Marina Abramović e James Turrell firmeranno il progetto di una lussuosa Spa per il Motown Hotel. Il complesso alberghiero, di proprietà del collezionista David Walsh, sorgerà accanto al MONA Museum, già gioiello artistico della Tasmania
David Walsh, il collezionista più eccentrico e potente della Tasmania, è pronto ad espandere il suo impero: dopo l’inaugurazione, avvenuta nel 2011 nella località di Halsh, del fortunatissimo museo sotterraneo MONA (Museum of Old and New Art), ha deciso di costruire un adiacente hotel di lusso destinato ai visitatori più facoltosi. Il nuovo complesso alberghiero includerà una biblioteca, un teatro da 1.075 posti, un nuovo centro conferenze polifunzionale, una galleria e uno spazio per uffici, oltre a 176 sfarzosissime camere. La ciliegina sulla torta sarà il centro termale progettato dagli artisti Marina Abramović (Belgrado, 1946) e James Turrell (Pasadena, California, 1943), un eden di pace e relax in cui abbandonarsi dopo la visita al museo. L’accesso al Motown Hotel sarà principalmente via acqua tramite traghetto, rendendo il complesso architettonico, firmato interamente dallo studio di Melbourne Fender Katsalidis Architects (FKA), un’isola in mezzo al mare.
I COSTI
Un’impresa mirabolante che potrebbe vedere la fine non prima del 2024, con un costo complessivo di 400 milioni di dollari. Come ha dichiarato il suo proprietario, il miliardario collezionista e “gambler” David Walsh, “la Motown è, almeno in parte, un’impresa commerciale, quindi dopo l’apertura le banche saranno felici di subentrare nel finanziamento. Durante la fase di costruzione, cercheremo una garanzia del governo locale per alcuni finanziamenti fino al completamento dei lavori. L’incapacità di garantire alcuni elementi del nostro finanziamento potrebbe comportare ritardi, ma pensiamo che alla fine riusciremo a superarlo”.
GLI ARTISTI
Non abbiamo ancora alcuna anticipazione del tipo di spazi che costituirà la spa del Motown Hotel, ma la scelta dei suoi autori non ci stupisce del tutto. In un mondo, infatti, che non esita a combinare arte e design, moda e architettura e chi più ne ha più ne metta, il duo artistico potrebbe essere più che azzeccato. Basti pensare alle ricerche giovanili della Abramović sui limiti del corpo e della mente, e della meditazione come elemento integrante della sua pratica. Oppure alle indagini di Turrell sulla luce come unico elemento artistico, strutturale, architettonico e anche psicologico (senza dimenticare che la sua opera era già stata omaggiata e apprezzata fuori dalla scena artistica, grazie al video musicale Hotline Bling di Drake uscito nel 2011). Il tutto trasferito però in uno sfavillante contesto per milionari: d’altronde, i tempi cambiano, e questo gli artisti lo sanno bene.
– Giulia Ronchi
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