Giuseppe Veneziano – Storytelling
Saranno esposte le opere pittoriche di Giuseppe Veneziano, artista siciliano che si muove al confine tra realtà e finzione, dove figurazione pop e citazione colta veicolano storie del passato, del presente e del futuro.
Comunicato stampa
Nel Palazzo Ducale di Massa, dal 2 al 24 febbraio 2019, saranno esposte le opere pittoriche di Giuseppe Veneziano, artista siciliano che si muove al confine tra realtà e finzione, dove figurazione pop e citazione colta veicolano storie del passato, del presente e del futuro.
Patrocinata dal Comune di Massa e curata da Ivan Quaroni, l’esposizione sarà inaugurata sabato 2 febbraio alle ore 18.00, alla presenza del Sindaco Francesco Persiani, del Vice Sindaco Guido Mottini e dell’Assessore alla Cultura Eleonora Lama.
Il titolo della mostra, “Storytelling”, allude ad un’idea di narrazione profondamente connaturata alla ricerca dell’artista. «Le sue storie – spiega il curatore – sono sempre aperte a molteplici interpretazioni. Attraverso l’immediata riconoscibilità di un soggetto che gioca sull’antinomia realtà/finzione, coniugando sacro e profano, figure storiche e personaggi dei cartoon, citazione colta e immaginario consumistico tipico della Pop Art, Veneziano provoca lo spettatore facendo uso di sottile ironia per indurre una seria riflessione sulla società in cui viviamo».
Il percorso espositivo comprende una trentina di opere ad acrilico su tela di vari formati, tutte provenienti da collezioni private. Un excursus attraverso la ricerca dell’artista degli ultimi dieci anni, comprensivo anche di alcuni dipinti mai esposti prima in Italia.
La mostra sarà visitabile fino al 24 febbraio 2019, da martedì a domenica con orario 10.30-12.30 e 16.30-18.30. Per informazioni: tel. 800 013846, www.comune.massa.ms.it, www.turismomassacarrara.it. Ingresso libero. Catalogo con testo di Ivan Quaroni disponibile presso la sede espositiva.
Giuseppe Veneziano nasce a Mazzarino (CL) nel 1971. Si laurea in Architettura nel 1996 presso l’Università degli Studi di Palermo. La prima volta che il suo lavoro pittorico viene notato in ambito nazionale è nel 2004, in occasione della mostra “In-Visi”, curata dallo scrittore Andrea G. Pinketts presso il locale “Le trottoir” a Milano; due delle opere esposte sono pubblicate sulla copertina di Flash Art. Nel 2006 realizza la sua prima mostra importante nella galleria di Luciano Inga Pin a Milano. Nel 2007 partecipa alla VI Biennale di San Pietroburgo. Nel 2008 è tra i venti artisti invitati a rappresentare l’Italia alla mostra “Artâthlos”, in occasione dei XXXIX Giochi Olimpici di Pechino. Nel 2009 partecipa alla IV Biennale di Praga. Nel 2011 viene invitato ad esporre all'interno del Padiglione Italia alla 54ª Biennale di Venezia. Nel 2012 partecipa alla Biennale d’Arte Contemporanea Italia-Cina allestita presso la Villa Reale di Monza. Nel 2015 partecipa alla mostra “Tesori d'Italia” in occasione di EXPO 2015, Milano. Nel 2016 inizia ad insegnare all’Accademia di Belle Arti “Aldo Galli” di Como. Nel 2017 partecipa alla “Design Week” di Milano con una scultura in marmo statuario di Carrara dal titolo “White Slave”; l’opera viene esposta negli spazi di Palazzo Crespi e riscuote notevole successo: circa 17.000 visite in 5 giorni. Nel 2018 entra a far parte del gruppo “F4”. Dalla critica e dalle riviste di settore è riconosciuto come uno dei massimi esponenti della “New Pop italiana e Internazionale” e del gruppo “Italian Newbrow”, teorizzato da Ivan Quaroni. Nel 2018 esce la monografia “Giuseppe Veneziano. Mash-Up”, edita da Skira in occasione della personale “Mash-Up”, allestita presso la Galerie Kronsbein di Monaco di Baviera.