Nuove Terre
Nuove Terre è il progetto con cui Wunderkammer si ripresenta a Bologna in occasione delle giornate di Arte Fiera, ospitato da uno studio professionale che si trasformerà in spazio espositivo.
Comunicato stampa
Nuove Terre è il progetto con cui Wunderkammer si ripresenta a Bologna in occasione delle giornate di Arte Fiera, ospitato da uno studio professionale che si trasformerà in spazio espositivo: lo Studio Mirone aprirà al pubblico dalle ore 17 del 1 febbraio con la presentazione della monografia Luoghi riflessi dedicata a Mauro Pipani, alla presenza del curatore Flaminio Gualdoni, e a seguire l'inaugurazione della mostra Nuove Terre, a cura di Lucia Biolchini.
Nuove terre riprende il titolo del volume del 2010 in cui l'autrice Sara Marini, architetto e docente universitaria, pone in relazione tre elementi: architettura, paesaggio e scarto. L'interesse per questa ricerca e la sua applicazione come chiave di lettura del progetto parte dalla convinzione che l'arte contemporanea sia sempre più legata alla lettura dello spazio in continua trasformazione, sia nella dimensione interiore che in quella naturale, pubblica e sociale, e alla collocazione dell'osservatore come elemento integrante dell'opera e partecipante alla sua stessa mutazione in una rete relazionale. I tre artisti Sabrina Muzi, Mauro Pipani e Linda Rigotti, trasformeranno gli spazi dello studio creando sequenze ambientali, un contro-luogo "in continuità con ciò che persiste e che anzi, grazie al nuovo, amplifica le proprie capacità di relazione".
Sabrina Muzi – Shān
Shān è l'esito di una residenza artistica condotta da Sabrina Muzi ai piedi della Grande Muraglia. La montagna, Shān in cinese, viene qui replicata in un'installazione creata con acquerelli su fini carte di riso, fotografie verticali che ricordano le opere di genere paesaggistico di antichi pittori cinesi, e video, per diventare icona guida nel rapporto tra l'imponenza della costruzione e il paesaggio in cui si trova, segno della storia, del tempo testimone della trasformazione dei luoghi e delle loro funzioni.
Mauro Pipani – Carte de distance
La pratica di Pipani è profondamente legata alla progettazione, un crescendo in cui il segno permette la coesistenza tra l'informe e l'indeterminato della natura e la razionalità architettonica. Pipani ci rivela mappature interiori, stratificazioni temporali fatte di garze, resine, luce, carte e grafie, uno svolgersi della narrazione di un sistema a cui siamo invitati a partecipare, in una visione circolare sottolineata dalla trama sonora realizzata in collaborazione con Stefano Fariselli.
Linda Rigotti – Ask Her
Relazione e processo sono elementi del racconto. Alla pietra è qui stato chiesto di raccontare ciò che ha visto e udito attraverso il disegno lento - linguaggio tra l'artista e lei. La serie di serigrafie replica la domanda. Da questo parlare sono nate, nel frattempo, le altre strutture di una contro-architettura già diventata rovina. Sei mesi di lavoro con un gruppo di persone legate a un luogo, che hanno trasmesso un sapere fatto di argilla, canne palustri, terra, acqua ed esperienza. La magia dell'educazione attraverso il fare.
La mostra fa parte del circuito Plus Setup Contemporary Art Fair e sarà aperta anche il 2 febbraio fino alle ore 24, in occasione di ART CITY White Night 2019
Genoma Films sarà ospitata dallo Studio per presentare le ultime produzioni.