Progetti e visioni sulla zona industriale di Lecce
LO.FT, Lecce ‒ fino al 23 marzo 2019. Cinque giovani artisti riflettono sullo spazio industriale di Lecce. Tra progetti, fotografie e tracce audio.
Bruno Munari, suggeriscono dal collettivo FAC di Lecce, ribadiva che la progettualità è alla base di ogni processo artistico. Impossibile dargli torto. Da cosa nasce cosa. Appunti per una metodologia progettuale, oltre a omaggiare il libro di Munari del 1981, evidenzia ciò che è alla base di Industrial Therapy, una esplorazione che il gruppo composto da Caterina Quarta, Alice Caracciolo e Giuseppe Amedeo Arnesano sta portando avanti da un triennio nella zona industriale della città. Questa mostra consente una riflessione a posteriori sui progetti proposti da cinque artisti nell’ultima call, tra cui Gianni D’Urso, che ha vinto l’edizione 2018 con un intervento installativo intitolato Realizza i suoi sogni, posizionato su una rotatoria. All’interno di LO.FT, disegni, tracce sonore, video, schizzi, appunti, brandelli di installazioni legate allo spazio industriale inteso come archeologia di un processo presente in divenire, tra oggettualità, resistenza, visioni e idee sulla rigenerazione.
E lo stesso spazio espositivo, grazie a g.olmo stuppia – protagonista della mostra con Aurora Paolillo, Veronica Bisesti, Lorenzo Galuppo e lo stesso D’Urso –, è un cantiere sin dal suo perimetro, complice un grande telo di plastica recuperato nella zona industriale, sipario obbligatorio.
‒ Lorenzo Madaro
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