Firenze: ecco come cambieranno gli spazi culturali del centro storico

Ridare “senso e ordine a tutti i grandi contenitori del centro” è l’obiettivo del masterplan appena presentato da Palazzo Vecchio, che complessivamente riguarda 16 mila metri quadrati dedicati alla cultura

È nel corso della prima conferenza stampa del nuovo anno che il sindaco Dario Nardella ha annunciato le novità contenute nel masterplan degli spazi culturali del centro storico fiorentino. Una serie di interventi, spostamenti e modifiche della destinazione d’uso che andrà ad agire nel cuore della città, sia ridefinendone la “geografia culturale”, sia provando a rimodellare l’attuale “identità abitativa” di questo quadrante urbano. A emergere, prima di tutto, è la scelta di trasferire il Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux. La storica istituzione, fondata nel 1819, è stata ospitata negli spazi di Palazzo Buondelmonti, in Piazza S. Trinita; a Palazzo Feroni, in via Tornabuoni; a Palagio di Parte Guelfa; dal 1940 ha trovato “casa” a Palazzo Strozzi. La nuova collocazione sarà nel complesso di Santa Maria Novella, di proprietà del Comune dal dicembre 2016 che ne fin qui ha utilizzato gli spazi soprattutto in occasione di eventi culturali; è il caso di Novella Classica, esperienza promossa nell’ambito dell’Estate Fiorentina 2018. Seguendo l’esempio virtuoso dell’ex carcere delle Murate, il futuro dell’intero complesso sarà all’insegna della combinazione tra il Gabinetto Vieusseux, al quale saranno riservati oltre 3000 metri quadrati, e un progetto di housing sociale. Ulteriori 4000 mq ospiteranno infatti appartamenti che verranno assegnati, a canone calmierato e tramite bando, a giovani coppie e a famiglie in difficoltà economica. Attraverso lo strumento del bando di valorizzazione saranno inoltre assegnati ulteriori spazi a soggetti attivi in ambito formativo e nel settore dell’innovazione. A due passi dalla stazione ferroviaria Santa Maria Novella, sarà dunque possibile lavorare, studiare, formarsi, ma anche “riportare in centro la residenza”, come ha precisato Nardella.

Palazzo Strozzi

Palazzo Strozzi

PIÙ SPAZI PER PALAZZO STROZZI E MUSEO NOVECENTO

Lo spostamento del Gabinetto Vieusseux produrrà due conseguenze immediate: gli spazi rimasti liberi all’interno di Palazzo Strozzi passeranno nella piena disponibilità della Fondazione omonima, che potrà predisporne, ad esempio, in occasione di futuri progetti espositivi. Lo svuotamento dell’archivio di Palazzo Corsini Suarez, in via Maggio, permetterà al Comune di poter impiegare questi tali locali per le proprie attività istituzionali. Novità anche al Museo Novecento. Agli spazi attualmente in uso, nel complesso delle ex Leopoldine di Santa Maria Novella, Palazzo Vecchio intende affiancarne altri, sempre con finalità espositive. Dovrebbero essere individuati tramite un’indagine conoscitiva condotta sugli immobili limitrofi, il cui avvio è previsto per “i prossimi giorni”.

Masterplan Firenze

Masterplan Firenze

VERSO IL PALAZZO DELLE ARTI E DELLO SPETTACOLO

“Vogliamo riorganizzare i principali contenitori culturali del centro storico per avere una Firenze viva e non musealizzata, vittima del mordi e fuggi, dando a ogni luogo una precisa anima”, ha sottolineato Nardella. “Vogliamo un centro storico sempre più vivo e identitario, degno di una capitale di una cultura che non significa mera conservazione del passato ma un grande strumento di rivitalizzazione dei quartieri e di crescita, attrazione e formazione per le giovani generazioni”. Un obiettivo nel quale le arti visive e performative rivestiranno un ruolo chiave. Lo testimonia l’annunciata rinascita dell’ex teatro dell’Oriuolo, attuale sede dell’archivio storico del Comune: tornerà alla sua funzione, accogliendo un nuovo teatro delle arti visive. Inoltre, con l’inserimento della Fondazione Andrea Bocelli, l’ex tribunale di San Firenze “diventerà un vero e proprio Palazzo delle arti e dello spettacolo”, ha affermato il sindaco. Già sede della Fondazione Zeffirelli, San Firenze diventerà così la “casa” anche per l’istituzione promossa dall’artista di Lajatico; tramite bando, accoglierà nei propri spazi anche progetti di sviluppo legati alle arti performative. In particolare, ha anticipato Nardella, “la Fondazione Bocelli attiverà un progetto culturale per la città legato ovviamente alla musica e si occuperà, in cambio della concessione gratuita degli spazi, della manutenzione ordinaria e straordinaria”. Solo qualche mese fa, infine, era stato inaugurato il nuovo corso di Palazzo Medici Riccardi, sempre nel centro storico, con il rinnovamento dei principali servizi e l’apertura di alcune nuove sale.

– Valentina Silvestrini

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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