Project Room #10 – Sophia Al-Maria
Project Room #10. Sophia Al-Maria. Mirror Cookie è il primo appuntamento del ciclo Project Room 2019 a cura di Cloé Perrone
Comunicato stampa
La Fondazione Arnaldo Pomodoro apre il 2019 inaugurando il 13 marzo un nuovo ciclo di Project Room affidato alla guest curator Cloé Perrone.
Seguendo il percorso di rinnovamento tracciato a partire dal 2016, il Comitato Scientifico della Fondazione – composto da Lorenzo Respi (direttore di produzione della FMAV – Fondazione Modena Arti Visive), Andrea Viliani (direttore generale della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee / MADRE – Museo d'Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli) e da Luca Massimo Barbero (direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini di Venezia e curatore associato presso la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia) che ha fatto il suo ingresso nel gennaio 2019 con mandato triennale – ha nominato un curatore ospite a cui ha affidato il compito di individuare e segnalare tre figure rilevanti all’interno del panorama artistico internazionale, a cui commissionare un intervento pensato per coinvolgere l’intero spazio espositivo. La Fondazione Arnaldo Pomodoro si presenta oggi come un vivace osservatorio della scena contemporanea, con particolare attenzione verso artisti under 40 che indagano in modo innovativo la scultura come pratica artistica e disciplina linguistica.
Project Room #10. Sophia Al-Maria. Mirror Cookie è dunque il primo appuntamento del ciclo Project Room 2019 a cura di Cloé Perrone, che quest’anno propone tre mostre personali di giovani artiste internazionali: Sophia Al-Maria, Caroline Mesquita e Rebecca Ackroyd. Le tre protagoniste scelte da Cloé Perrone sono tutte artiste che utilizzano la scultura all’interno di una pratica multidisciplinare, espandendone così la definizione stessa. La scultura, non essendo trattata come risultato ma come processo, diventa nel loro lavoro uno strumento per costruire ambienti nei quali il visitatore è costretto a interfacciarsi con progetti che trattano fenomeni socio-culturali quali la misoginia, l’apocalisse e l’identità nazionale.
Dal 14 marzo al 31 maggio 2019 l’artista qataro-americana Sophia Al-Maria porta alla Fondazione Arnaldo Pomodoro Mirror Cookie, un’installazione composta da un video - co-prodotto da Project Native Informant, London e Anna Lena Films - proiettato su uno schermo appoggiato su un boudoir, immerso in una stanza circondata da specchi.
Fan del blog dell’attrice Bai Ling sin dai primi anni 2000, Al-Maria era incuriosita da un tema ricorrente nei post di Bai: cookie (biscotto). Sophia ha pensato per lungo tempo che cookie fosse una persona, forse un amante segreto. In realtà, Bai stava scrivendo affermazioni di amore e positività rivolte a se stessa.
L’installazione Mirror Cookie (2018) raccoglie una serie dei cookies di Bai, riorganizzati in un monologo sconnesso che richiama la “tecnica dello specchio”, una pratica di rafforzamento dell’autostima. Un’improvvisazione appassionata consegnata alla macchina da presa, come se la “quarta parete” da abbattere fosse il proprio riflesso.
The Fondazione Arnaldo Pomodoro opens 2019 with the inauguration of a new cycle of Project Rooms on 13 March entrusted to the guest curator Cloé Perrone.
Continuing with the renewal path that began in 2016, the Foundation’s Scientific Board– comprising Lorenzo Respi (Head of Production of the FMAV - Fondazione Modena Arti Visive), Andrea Viliani (General Director of the Donnaregina Foundation for contemporary art / MADRE - Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina, Naples) and Luca Massimo Barbero (Director of the Institute of Art History of the Giorgio Cini Foundation and Associate Curator of the Peggy Guggenheim Collection, Venice) who joined in January 2019 with a three-year mandate – has appointed a guest curator entrusted with the task of identifying three significant figures in the contemporary art scene, to whom commission a project designed to involve the whole exhibition space. The Fondazione Arnaldo Pomodoro is proud to be a lively observatory of the contemporary art scene, paying particular attention to artists under 40 who take a pioneering approach to investigating sculpture as artistic practice and linguistic discipline.
Project Room #10. Sophia Al-Maria. Mirror Cookie is thus the first appointment for the 2019 Project Room cycle curated by Cloé Perrone, which this year offers three solo exhibitions by young international artists: Sophia Al-Maria, Caroline Mesquita and Rebecca Ackroyd. These three protagonists chosen by Cloé Perrone are all artists who use sculpture within a multidisciplinary practice, expanding the definition itself. In their work sculpture, not seen as a result but as a process, becomes an instrument used to build environments where the visitor is forced to interact with projects that deal with socio-cultural phenomena like misogyny, the apocalypse and national identity.
From 14 March to 31 May 2019 the Qatari-American artist Sophia Al-Maria will bring Mirror Cookie to the Fondazione Arnaldo Pomodoro, an installation comprising a video - co-produced by Project Native Informant, London and Anna Lena Films - played on a screen placed on a boudoir, within a room surrounded by mirrors.
A fan of Bai Ling's blog since the early 2000s, Al-Maria was curious about a recurring motif in Bai’s posts referencing ‘cookie’. For a long time Sophia assumed that this ‘cookie’ was a person, perhaps a secret lover. But in fact Bai was writing positive, loving self-affirmations.
The installation Mirror Cookie (2018) takes a collection of Bai’s ‘cookies’ and organizes them into a disjointed monologue referencing the self-help practice of ‘mirror work’. This slowly becomes an impassioned improvisation delivered directly to camera, as if the fourth wall she is breaking is a reflection.