Dieci mostre da vedere a New York durante le feste
Il calendario culturale newyorchese offre sempre qualcosa per tutti i gusti e durante le feste le grandi mostre non mancano. Se avete in programma di passare le vacanze di Natale nella Grande Mela e volete fare una scorpacciata di arte e cultura, vi consigliamo qualche esposizione da aggiungere alla vostra lista.
BRUCE NAUMAN: DISAPPEARING ACTS ‒ MOMA E MOMA PS1
Prendetevi almeno un intero pomeriggio per vedere questa enorme retrospettiva dedicata all’artista americano, suddivisa tra il MoMA e il MoMA PS1. Non solo perché c’è tanto da vedere, ma anche perché molte delle opere richiedono di essere vissute concedendosi del tempo per interagire con le immagini, gli spazi, i suoni. La mostra ripercorre cinque decenni di sperimentazioni artistiche multidisciplinari e multimediali. Se conoscete il lavoro di Bruce Nauman, amerete questa mostra, se non lo conoscete ve ne innamorerete.
New York // fino al 18 e 25 febbraio 2019
Bruce Nauman: Disappearing Acts
MOMA
11 West 53 Street
MOMA PS1
22-25-Jackson Avenue
www.moma.org
https://momaps1.org
ANDY WARHOL. FROM A TO B AND BACK AGAIN ‒ WHITNEY MUSEUM
Una retrospettiva ‒ la prima dal 1989 organizzata da una grande istituzione americana ‒ che mette in luce l’evoluzione artistica che ha portato Andy Warhol a diventare uno degli artisti più di successo, riconosciuti e iconografici del secolo scorso. Allestite su tre piani, le oltre 350 opere ripercorrono la carriera di questo genio creativo, dai lavori di grafica ai ritratti su commissione dei personaggi più in vista dell’epoca. Se andate a vedere questa mostra, non perdetevi le audioguide con interventi di famosi artisti, galleristi e curatori.
New York // fino al 31 marzo 2019
Andy Warhol. From A to B and Back Again
WHITNEY MUSEUM OF AMERICAN ART
99 Gansevoort Street
https://whitney.org
EPIC ABSTRACTION: POLLOCK TO HERRERA ‒ METROPOLITAN MUSEUM OF ART
Con una cinquantina di opere tra quelle selezionate dalla collezione del Met e altre prese a prestito, questa mostra parte dagli Anni Quaranta del Novecento per arrivare ai primi Duemila, rintracciando un filo rosso che lega gli artisti i quali, dalla Scuola di New York di Jackson Pollock e Barnett Newman alla produzione più recente dell’artista cubana Carmen Herrera, hanno trovato nel linguaggio astratto l’espressione più viva della contemporaneità. Molti degli autori esposti lavorano su grandi formati, utilizzando la grande scala come metafora per evocare idee e temi “epici”, ad esempio tempo, storia, esistenza.
New York
Epic Abstraction: Pollock to Herrera
METROPOLITAN MUSEUM OF ART
1000 Fifth Avenue
www.metmuseum.org
SOUL OF A NATION ‒ BROOKLYN MUSEUM
Una mostra che apre gli occhi non solo sulla produzione artistica afroamericana, ma anche sui movimenti per i diritti civili e la cultura da cui questi sono emersi e si sono sviluppati. L’ampia selezione di opere copre il ventennio dal ‘63 all’83, evidenziando la forte componente politica e sociale del lavoro degli artisti neri americani e riconoscendone l’estetica distintiva, caratterizzata da una forte rottura dei canoni occidentali, portatrice di un messaggio che resta rilevante nel momento politico contemporaneo. Un’occasione per capire qualcosa in più di quest’America.
New York // fino al 3 febbraio 2019
Soul of a Nation: Art in the Age of Black Power
BROOKLYN MUSEUM
200 Eastern Parkway
www.brooklynmuseum.org/
MORANDI, SIRONI E CARRÀ ‒ CENTER FOR ITALIAN MODERN ART
Pensata per un pubblico americano e con poca familiarità con la Metafisica italiana, questa mostra evidenzia traiettorie interessanti anche per chi conosce quel momento artistico che fu controcanto del Futurismo e che troppo spesso viene ridotto al nome di Giorgio de Chirico. Mettendo insieme le opere di Morandi, Sironi e Carrà (con un singolo quadro di De Chirico a fare da special guest), la rassegna consente di rintracciare gli elementi comuni così come le specificità di questi artisti, ognuno dei quali ha interpretato la Metafisica in modo personale e unico.
New York // fino al 15 giugno 2019
Metaphysical Masterpieces 1916-1920: Morandi, Sironi, and Carrà
CENTER FOR ITALIAN MODERN ART
421 Broome Street
www.italianmodernart.org
SARAH LUCAS ‒ NEW MUSEUM
A partire dalla fine degli Anni Ottanta Sarah Lucas ha composto un corpo di lavori che mette in discussione le tradizionali nozioni di genere, sesso e identità, utilizzando materiali poveri e di riciclo, oggetti quotidiani trovati in strada e rifiuti. Curata dallo stesso direttore del museo, Massimiliano Gioni, la mostra raccoglie oltre 150 lavori tra fotografie, sculture e installazioni, ponendo in evidenza il percorso dell’artista, sempre in bilico tra influssi surrealisti e critica della società contemporanea.
New York // fino al 20 gennaio 2019
Sarah Lucas: Au Naturel
NEW MUSEUM
235 Bowery
www.newmuseum.org
STANLEY KUBRICK ‒ MUSEUM OF THE CITY OF NEW YORK
Una pagina della carriera del famoso regista americano raramente esplorata quella in mostra nel museo dell’Upper East Side, che raccoglie 120 fotografie scattate da Stanley Kubrick per la rivista Look negli anni della sua formazione. Nato nel Bronx, Kubrick fu assunto dal giornale a 17 anni per documentare la società newyorchese. Nei suoi scatti c’è tutto il fermento della Grande Mela Anni Quaranta e le prime tracce di quello sguardo unico che negli anni fece di Kubrick uno dei registi più apprezzati al mondo. La mostra vale di per sé il viaggio, ma, già che ci siete, non perdetevi la permanente del museo, New York at its Core, dedicata ai 400 anni di storia della metropoli più grande d’America.
New York // fino al 6 gennaio 2019
Through a Different Lens: Stanley Kubrick Photographs
MUSEUM OF THE CITY OF NEW YORK
1220 Fifth Avenue at 103rd Street
www.mcny.org
CELEBRATING TINTORETTO ‒ METROPOLITAN MUSEUM OF ART
Per celebrare i 500 anni dalla nascita dell’artista veneziano, il Met dedica una mostra ai ritratti e disegni di Jacopo Tintoretto, mettendo in evidenza aspetti meno noti del suo lavoro, celebre per la “prestezza” del tratto. Prendendo a prestito una decina di ritratti da collezioni americane ed europee, la rassegna pone in dialogo queste opere e quelle incluse nella collezione del Met con gli studi e i disegni dell’artista, evidenziando anche aspetti significativi della pratica nel laboratorio del Tintoretto, in particolare il rapporto tra Jacopo e suo figlio Domenico.
New York // fino al27 gennaio 2019
Celebrating Tintoretto: Portrait Paintings and Studio Drawings
METROPOLITAN MUSEUM OF ART
1000 Fifth Avenue
www.metmuseum.org
CHAGALL, LISSITZKY, MALEVICH ‒ THE JEWISH MUSEUM
Esattamente cento anni fa, nel 1918, subito dopo la rivoluzione bolscevica che per la prima volta garantì la piena cittadinanza agli ebrei russi, Marc Chagall aprì una “scuola rivoluzionaria” nella sua città d’origine, Vitebsk, con l’idea di avvicinare all’arte giovani ebrei di umili origini. Tra gli altri, Chagall chiamò a insegnare nella nuova scuola Malevich e Lissitzky. Attraverso 120 opere dei tre artisti, ma anche di alcuni degli studenti della scuola, questa mostra ripercorre quegli anni di fermento culturale, in cui una cittadina della periferia russa entrò nella storia dell’arte.
New York // fino al 6 gennaio 2019
Chagall, Lissitzky, Malevich: The Russian Avant-Garde in Vitebsk, 1918-1922
THE JEWISH MUSEUM
1109 5th Avenue at 92nd Street
https://thejewishmuseum.org
DOWN THESE MEAN STREETS ‒ EL MUSEO DEL BARRIO
Una mostra che esplora il rapporto tra fotografia e città e tra città e società attraverso il lavoro di dieci fotografi che hanno documentato la trasformazione dei centri urbani americani tra gli Anni Cinquanta e Sessanta. Tra i fotografi esposti, Frank Espada, Oscar Castillo, Camilo José Vergara. Organizzata dallo Smithsonian American Art Museum nel 2017, la mostra ha poi trovato nel museo del Barrio la sua naturale casa, dal momento che lo stesso titolo dell’esposizione è preso a prestito dal libro di Piri Thomas che racconta l’infanzia nel quartiere di East Harlem.
New York // fino al 6 gennaio 2019
Down These Mean Streets: Community and Place in Urban Photography
EL MUSEO DEL BARRIO
1230 Fifth Avenue at 104th Street
www.elmuseo.org
‒ Maurita Cardone
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