Nella settimana di Arco, Madrid si trasforma nel centro dell’arte internazionale e soprattutto latinoamericana, con sei fiere collaterali e una quarantina di mostre grandi e piccole che dialogano tra loro.
Sorte all’ombra o alla luce (a seconda della prospettiva) della manifestazione ufficiale, le fiere in città sono nate spesso per iniziativa dei galleristi esclusi da Arco. Con il tempo, però, si sono ampliate e specializzate a tal punto da offrire un ventaglio di proposte davvero vasto, completo e attraente: dalle avanguardie storiche al disegno contemporaneo, dall’arte giovane o emergente alla Street Art. Una curiosità: le sedi delle fiere sono più o meno sempre le stesse, cambiano o meglio ruotano fra loro soltanto gli occupanti. In ogni caso, ARCOmadrid ha dettato le linee guida anche delle manifestazioni collaterali non solo nel format e nei contenuti artistici, ponendo al centro l’interesse per la cultura iberoamericana, ma anche nella scelta della meta di espansione, il vicino Portogallo.
L’ULTIMO ARCO FIRMATO CARLOS URROZ
La trentottesima edizione di ARCOmadrid è anche l’ultima diretta da Carlos Urroz, che dopo dieci anni lascia il timone a Maribel Lopez, da tempo sua collaboratrice e condirettrice della fiera attuale. Paese invitato è quest’anno il Perù, nazione dove la creatività artistica contemporanea è viva e interessante, ma dove tuttavia le strutture di promozione dell’arte sul mercato sono carenti. Il Perù avrà uno stand istituzionale in fiera di 136 metri quadrati, con ventitré artisti rappresentati non solo da sette gallerie nazionali, ma anche da otto gallerie spagnole e internazionali, selezionate da Sharon Lerner, curatrice del Museo d’arte di Lima. Tra gli stand della sezione generale (166 in tutto, con un’ampia presenza italiana), nei padiglioni 7 e 9 di Ifema si vedranno anche 38 progetti d’artista, tra i quali Jaume Plensa, Sandra Gamarra, Sol Calero, Jorge Piqueras e Waqas Khan. Due le sezioni che prevedono una curatela: il programma Diálogos (tredici gallerie) offre l’accostamento inedito e intergenerazionale fra artisti provenienti da diversi ambiti geopolitici; Opening (curata per il secondo anno da Ilaria Gianni) è la consueta sezione dedicata alle gallerie che non hanno ancora raggiunto il settimo anno di vita.
Madrid // dal 27 febbraio al 3 marzo 2019
ARCOmadrid
IFEMA
Av. Del Partenón 5
www.arcomadrid.es
SAM. NEW ENTRY SOLO PER ARTE MODERNA E AVANGUARDIE
L’ultima arrivata a Madrid si chiama SAM (Salón de Arte Moderno) ed è una mini rassegna ispirata al BRAFA di Bruxelles, alla quale partecipano solo dieci gallerie, tutte spagnole. Offre uno spaccato della miglior creatività del Ventesimo secolo, con pezzi da museo: avanguardie storiche, nomi classici internazionali e artisti spagnoli viventi ma considerati sul mercato già dei classici. Diretta da Jorge Alcolea, titolare dell’omonima galleria madrilena e della galleria Alcolea Nonell di Barcellona, SAM occupa lo spazio commerciale di calle Velázquez 12 ‒ in pieno quartiere dello shopping ‒, che per due anni ha ospitato Drawing Room. La rassegna si prospetta interessante soprattutto per i grandi nomi: Picasso, Miró, Léger, Tamara de Lempicka, Giacometti, Dalí e gli spagnoli Plensa, Valdés e Saura, dei quali il mercato offre perlopiù opere di piccolo o medio formato, molte ovviamente su carta, ma pur sempre di altissimo pregio. Investimenti sicuri per collezionisti che non vogliono rischiare, ma anche un’ottima occasione per avvicinarsi ai maestri del Novecento.
Madrid // dal 26 febbraio al 3 marzo 2019
SAM
Calle Vélazquez 12
www.feriasam.com
JUSTMAD COMPIE 10 ANNI E OSPITA IL PORTOGALLO
La decima edizione di JustMad consolida la vocazione di fiera di riferimento per l’arte giovane ed emergente, affidando per il secondo anno la direzione artistica a due giovani curatori spagnoli, Semíramis González (1988) e Daniel Silvo (1982). Nel 2018 fu assai lodata la presenza più che paritaria di opere firmate da artiste donne, colmando la lacuna del panorama generale. La fiera si caratterizza sempre più come trampolino di lancio per nuove gallerie, ma anche come luogo di scoperta di progetti legati ai valori sociali. Come CNIO & Arte, iniziativa del centro nazionale di investigazione oncologica, che nasce dall’inedita accoppiata fra l’artista Chema Madoz e il fisico Ignacio Cirac.
Sono una sessantina gli espositori presenti quest’anno al Palacio de Nettuno, bella e centralissima SEDE (a due passi dal Prado) già sperimentata con successo dalla prima edizione di Urvanity. Tra le tante presenze internazionali, l’unica italiana è ancora una volta la romana White Noise. E dopo il successo di JustLX, versione portoghese della fiera sulla scia di ArcoLisbona, la sezione Solo Portugal porta a Madrid dodici gallerie portoghesi selezionate da Lourenço Egrega.
Madrid // dal 27 febbraio al 3 marzo 2019
JustMad
Calle Cervantes 42
www.justmad.es
URVANITY ART. L’ARTE URBANA CHE PIACE SEMPRE PIÙ
Terza edizione madrilena della fiera dedicata alla Street Art e alle ultime tendenze del pop surrealismo o post-graffiti, non solo ma anche sull’onda del successo di Banksy, la cui mostra “non autorizzata” in Ifema è stata prorogata al 19 maggio per la straordinaria affluenza di pubblico. L’arte urbana trasloca a LaSede del COAM, collegio degli architetti di Madrid, occupata per anni da JustMad in calle Hortaleza, popolare quartiere di Chueca. Venti in tutto le galleria nazionali e internazionali, con una significativa presenza italiana che testimonia il crescente interesse per l’arte urbana anche nella patria del Rinascimento. Sei le gallerie italiane presenti a Madrid dal 28 febbraio al 3 marzo: Antonio Colombo, Martina’s Gallery, Magma Gallery, Galo Art, Wunderkammer e Doppelgaenger. Tra gli artisti più noti, la francese Miss Van, l’americano Dan Witz e il duo milanese Miaz Brothers. La fiera promuove poi interventi artistici sui muri della città, con la supervisione della rivista Brooklyn Street Art.
Madrid // dal 28 febbraio al 3 marzo
Urvanity Art
LASEDE COAM
Calle Hortaleza 63
www.urvanity-art.com
ARTMADRID. LARGO A GIOVANI E DONNE
ArtMadrid nasce e si consolida per dare spazio alle tante gallerie spagnole escluse dalla selezione sempre più ristretta e mirata di Arco. La fiera satellite più visitata di Madrid, se non altro per la posizione centralissima sotto la cupola di Cristallo del Palacio de Comunicaciones (sede del Comune e dello spazio culturale CentroCentro, in Plaza de Cibeles), presenta la quattordicesima edizione con un lieve cambio di tendenza. Delle 42 gallerie invitate il 40 per cento è straniero e dieci sono nuove, ma l’attenzione quest’anno è incentrata maggiormente sugli artisti giovani (molti gli under 40) e sulle creazioni artistiche più attuali e all’avanguardia. La sezione One Project è curata da Nerea Libreto e propone i lavori inediti di sette artiste donne. Artista invitato, invece, il pittore Rubén Martín de Lucas (Madrid, 1977), già membro fondatore del collettivo Boa Mistura, gruppo multidisciplinare di artisti con radici nell’arte urbana che hanno realizzato interventi per le strade di tutto il mondo. Nessuna galleria italiana, però, espone quest’anno sotto la volta di cristallo.
Madrid // dal 27 febbraio al 3 marzo 2019
ArtMadrid
GALERIA DE CRISTAL DE CENTROCENTRO CIBELES
Calle Montalbán
www.art-madrid.com
DRAWING ROOM, SPERIMENTARE SU CARTA FA TENDENZA
Giunta alla quarta edizione, la fiera del disegno contemporaneo è senza dubbio la manifestazione più omogenea e specializzata del settore. Merito di Monica Álvarez Careaga, direttrice della fiera che nell’ottobre scorso ha debuttato con successo anche a Lisbona. Drawing Room trasloca ora al Palacio de Santa Barbara, nell’omonima piazza a nord di Chueca: si crea così un facile circuito di visita che comprende tre delle fiere collaterali (Urvanity, Drawing Room e Hybrid) in una zona gradevolissima anche dal punto di vista commerciale e della ristorazione.
Il meglio del disegno contemporaneo è rappresentato da quaranta artisti, la metà dei quali nati dopo il 1980, ospiti di venti gallerie, la maggior parte però spagnole. Diminuisce infatti la presenza internazionale nella rassegna (e scompaiono le gallerie italiane, assidue dal 2017, con proposte artistiche sempre interessanti) forse anche per via degli spazi più ridotti della nuova sede o di qualche ritardo negli inviti. Sembra poi che la rassegna non solo abbia stimolato gli artisti all’uso della carta come supporto per opere d’arte spesso inedite, creando anche veri e propri ibridi contemporanei con altri supporti, ma anche le gallerie stesse a interessarsi alle opere d’autore su carta. Nel comitato artistico c’è anche l’italiana Simona Gavioli, direttrice della fiera SetUp di Bologna.
Madrid // dal 28 febbraio a 3 marzo 2019
Drawing Room
PALACIO DE SANTA BARBARA
Calle Hortaleza 87
www.drawingroom.es
HYBRID. MINI GALLERIE IN CAMERA DA LETTO
Piace al pubblico, e perciò si ripete per il terzo anno, l’originale iniziativa di Hybrid Art Fair, piccola rassegna montata negli spazi del Petit Palace Hotel, in plaza Santa Barbara. Solo nel primo weekend di marzo si potrà gustare un’esperienza intima e accogliente nelle stanze d’albergo trasformate per l’occasione in piccole gallerie. Tra i corridoi e le scale del palazzo saranno invece allestite opere d’arte effimere, site specific. Trentacinque le gallerie partecipanti, provenienti da tredici Paesi, ma soprattutto interessante sembra essere il dibattito sui nuovi modelli di gestione e sullo scenario contemporaneo dell’arte indipendente, proposto nei Talking Indipendent. Tra gli espositori, anche gli italiani Studio 38 Contemporary Art Gallery (Pistoia), Ufo Fabrik (Trento) e Eggers 2.0 (Torino).
Madrid // dal 1° al 3 marzo 2019
Hybrid Art Fair
PETIT PALACE HOTEL
Plaza Santa Barbara 10
www.hybridart.es/fair
‒ Federica Lonati
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