Rinasce la Chiesa di Sant’Agostino a Piacenza. Al suo interno apre Volumnia di Enrica De Micheli

Parte da un’idea dell’antiquaria e gallerista il progetto che vede il bene monumentale di Piacenza in disuso trasformarsi in polo culturale

Risorge a una nuova vita all’insegna dell’arte contemporanea la Chiesa di Sant’Agostino a Piacenza, imponente edificio cinquecentesco progettato da Bernardino Panizzari che si affaccia sullo “Stradone Farnese” della città. Di proprietà del Demanio dello Stato, la chiesa sconsacrata fino agli anni Ottanta è stata utilizzata per eventi e mostre, per poi essere definitivamente chiusa per motivi di sicurezza. Un bene di cui Piacenza e i piacentini sono stati privati fino a pochi mesi fa, quando la gallerista Enrica De Micheli, attraverso un bando di gara promosso dal Demanio per la concessione dei propri beni, si è aggiudicata lo spazio, trasformando così la chiesa nella nuova sede della sua galleria d’arte, Volumnia. Un’avventura, quella di Enrica, che vede protagonisti anche lo Studio Space Caviar di Joseph Grima, curatore alla Triennale di Milano per il settore Design, moda e artigianato che ha definito l’allestimento; completano la squadra Studio Vèdet di  Valentina Ciuffi, alla direzione creativa, e l’artista delle luci Davide Groppi, cui è stata affidata l’illuminazione della chiesa. Il prossimo 6 aprile la galleria si appresta a inaugurare una mostra dedicata alla designer Gabriella Crespi.

Volumnia, Piacenza. Ph. Delfino Sisto Legnani

Volumnia, Piacenza. Ph. Delfino Sisto Legnani

LA NUOVA GALLERIA DI ENRICA DE MICHELI

“La Chiesa di Sant’Agostino è una basilica di 3mila metri quadrati con 5 navate, è più grande persino del duomo di Piacenza”, racconta ad Artribune Enrica De Micheli. “Era chiusa da diverso tempo per motivi di sicurezza. Tutto il progetto nasce a partire dal bando lanciato dal Demanio dello Stato, che con una politica nuova e innovativa ha deciso di dare in concessione in tutta Italia diversi siti di sua proprietà per recuperarli e valorizzarli; tra questi, rientrava anche la Chiesa di Sant’Agostino”. Ma come nasce l’idea di trasferire la propria galleria d’arte all’interno della chiesa? “Faccio l’antiquario da 25 anni, e da tempo cercavo uno spazio dove trasferire la mia galleria e dare una svolta diversa al mio lavoro, organizzando anche mostre d’arte contemporanea. Mi è arrivata all’orecchio la notizia di questo bando, e ho deciso così di partecipare: l’iter è partito nel luglio 2017, e a dicembre ho saputo di aver ottenuto la chiesa. Ho così iniziato i lavori di restauro all’interno dell’edificio, curati dall’architetto Enrico De Benedetti, e ho inaugurato la galleria a ottobre 2018”.

Volumnia, Piacenza. Ph. Delfino Sisto Legnani

Volumnia, Piacenza. Ph. Delfino Sisto Legnani

LA CHIESA DI SANT’AGOSTINO E NON SOLO

Quella che ha in mente Enrica De Micheli, però, non è soltanto una “semplice” galleria: “stiamo ancora lavorando per aprire un bistro in un’area esterna della chiesa, c’è un cortile molto interessante, un tempo era una falegnameria: in questo cortile sorgerà un giardino con un ristorante”, ci spiega la gallerista. “Inoltre sto progettando di realizzare anche una libreria: il mio obiettivo è quello di creare un polo culturale, che sia aperto e in comunicazione con la città. Si è già creato un dialogo con i musei piacentini, mi hanno chiesto di entrare nella loro rete. Per l’inaugurazione dello scorso ottobre, ho chiesto loro di potere avere in prestito alcune loro opere, e adesso la collaborazione proseguirà con un progetto che prevede di esporre negli spazi della chiesa le opere custodite nei depositi. Cominciamo a breve, forse già con la mostra di Gabriella Crespi, con 10 opere provenienti dalla GAM Ricci Oddi”.

LA MOSTRA DI GABRIELLA CRESPI

Ma cosa comporta e come ci si approccia a uno spazio architettonicamente e storicamente caratterizzato come quello di una chiesa per aprire al suo interno una galleria d’arte? “È cambiato tutto il modo di pensare gli spazi e l’allestimento”, ci risponde Enrica. “Per questo ho affidato gli allestimenti a Joseph Grima e Valentina Ciuffi, e l’illuminazione a Davide Groppi. Insieme abbiamo progettato un nuovo modo di esporre, inconsueto ed elegante. Bisognava trovare una chiave di lettura per interagire con gli spazi”. Il 6 aprile sarà la volta della mostra dedicata alla produzione di Gabriella Crespi (Saronno, 1922 – Milano, 2017), designer che, soprattutto negli anni Sessanta e Settanta, si è contraddistinta per l’originalità degli oggetti da lei progettati e realizzati con legno, metallo, pietre e lacche, e per la capacità di trasformare gli oggetti con aperture, chiusure, mutamenti di funzione. L’esposizione comprende oltre 30 oggetti e arredi provenienti dalla collezione della gallerista Enrica De Micheli, da varie collezioni private e dall’Archivio Gabriella Crespi.

– Desirée Maida

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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