Fabrizio Gazzarri – Rossori

Informazioni Evento

Luogo
ARTERICAMBI
Via Leida 6/A, Verona, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Tuesday - Saturday 10.00 - 13.00 | 15.00 - 19.00

Vernissage
09/03/2019

ore 18

Artisti
Fabrizio Gazzarri
Curatori
Diego Mantoan
Generi
arte contemporanea, personale

I dipinti di Fabrizio Gazzarri al centro del suo nuovo progetto espositivo consentono di calarsi in uno stato di concentrazione impossibile da ottenere nella frenesia del mondo contemporaneo.

Comunicato stampa

I dipinti di Fabrizio Gazzarri al centro del suo nuovo progetto espositivo, che inaugura il 9 marzo ad Artericambi (Verona), consentono di calarsi in uno stato di concentrazione impossibile da ottenere nella frenesia del mondo contemporaneo. Le grandi tele monocrome alle pareti non creano un semplice spazio meditativo, bensì agiscono da catalizzatori per un’elevazione spirituale. Le linee che solcano la superficie del quadro producono infinite sfumature come i rivoli della coscienza lasciata improvvisamente libera di vagare.

Un unico filo lega tutti i nuovi lavori esposti a Verona, a partire dalla linea metallica del cavo teso con cui l’artista fende lo spazio: un taglio netto, a mezz’aria, che mantiene due parti invisibili in vibrante equilibrio. Il visitatore si ritrova impegnato a conquistare il centro dello spazio, ma la fune non ne ostacola la visione. La corda tesa dell’equilibrista impone all’occhio di rimbalzare costantemente fra le pitture alle pareti e l’acciaio riflettente. Il vuoto viene così colmato da un crescendo di energia che culmina nel trittico del rossore, dove giunge a una instabile oggettivazione. In un altro luogo il filo si inspessisce facendosi corda colorata che a sua volta si annoda e aggroviglia come un inestricabile gomitolo di interrelazioni. In quest’ultima forma, la corda coi suoi nodi aveva fatto la sua comparsa già nell’autunno 2018 nell’imponente installazione ambientale Rosario delle Assenze all’interno dell’ex-caserma di Santa Marta. Nuovo cuore pulsante dell’edificio premiato alla Triennale per il restauro conservativo, due masse di corde roteano nello spazio a velocità quasi impercettibile creando un campo energetico che pervade ogni visitatore, ogni pietra dell’antico edificio.

Le opere in mostra ad Artericambi emanano la medesima forza, un magnetismo spirituale capace di far entrare lo spettatore in una dimensione altra: della propria percezione e della propria coscienza. La superficiale monocromia dei dipinti non si ferma al colore né al movimento, bensì eleva la mente e il corpo in uno stato di estasi contemplativa. E a un tratto ci si ritrova in perfetta sintonia col tutto: un equilibrio sottile come una linea, teso come una corda, eppure assoluto come un algoritmo inafferrabile.

BIOGRAFIA:

Fabrizio Gazzarri, nel 1973 inizia a dipingere nello studio di suo padre scultore e decide di dedicarsi all’esperienza dell’arte. Nel 1980 inizia l’attività di insegnamento all’Accademia di Belle Arti di Venezia come assistente al Corso di Pittura di Emilio Vedova e, nel 1988, alla Sommerakademie di Salisburgo. Dal 1980 al 2006 è assistente e poi collaboratore di Emilio Vedova anche nel suo studio, partecipa e contribuisce attivamente alla complessa e articolata attività seguendo la realizzazione di numerosissime mostre nelle più importanti istituzioni, musei e gallerie internazionali, la stampa di libri e cataloghi, le relazioni con il sistema dell’arte et alia.

Nel 2003 si trasferisce all’Accademia di Belle Arti di Brera dove conduce l’insegnamento di Problemi Espressivi del Contemporaneo e collabora, per alcuni anni, al Corso di Alberto Garutti. Si dedica con passione all’insegnamento e cura alcune mostre di giovani artisti in Italia e all’estero come nel 1997 Due Dimensioni – Zwei Dimensionen, Arte Giovane in Italia e Germaniacon M. Leyer-Pritzkow e Luigi Viola a Venezia e Colonia. La sua attività espositiva si svolge in particolar modo in Germania a Düsseldorf dove si è recato più volte per lunghi periodi di lavoro e numerose mostre personali e collettive. Nel 2006 è nominato Direttore della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova e si occupa dell’Archivio e Collezione e dell’attività espositiva. Tra le mostre che ha curato recentemente alla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova si ricordano nel 2018 Renzo Piano. Progetti d’Acqua, nel 2017 Emilio Vedova De America, nel 2016 Emilio Vedova Disegni con G. Celant, Vedova e Baselitz al Museo di Duisburg con W. Smerling.

Nell’ottobre 2018 realizza l’imponente installazione Rosario delle Assenze (2004-2018) dentro all’ex-caserma di Santa Marta a Verona, già protagonista dell’inaugurazione della fiera ArtVerona e presto opera permanente dell’Università di Verona.
ENGLISH

The paintings by Fabrizio Gazzarri at the heart of his new exhibition, opening on March 9 at Artericambi Gallery (Verona), enable a kind of concentration that seems impossible to gain in today’s frantic world. The large monochrome canvases on the walls do not simply create a meditative space, they further act as catalysts for a spiritual elevation. The lines scudding along the picture surface produce infinite nuances like the rivulets of conscience, when it is left suddenly free to wander.

One thread runs through all new artworks on show in Verona, starting with the metal line of the stretched cable that the artist uses to split the space: it is clear-cut, mid air, holding two invisible parts in vibrant equilibrium. Spectators find themselves busy conquering the room, but the cable doesn’t obstruct their vision. The tightrope forces the eye to constantly bounce between the paintings on the walls and the mirroring steel. The void is thus filled with a growing charge that culminates in the redness triptych, where it reaches an unstable objectification. In another place, the thread thickens and turns into a colored rope, which is again tied to knots and tangled up into an inextricable pile of interrelations. In such form the rope already appeared in Autumn 2018 in the shape of the impressive environmental installation Rosario delle Assenze inside the former Austro-Hungarian barracks of Santa Marta. Almost a new beating heart for the building awarded at the Milan Triennial for the best conservation project, two masses of ropes rotate in the space at imperceptible speed, thus creating a force filed permeating every visitor and every stone of the ancient edifice.
The works on show at Artericambi effuse that same energy, a sort of spiritual magnetism that allows spectators to enter a different dimension: of their perception and conscience. The monochrome aspect of the paintings neither stops at color alone nor at its movement on the surface, on the contrary it elevates the mind up into a contemplative ecstasy. Suddenly one is set in perfect harmony with everything, finding equilibrium as thin as a line, tense as a rope, though absolute like an unintelligible algorithm.

BIOGRAPHY:

Fabrizio Gazzarri starts painting in 1973 in his father’s sculpting studio and decides to devote himself to the experience of art. In 1980 he picks up teaching at the Fine Arts Academy of Venice as an assistant to the Painting Class of Emilio Vedova and, in 1988, at the Sommerakademie in Salzburg. From 1980 to 2006 he is assistant and later collaborator of Emilio Vedova also in his studio, thus actively participating and contributing to his various and complex activities, further supervising the creation of numerous exhibitions in some of the most important institutions, museums and galleries worldwide, as well as the book and catalogue editing, the contacts with the art market et alia.

In 2003 he passes to the Brera Academy of Fine Arts (Milan) teaching the class on Expressive Problems of the Contemporary and collaborating for some years with the Class of Alberto Garutti. He devotes himself passionately to teaching and curates the shows of young artists in Italy and abroad, such as in 1997 the exhibition Due Dimensioni – Zwei Dimensionen, Arte Giovane in Italia e Germaniawith M. Leyer-Pritzkow and Luigi Viola in Venice and Cologne. His exhibitions took place particularly in Düsseldorf, Germany, where he stayed over long periods of time for work and for numerous solo and group shows. In 2006 he becomes Director of the Emilio and Annabianca Vedova Foundation and is since responsible of its archive and collection, as well as of the exhibiting activities. Among the shows he recently curated for the Emilio and Annabianca Vedova Foundation are Renzo Piano. Progetti d’Acqua in 2018, Emilio Vedova De America in 2017, Emilio Vedova Disegni with G. Celant and Vedova e Baselitz at the Duisburg Museum with W. Smerling in 2016.

In October 2018 he created the environemntal installation Rosario delle Assenze(2004-2018) inside the former Autro-Hungarian barracks of Santa Marta in Verona, which became the highlight at the vernissage of ArtVerona fair and will soon become remain as a permanent artwork inside the University of Verona.