The tallest man on Earth
Un progetto multimediale prodotto, scritto, diretto e girato dallo stesso Mattsson, composto da cinque nuovi brani e video rilasciati dall’artista nel corso del 2018.
Comunicato stampa
A tre anni di distanza dall’uscita di “Dark Bird Is Home”,
Kristian Matsson, in arte The Tallest Man On Earth,
annuncia il suo ritorno in Italia con “When the Bird Sees the Solid Ground”.
Un progetto multimediale prodotto, scritto, diretto e girato dallo stesso Mattsson, composto da cinque nuovi brani e video rilasciati dall’artista nel corso del 2018.
Questi i cinque brani condivisi.
“An Ocean”
"Somewhere in the Mountains, Somewhere in New York”
"Forever Is a Very Long Time”
“Down in My Heart”
“Then I Won't Sing No More”
Acclamato dalla critica e dal pubblico per la sua carismatica presenza scenica, ha condiviso il palco con Bon Iver ed è stato paragonato a Bob Dylan per la sua abilità nel comporre canzoni e per lo stile vocale, fatto di musica e poesia.
A tre anni di distanza dall’uscita di “Dark Bird Is Home”, uscito a Maggio 2015 per la Dead Oceans, Kristian Matsson ha fatto ritorno sulla scena musicale con “When The Bird Sees The Solid Ground”.
Un progetto multimediale composto da cinque nuovi brani composti e rilasciati durante tutto il 2018. Ogni brano è una nuova registrazione originale in studio che include un video diretto dall’artista stesso.
Un anno fa Matsson iniziò a seguire una visione: sentiva il desiderio di fare musica ma voleva allontanarsi dal ciclo ripetitivo che lo avrebbe visto registrare una dozzina di brani e poi aspettare quasi un anno per vederli pubblicati. Voleva espandere i propri interessi alla fotografia e al cinema cimentandosi nella regia dei propri video musicali. Questo è quello che è successo in “When The Bird Sees The Solid Ground”.
Le canzoni sono state registrate rapidamente, quasi interamente su fotocamera. Canzoni e video sono stati sviluppati simultaneamente con un'energia frenetica ed esilarante.
“Per gran parte della mia carriera ho scritto canzoni su taccuini o le ho abbozzate nei memo vocali di un cellulare. Ora voglio registrarle e poi pubblicarle. Potranno sembrare molto diverse e incoerenti tra loro - scrive l’artista in un’intervista a NPR - [...] ma rappresentano la diretta reazione alle cose che mi sono accadute in passato”. Continua poi Matsson: “‘Somewhere In The Mountains, Somewhere In New York’ racconta di quanto sia necessario imparare a essere grati per le cose che ci accadono in vita, grandi o piccole che siano, e di come bisogna essere pronti ad accettare i cambiamenti”.
LE OGR DI TORINO
DA EX-OFFICINA PER I TRENI A SPAZIO PER LA RICERCA ARTISTICA E TECNOLOGICA NEL CUORE DELLA CITTÀ
Le OGR - Officine Grandi Riparazioni di Torino, sono un nuovo centro di produzione culturale e di sperimentazione interdisciplinare di oltre 35.000 metri quadrati, interamente riqualificato dalla Fondazione CRT e inaugurato il 30 settembre scorso. Le OGR di Torino nutrono l’ambizione di far convivere tre anime - l’arte in tutte le sue declinazioni, la ricerca scientifica, tecnologica e industriale, il food & beverage - in connessione con i talenti, le best practice e le eccellenze internazionali. Nel 2013 la Fondazione CRT ha acquistato l’area in stato di degrado e l’ha riqualificata: il più grande investimento diretto su un unico progetto, oltre che uno dei maggiori esempi di venture philanthropy oggi in Europa.
Dopo 1.000 giorni di lavori, le ex officine dei treni sono rinate come Officine delle idee, della creatività, dell’innovazione: artisti di fama mondiale, tra cui William Kentridge, Arturo Herrera, The Chemical Brothers, Giorgio Moroder, hanno contribuito a realizzare la grande festa di inaugurazione – il Big Bang – durata due settimane e gratuita per tutti. Il programma del 2017 è continuato coinvolgendo in diverse collaborazioni artisti del calibro di Liam Gillick, Wolfgang Tillmans & Powell, Kraftwerk, Kamasi Washington, Noa, Ezio Bosso, Vinicio Capossela, Paolo Fresu, Dervisci Rotanti di Siria e altri. Il 2018 ha visto protagonisti nomi importanti dell’arte contemporanea come Tino Sehgal, Susan Hiller, Rokni Haerizadeh, Ramin Haerizadeh, Hesam Ramanian, Mike Nelson e grandi nomi della musica internazionale, come Blonde Redhead, John Cale, Arto Lindsay, New Order, Yann Tiersen, Michael Nyman, Tony Allen & Jeff Mills, Amadou & Mariam e Bombino, o come i Baustelle, che sono stati protagonisti del concerto di celebrazione del primo compleanno delle Officine Grandi Riparazioni, andato sold-out in poche ore dall’apertura delle prevendite. Le esibizioni di artisti di questo calibro, insieme a progetti come OGR SoundSystem, alla collaborazione con il Torino Jazz Festival e con il Salone Internazionale del Libro di Torino, qualificano le OGR come un vero e proprio centro di sperimentazione tra i più produttivi e dinamici a livello europeo.