La Qatar National Library: il progetto e i bilanci dall’opening
Una vasta raccolta di testi, un laboratorio di conservazione e molto altro, è quello che offre la biblioteca di Doha, progettata dallo studio olandese OMA. A tracciare un bilancio dall’apertura al pubblico è la direttrice.
Con i suoi 45.000 mq, la Qatar National Library di Doha vuole “diffondere la conoscenza, coltivare l’immaginazione, la creatività e preservare l’eredità della nazione per il futuro”, offrendo al pubblico un vasto ambiente, un’ampia scelta di testi e avvalendosi dell’innovazione tecnologica. “La Heritage Library, un simbolo iconico della Qatar National Library, è una raccolta di alcuni dei libri e manoscritti più rari e preziosi sulla storia della regione, una risorsa per i ricercatori che consente di comprendere meglio le radici della civiltà araba e islamica”, spiega ad Artribune Sohair Wastawy, Executive Director della biblioteca. “La Heritage Library comprende oltre 26.000 libri stampati, 4.000 manoscritti, 70.000 fotografie e 1.400 mappe, numerosi atlanti, globi, strumenti del viaggiatore, oggetti storici legati al cinema arabo e un vasto materiale archivistico. È presente inoltre un laboratorio di conservazione all’avanguardia e un centro di digitalizzazione, che utilizza le ultime tecnologie per tutelare e proteggere la sua preziosa collezione”. La Qatar Digital Library è una parte fondamentale della biblioteca che rende gratuitamente disponibili online una vasta gamma di documenti storici, consentendo così il progredire della ricerca degli studiosi di tutto il mondo. La National Library fa parte dell’Education City, un nuovo campus accademico che ospita le sedi satellite di università e istituzioni da tutto il mondo. Il progetto è stato realizzato dallo studio olandese OMA fondato da Rem Koolhaas nel 1975 con Elia e Zoe Zenghelis, e Madelon Vriesendorp.
IL PROGETTO ARCHITETTONICO
La biblioteca è stata concepita come un unico grande ambiente con i lati corti sollevati. Questa scelta progettuale dona movimento all’ambiente e permette di collocare le librerie, intervallate da spazi per la lettura, su dei “gradoni”, consentendo così all’occhio umano di poter esplorare con un solo sguardo tutta la superficie. Gli scaffali, realizzati in marmo bianco come i pavimenti, incorporano l’illuminazione artificiale, il sistema di ventilazione e di restituzione dei libri. Oltre ai lembi alzati questo grande ambiente ospita una stecca sopraelevata e uno spazio scavato collocato a 6 m di profondità, rivestito di travertino beige, che ospita la heritage collection. “Abbiamo progettato lo spazio in modo da poter avere il panorama di tutti i libri”, afferma Rem Koolhaas dello studio OMA. Avendo posizionato l’accesso al centro della sala “emergete immediatamente circondati da ogni libro – tutti visibilmente presenti e accessibili senza particolari sforzi. L’interno è così grande che è su scala quasi urbana: potrebbe contenere un’intera popolazione con un’altrettanta collezione di libri”. Gli altri edifici progettati da OMA nel nuovo campus includono Qatar Foundation Headquarters e una nuova filiale per il Research Institute.
IL BILANCIO DELLA DIRETTRICE
“La Qatar National Library ha compiuto notevoli progressi nell’ultimo anno, accogliendo più di 470.000 visitatori dall’apertura al pubblico il 7 novembre 2017”, dichiara ad Artribune la direttrice Sohair Wastawy. “Durante questo periodo, abbiamo registrato 92.000 iscrizioni e verificato più di 755.000 libri. I nostri programmi di sensibilizzazione pubblica hanno incluso oltre 800 eventi e attività educative, coinvolgendo oltre 15.000 persone”. Grazie alle iniziative che vengono organizzate, la biblioteca è diventata un luogo di ritrovo dove le persone di tutte le età possono imparare sempre qualcosa di nuovo. “Crediamo nell’importanza delle collaborazioni locali e globali per promuovere l’apprendimento e preservare il patrimonio distintivo del Qatar e della regione”, afferma il direttore della Qatar National Library. “La Biblioteca ha sviluppato partnership e accordi con istituzioni di tutto il mondo, tra cui la British Library, Ottoman State Archives, Bibliothèque National de France, National Archives of the Netherlands, National Library of the Netherlands, National Library of China, National Library of Turkey, National Library of Azerbaijan, Russian Presidential Library, University of Liverpool, French Diplomatic Archives, New York University e l’UNESCO”.
– Ilaria Bulgarelli
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