Giovanni Vetere – Non è una mostra
Dopo il successo di Squid Dinner, l’installazione immersiva che raccontava la storia dell’uomo acquatico in un ambiente ostile, l’artista Giovanni Vetere presenta l’inizio del suo nuovo ed ambizioso progetto: Giardini acquatici.
Comunicato stampa
Dopo il successo di Squid Dinner, l’installazione immersiva che raccontava la storia dell’uomo acquatico in un ambiente ostile, l’artista Giovanni Vetere presenta l’inizio del suo nuovo ed ambizioso progetto: Giardini acquatici.
Attraverso lo studio di forme reali, marine e terrene e il loro impatto sull’habitat endemico, l’artista Giovanni Vetere vuole ricostruire un ipotetico giardino subacqueo invitando lo spettatore a vivere l’ipotesi di una società sottomarina.
Giardini acquatici nasce da un fortunato incontro: uno di quei rari momenti in cui artista e committente condividono una visione che supera il semplice gesto artistico ed estetico.
Grazie infatti al confronto con Matteo d’Aloja, collezionista e appassionato d’arte, Vetere ha realizzato due nuove sculture: una grande palma ed un corallo colossale in ceramica e ferro, entrambe simbolo del giardino terreno e sottomarino per il futuro dell’umanità.
La palma dell’antica Mesopotamia, dei misteriosi giardini pensili di Babilonia, racconta una misteriosa storia che ondeggia tra fantasia e realtà.
Il corallo rappresenta un sistema di organismi più complessi, i quali formano intere società acquatiche in un habitat che tiene in vita il 25% delle creature marine.
Le due sculture sono genesi di un progetto più ampio che verte su un ipotetico futuro del genere umano.
In una società sviluppata sott’acqua, come si trasformerebbe l’idea di giardino?
Che forma avrebbe una normalissima abitazione ed il suo normalissimo giardino privato?
Come cambierebbero il rapporto dell’uomo con la natura e i suoi incontri sociali?