Codice Sorgente 1948/2018
La mostra Codice Sorgente 1948/2018 celebra i settant’anni del Circolo Fotografico La Gondola, fondato a Venezia, nel 1948, da Paolo Monti, Gino Bolognini, Luciano Scattola e GiorgioBresciani.
Comunicato stampa
La mostra Codice Sorgente 1948/2018 celebra i settant’anni del Circolo Fotografico La Gondola, fondato a Venezia, nel 1948, da Paolo Monti, Gino Bolognini, Luciano Scattola e GiorgioBresciani.Per questa importante ricorrenza, grazie alla collaborazione della Galleria Bevilacqua La Masa, presso la sede di Palazzetto Tito è stata realizzata questa importante ed originale esposizione.Sono state scelte, traendole dall’Archivio del Circolo Fotografico La Gondola (un contenitore di circa 25000 vintage dal 1948 in poi), una serie di fotografie e i Soci sono stati chiamati a confrontarsi con queste “vecchie” immagini per creare un’immagine “contemporanea”.Con un’opera di condivisione, plagio, imitazione, riproduzione, derivazione, ma anche di semplice ispirazione, 29 autori hanno prodotto ben 33 progetti che vengono qui esposti in coppia ed a confronto tra loro.Si è così, non solo, data nuova vita a fotografie “dormienti” in un archivio ( per usare una bella espressione di Joan Fontcuberta) ma si è cercato il codice sorgente di ogni immagine per impossessarsi delle dimensioni
ontologiche nascoste in quella riproduzione del mondo.In un gioco di specchi nel quale autore e fruitore si guardano negli occhi e cercano di comprendersi a vicenda, per poi non arrivare comunque a nulla, per una sorta di inutilità della fotografia che da sola non vive senza un fruitore ma che non esiste nemmeno senza unautore.Ma in questa complessa operazione, ben due codici sorgenti si evidenziano, si confrontano e alla fine si scontrano: l’autore esprime nell’immagine la propria labirintica visione del mondo e il fruitore la percepisce, apprendendola sia per interpretarla che, poi, per utilizzarla nella produzione di altre icone.Con una babele di rimandi, di riferimenti, di punti di vista, una sorta di cacofonia iconica rimbomba come un eco ininterrotto, per poi sparire all’improvviso, alla visione di unanuova immagine.Che dobbiamo fare, allora? Negare ogni attitudine della fotografia a narrare, descrivere, indicare, in quanto ogni sublimazione del reale sarebbe inutile?Oppure accettare un bacio reciproco e profondo tra codici sorgenti, con un arricchimento biunivoco e affettuosamente contraccambiato?Purtroppo è spesso una lotta impari, in quanto difetta la presenza di una delle due parti e, spesso , senza alcuni presupposti narrativi, anche il codice sorgente resta oscuro.Ma questa assenza è un bene, non un male: la lettura non contestuale , all’interno dello spazio-tempo, moltiplica le possibilità della fotografia.E’ così possibile un continuo incontro/scontro, foriero di mille interpretazioni e di letture, mai veramente terminate.E la contrapposizione tra ieri ed oggi, tra autore e fruitore, è solo una trappola cognitiva, nella quale non bisogna cadere: ogni fotografia è una
fotografia non finita, che attende la relazione con l’altro, per aggiungere senso al senso.Gli autori ( nell’ordine, prima l’autore della foto originaria e poi l’autore della foto derivata ):Paola Casanova/Lubomira Bajcarova; Aldo Brandolisio/Antonio Baldi; Chies Adolfo/Marino Bastianello; Libero Dell’Agnese/Luciano Bettini; Giorgio Giacobbi/Maurizio Braiato; Enrico Gigi Bacci/Aldo Brandolisio; Giovanni Manisi/Ilaria Brandilisio; Sandro Righetto/Ilaria Brandolisio; Paolo Monti/Fabrizio Brugnaro; Giorgio Giacobbi/FabrizioBrugnaro; Paolo Monti/Nicola Bustreo; Massimo Stefanutti/Dario Caputo; Ennio Puntin Gognan/Chiapponi Carlo; Luigi Guzzardi/Carlo Chiapponi; Paolo Monti/Giorgio Conti; Luigi Ferrigno/Mariateresa Crisigiovanni; Angelo Begelle/Enrico Facchetti; Giuliano Tramontini/Ivana Galli; Carlo Chiapponi/Giuseppe Guarneri; Paolo Monti/Paolo Mingaroni; Enrico Gigi Bacci/Marzio Minorello; Giorgio Giacobbi/Matteo Miotto; Fabio Scarpa/Matteo Miotto; Fulvio Roiter/Daniele Orfano; Fabrizio Uliana/ Federica Palmarin; Giorgio Semenzato/Stefano Pandiani; Manfredo Manfroi/David Salvadori; Gino Bolognini/Giorgio Semenzato; Etta Lisa Basaldella/Massimo Stefanutti; Enrico Gigi Bacci/Fabrizio Uliana; Paolo Monti/Izabella Vegh; Ilaria Brandolisio/Alessandro Villa; Stefano Boscolo/AnnaZemella.Il Circolo Fotografico “La Gondola”Il Circolo Fotografico La Gondola, fondato sul finire del 1947, si caratterizzò per uno stile fotografico riconosciuto in Europa come “ l’école de Venise” che mediava i fermenti dell’estetica neorealista con le opposizioni idealizzanti e conservatrici deiformalisti.Tra i talenti natinel Circolo ricordiamo alcuni professionisti, Paolo Monti, Gianni Berengo Gardin, Fulvio Roiter, Giuseppe “Bepi” Bruno, Elio Ciol e
una schiera di impareggiabili amatori come Giorgio Giacobbi, Sergio Del Pero, Bruno Rosso, Ferruccio Ferroni, ecc.Pur attraversando indubbi momenti di difficoltà, il CircoloFotografico La Gondola si è mantenuto nei suoi settanta anni di attività, vitale e attivo. Sono oltre centoquaranta le mostre prodotte sino ad oggi molte delle quali di grande valore, come le Biennali degli anni ’50 e ’60 ed “Echi neorealisti nella fotografia italiana del dopoguerra” (Venezia,2012).Ogni anno viene prodotta una mostratematica, per stimolare la produzione fotografica dei Soci.Si sono succedute, nel 2006 “0/24 Quotidiane connessioni”, nel 2007 “Tracce del presente”, nel 2008 “Essere,umani”, nel 2009 “Donne!”, nel 2010 “Around Venice” e “Corpi&Anticorpi”, nel 2011 “Positif!”, nel 2012 “Flash!”, nel 2013 “Uomini!”, nel 2014 “Time”, nel 2015 “Quel che resta del giorno”, nel 2016 “Lo specchio di Alice” ed “Animalia”, nel 2017 “Miti eRiti”.Nel 2019, per il settantenario, sarà la volta di “Codice Sorgente”.Tra le realizzazioni editoriali, oltre ai cataloghi di tutte le mostre sociali, è stato edito il volume “Fotografia a Venezia nel dopoguerra” a cura di Italo Zannier (Alinari, 2005), il CD Rom “Sessant'anni di scatto” patrocinato dalla Regione del Veneto e “L'Archivio Storico; attività e collezioni 1948-2010”a cura di Giulia Clera (Ed.LT2 2011).Nel sito www.cflagondola.itè possibile reperire la migliore produzione di ieri e di oggi nonché notizie storiche, biografie e profili critici dei principali autori.Nei primi anni ’90 è stata avviata la creazione dell’Archivio Storico, collocato nelle sedi di Palazzo Fortuny e dellaCasa dei Tre Oci (attualmente si conservano oltre ventimila stampe vintage, molte delle quali realizzate dai più prestigiosi fotografi italiani dal dopoguerra ai giorni nostri). Nel 2010 il Ministero dei Beni Culturali e Ambientali ha posto sotto vincolo e dichiarato di “eccezionale interesse” un nucleo di 5316 fotografie. L'Archivio haanche un’esauriente sezione documentaria nonché una fornita biblioteca con rari volumi e rivisted’epoca.
Dal 2003 ha la qualifica giuridica di Associazione di Promozione Sociale (A.P.S.), è socio fondatore della FIAF, è insignito delle onorificenze di Benemerito della Fotografia Italiana (B.F.I.)e di Encomiabile della Fotografia Italiana (E.F.I.).I Soci si riuniscono ogni venerdì alle ore 21 presso il CZ95, il Centro Culturale della Giudecca-Zitelle.