Milano Updates: il senso di MiArt per la trasparenza. I collezionisti ospiti della fiera non sono un segreto e i loro nomi sono condivisi in una preziosa lista consegnata a tutti i galleristi
“Non ho mai visto nessuna fiera fare una roba del genere“, hanno dichiarato alcuni galleristi. E lo hanno dichiarato, parlando di MiArt, in chiave positiva. Ma che cos’è questa ‘roba’? La ‘roba’ è una lista lunga due pagine di nomi, divisi per paese di provenienza, che non sono altro che gli invitati che la fiera […]
“Non ho mai visto nessuna fiera fare una roba del genere“, hanno dichiarato alcuni galleristi. E lo hanno dichiarato, parlando di MiArt, in chiave positiva. Ma che cos’è questa ‘roba’? La ‘roba’ è una lista lunga due pagine di nomi, divisi per paese di provenienza, che non sono altro che gli invitati che la fiera milanese ha convinto a passare qualche giorno a Milano durante i giorni di MiArt. Collezionisti di tutto il mondo che il nuovo direttore Frank Boehm ha voluto presenti con il fine ultimo di sostenere le vendite delle gallerie espositrici.
Un’attività che tutte le fiere adottano, ma che nessuna pubblicizza con questo quoziente di trasparenza. A MiArt invece è andata così e ogni galleria ha trovato, nel suo kit di benvenuto, la preziosa lista degli ospiti potenziali-acquirenti. Una sorpresa che i galleristi hanno accolto con un certo piacere. D’altronde siamo o non siamo nell’epoca della condivisione? E allora bene che vengano share-ate anche le liste e i nominativi che un tempo venivano considerate inutilmente riservate…
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