Il Kunstmuseum Wolfsburg, museo della Volkswagen, cambia direttore. Tutta colpa di una mostra?
Stando a quanto sospetta l’ex direttore Ralf Bein, l’istituzione lo avrebbe allontanato per via di una mostra in programma nei prossimi mesi incentrata sul ruolo del petrolio nei conflitti bellici
Sembrerebbe essere stata causata da una incompatibilità di visione l’allontanamento – o il licenziamento? – di Ralf Beil dalla direzione del Kunstmuseum Wolfsburg, museo che si trova nella omonima città di Wolfsburg, in Bassa Sassonia in Germania. Fin qui, nulla di nuovo o di eclatante rispetto alle notizie che spesso vedono protagonisti direttori che, entrati in conflitto con Consigli di Amministrazione e comitati, vengono allontanati o decidono di andare via. Nel caso del Kunstmuseum Wolfsburg però la situazione è più complessa. Il motivo che avrebbe portato Beil lontano dal museo starebbe in Oil—Beauty and Horror in the Petrol Age, mostra in programma nei prossimi mesi incentrata sul ruolo investito dal petrolio durante i conflitti bellici e nella “contemporanea” età della plastica. Mostra impegnata e audace, che diventa ancora più spinosa alla luce di un dettaglio non da poco: Wolfsburg, dove si trova il museo, è la sede mondiale della casa automobilistica Volkswagen. Inoltre, la Volkswagen Art Foundation è l’unico sponsor del Kunstmuseum, e il capo del Consiglio del museo, Hans Dieter Pötsch, è il capo del Consiglio di Amministrazione della Volkswagen.
BEIL AL KUNSTMUSEUM WOLFSBURG
“A Wolfsburg, quasi tutto è collegato a Volkswagen”, ha dichiarato Ralf Beil ad artnet news. “Sono stato spazzato via dal mio museo in un giorno”, continua l’ex direttore, sospettando che la mostra sul petrolio possa essere stata la causa del suo allontanamento dal museo. “Nel mio contratto è dichiarato esplicitamente che ho la responsabilità artistica riguardo a tutti i programmi del museo”, continua Beil, rivendicando così la libertà di esercitare i suoi compiti di direttore nonostante la struttura di finanziamento del museo. Ma quella sul petrolio non è la sola mostra che ha portato il direttore e il Kunstmuseum a entrare in conflitto: nel 2016, con l’esposizione Wolfsburg Unlimited, Beil ha richiamato l’attenzione sulle connessioni storiche della città con il regime nazista; e lo scorso anno, durante la preparazione della mostra Facing India, un membro del Consiglio avrebbe proposto al direttore – stando sempre a quanto dichiarato da Beil ad artnet – di organizzare una mostra sugli artisti cinesi, il più grande mercato di Volkswagen oggi. “Ho semplicemente risposto che il Kunstmuseum Wolfsburg non avrebbe pianificato i suoi progetti sulla base dei mercati di Volkswagen, poiché credo nel beneficio dell’indipendenza artistica e curatoriale”. Riguardo alla mostra sul petrolio, però, a seguito della notizia dell’allontanamento di Beil dal museo, un portavoce del Kunstmuseum ha dichiarato che l’esposizione non è stata la causa della cacciata di Beil, e sottolinea che lo scorso ottobre il Kunstmuseum ha tenuto una conferenza internazionale dal titolo True Oil. Paradigms and Tenets of Petro-Modernism proprio in vista della mostra.
IL NUOVO DIRETTORE
Intanto però il Kunstmuseum ha nominato un nuovo direttore, che inizierà il suo mandato a partire dal prossimo aprile: si tratta dello storico dell’arte Andreas Beitin, dal 2016 direttore del Ludwig Forum for International Art ad Aquisgrana. Nella nota stampa che annuncia la nomina, si legge che “Andreas Beitin succede a Ralf Beil, che ha recentemente lasciato il Kunstmuseum. Otmar Böhmer, Amministratore Delegato del Kunstmuseum Wolfsburg e membro del Consiglio di Amministrazione della Volkswagen Art Foundation, subentrerà come direttore provvisorio fino al 31 marzo 2019”.
– Desirée Maida
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati